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Diritto dell'ambiente e dell'energia - Opzionali
In un mondo sempre in continuo divenire a livello ambientale anche il diritto del lavoro deve
necessariamente occuparsi di “natura”, cercando di delineare un modello di sviluppo nuovo che
riesca ad armonizzazione conseguenze occupazioni e sociali della crisi del sistema e ambientale.
cambiamenti climatici ci impongono ripensamenti a più livelli, tra cui una riflessione profonda
sulla società e sul ruolo che il lavoro in essa riveste.
I cambiamenti climatici ci impongono ripensamenti a più livelli, tra cui una riflessione profonda
sulla società e sul ruolo che il lavoro in essa riveste.
Il corso si propone di affrontare le tematiche principali in tema di diritto del lavoro che si adatta alla
sostenibilità ambientale e alla transizione ecologica nel bilanciamento tra imprese e lavoratori.
Introduzione al bilanciamento tra diritto del lavoro e ambiente Articolo 41 Costituzione e utilità
sociale. Assunzioni green – green jobs
Salute e ambiente come “limiti” all’iniziativa economica ex art. 41 Cost. modifiche (artt. 9 e
41 Cost) e principio di sostenibilità
Sicurezza sul lavoro, salute e ambiente nell’ordinamento nazionale - Articolo2087 c.c. . - La tutela
dell’ambiente esterno nel d.lgs. n. 81/2008.
Esposizione del lavoratore a sostanze tossiche e tutela (agenti nocivi, cancerogeni, amianto ecc.)
Direttive europee per la sostenibilità ambientale delle attività di impresa
La trasformazione delle imprese nella transizione ecologica: ruolo e responsabilità delle imprese
La vicenda dell’ex Ilva (oggi Acciaierie d’Italia): tra risorsa economica e causa d’inquinamento
ambientale e di morbilità. Analisi della giurisprudenza
Corte Costituzionale n. 105/2024 su decreto Priolo e revisione costituzionale degli artt. 9 e 41
Costituzione
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AMBIENTE E DIRITTI UMANI NELLA SENTENZA DELLA CORTE DI STRASBURGOSUL CASO ILVANota aC. eur. dir. uomo, sez. I, 24 gennaio 2019, Cordella e altri c. Italia di Stefano ZiruliaS OMMARIO:1.Introduzione.–2. I ricorsi degli abitanti di Taranto.–3. La pronuncia della Corte europea.–3.1. Le questioni di ricevibilità (in particolare, il divieto diactio popularise la qualità di “vittime” deiricorrenti).–3.2. Le statuizioni di merito.–4. Ambiente e salute: la prospettiva della responsabilità delloStato per violazione dei diritti fondamentali.–5. La dimensione“green”dei diritti fondamentali: problemiaperti nella giurisprudenza di Strasburgo.–6. L’incerto confine tra il diritto alla “vita” ed il diritto alla “vitaprivata”.–6.1. L’ambito di applicazione degli articoli 2 e 8 Cedu in materia di attività produttive pericolose:principi e casistica.–6.2. La rilevanza dell’opzione a favore dell’art. 2 o dell’art. 8 Cedu.–6.3. Critica allasentenzaCordellain punto di applicabilità dell’art. 8 Cedu e argomenti a sostegno dell’applicabilità dell’art.2 Cedu.–7. Verso un autonomo diritto ad un ambiente sano?–8. Conclusioni.Abstract.Con la sentenza Cordella e altri c. Italia la Corte europea dei diritti dell’uomo èintervenuta sul caso dell’Ilva di Taranto, ravvisando la violazione del diritto alla vita privata(art. 8 Cedu) e deldiritto a un ricorsoeffettivo (art. 13 Cedu) di oltre centosessanta personeabitanti nelle aree limitrofe agli stabilimenti della nota acciaieria. Prendendo in esame da unlato le evidenze epidemiologiche sulla situazione sanitaria delle popolazioni esposte, dall’altrolato la normativa c.d. “salva-Ilva” emanata a partire dal 2012, il collegio ha ritenutoall’unanimità che le autorità italiane non abbiano ad oggi saputo individuare un ragionevolepunto di equilibrio tra l’interesse dei singoli al “benessere” ed alla “qualità della vita” e quellodella società in generale alla prosecuzione della produzione. La sentenza offre una prospettivanuova sull’annoso problema dei danni alla salute da esposizione a sostanze tossiche,ravvisando la responsabilità dello Stato in una materiache finora (quanto meno in Italia) èstata per lo più appannaggio di procedimenti penali avviati nei confronti dei privati gestoridelle imprese. Allo stesso tempo, le statuizioni della Corte europea alimentano l’evoluzione insenso “green” dei diritti fondamentali sanciti nella Convenzione, suscitando nuoviinterrogativi e problemi esegetici densi di ripercussioni anche sul terreno del diritto penale (sipensi all’estensione degli obblighi di incriminazione di condotte che offendono la vita e lasalute),culminanti nella questione in ordine all’opportunità di riaprire il dibattito sullanecessità di introdurre di un autonomo “diritto ad un ambiente sano”.
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