Indice degli argomenti

  • Informazioni generali sul corso

    ritrattoSono professore associato in storia contemporanea. 

    I miei ambiti di ricerca sono molteplici: mi sono occupato di storia della stampa, uso pubblico della storia, rappresentazioni pubbliche di soggetti collettivi, immaginario collettivo e storia dei mass media. 

    Oltre a numerosi articoli, ho pubblicato due libri: Tute blu. La parabola operaia nell'Italia repubblicana (2006) e Le parole e le figure. Storia dei media in Italia dall'età liberale alla seconda guerra mondiale (2012).

    Se ti interessa il curriculum completo e l'elenco delle pubblicazioni segui il link

    OBIETTIVI DEL CORSO, PREREQUISITI E PROPEDEUTICITA'

    Obiettivi formativi generali

    L'obiettivo principale del corso è l'analisi dei grandi processi di trasformazione politica, sociale ed economica che hanno avuto luogo in età contemporanea, con particolare riferimento al XX secolo. Il corso si propone di esaminare tali processi con una specifica attenzione ai contesti italiano ed europeo, alla luce tuttavia delle complesse dinamiche che hanno segnato la storia globale in età contemporanea.

    Inoltre i processi storici saranno analizzati anche in rapporto all'evolversi del contesto mediale e comunicativo.


    Le competenze e le abilità pratiche che gli studenti devono acquisire possono essere così sintetizzate:

    Conoscenze e capacità di comprensione: lo studente del corso imparerà a conoscere le nozioni di base degli eventi e dei processi che hanno caratterizzato la trasformazione degli assetti politici, sociali ed economici durante il XX secolo, con una attenzione tuttavia anche all'origine ottocentesca di alcuni di questi processi. Lo studente inoltre sarà messo in grado di decifrare la complessità del mondo attuale, riconoscendo la dinamica storica dei grandi processi in atto, e sarà messo in condizione di poter collocare la specificità del percorso italiano nel quadro europeo. Lo studente, infine, sarà informato su alcuni dei possibili ambiti di applicazione della conoscenza storica in contesti pubblici, e sarà messo in grado di comprendere le molteplici forme di narrazione della storia in una dimensione pubblica, dal cinema alle trasmissioni televisive ai siti web.

    Conoscenze e capacità di comprensione applicate: lo studente dovrà essere in grado di dimostrare l’acquisizione di conoscenze e strumenti di analisi critica attraverso la partecipazione alla discussione in aula e le esercitazioni scritte. In particolare le esercitazioni verificheranno la capacità di esprimere in maniera chiara e sintetica le proprie conoscenze e di applicare efficacemente gli strumenti di analisi acquisiti durante il corso.

    Autonomia di giudizio: lo studente dovrà avere le basi di una conoscenza critica del passato necessaria alla lettura degli effetti sul presente dei processi di lungo periodo, nonché al monitoraggio degli sviluppi del sistema di comunicazione contemporaneo. Allo studente verrà insegnato come mettere in relazione i prodotti culturali veicolati attraverso i media (dalle canzoni ai film ai prodotti televisivi) con la narrazione del passato. Infine, lo studente dovrà acquisire le competenze necessarie per leggere i fenomeni locali in chiave globale e collocare gli eventi specifici nei grandi sistemi di riferimento.

    Abilità comunicative : lo studente dovrà migliorare la propria capacità di esprimere oralmente e in forma scritta la conoscenze acquisite a lezione e attraverso la lettura dei testi, dimostrando di possedere la necessaria capacità di sintesi, un’adeguata proprietà di linguaggio e un’appropriata capacità di articolazione del discorso. Le abilità comunicative così acquisite verranno messe a frutto durante specifici momenti di discussione critica nel corso delle lezioni.

    Capacità di apprendere: lo studente dovrà migliorare le proprie capacità di apprendimento attraverso l’acquisizione di strumenti per la lettura critica dei testi (a stampa, audiovisivi e digitali) relativi alle trasformazioni sociali, politiche e culturali in età contemporanea.

    Prerequisiti

    Non è richiesto nessuno specifico prerequisito, ma una conoscenza di base della storia contemporanea - come insegnata nella scuola media superiore - faciliterà senz'altro lo studio

    Propedeuticità 

    Nessuna

    Per le unità didattiche fate riferimento alla sezione calendario


    Libri di testo

    Il programma è diviso in due parti: una parte generale e una parte monografica. Per entrambe gli studenti possono scegliere fra due differenti libri di testo. In ogni caso, entrambe le parti (generale e monografica) costituiscono parte integrante del programma.
    PARTE GENERALE
    Lo studente potrà scegliere uno tra questi due manuali:
    1) Alberto Banti, L'età contemporanea. Dalla Grande guerra a oggi, Roma-Bari, Laterza 2013 (o edizioni precedenti).
    1.1) Dovrà essere studiato anche il capitolo 25 di A. Banti, L'età contemporanea. Dalle rivoluzioni settecentesche all'imperialismo, Roma-Bari, Laterza 2013 (il volume è disponibile presso la biblioteca di Ateneo)
    2) Salvatore Lupo, Angelo Ventrone, L'età contemporanea, Mondadori Università, 2018 (solo le parti seconda e terza)
    PARTE MONOGRAFICA
    Lo studente potrà scegliere uno tra questi due testi:
    1) F. Fasce, E. Bini, B. Gaudenzi, Comprare per credere. La pubblicità in Italia dalla belle époque a oggi, Carocci, Roma 2016 (consigliato per gli studenti interessati al curriculum in comunicazione per l'azienda ed il commercio)
    2) A. Sangiovanni, Le parole e le figure. I media in Italia dall'età liberale alla seconda guerra mondiale, Donzelli, Roma 2012 (consigliato per gli studenti interessati al curriculum in comunicazione per i media e le piattaforme digitali)

    MATERIALE DI APPROFONDIMENTO

    Qui sono indicati alcuni testi generali per chi desidera approfondire. Altri testi sono indicati nelle singole unit

    Eric Hobsbawm, Il secolo breve. 1914-1989, Milano, Rizzoli, 1994

    Tony Judt, Dopoguerra. Storia dell'Europa dal 1945, Milano, Mondadori, 2007

    C. Pavone, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari, 2007

    Mark Mazower, Le ombre dell'Europa. Democrazia e totalitarismi nel XX secolo, Garzanti, 2005

    Bino Olivi, Roberto Santaniello, Storia dell'integrazione europea. Dalla guerra fredda alla costituzione dell'Unione, Bologna, il Mulino, 2010 (edizione aggiornata ed ampliata)

    Federico Romero, Storia della guerra fredda. L'ultimo conflitto per l'Europa, Torino, Einaudi, 2009

    Arnaldo Testi, Il secolo degli Stati Uniti, Bologna, Il Mulino, 2008


    Quest'anno, vista l'emergenza Covid e le misure di contenimento della pandemia, ho scelto di non procedere con le prove intermedie di autovalutazione. Il corso è tuttavia organizzato in modo da far realizzare a tutti gli studenti un project work su una piattaforma digitale e in forma collaborativa. I project work, che saranno programmati nelle prime lezioni, costituiranno oggetto di valutazione da parte del docente che poi confluirà nella valutazione finale.

    I project work valutati positivamente verranno pubblicati su queste pagine e diventeranno materiale didattico a disposizione degli altri studenti.




  • Introduzione al corso

    Questo spot televisivo, diretto nel 2004 da Spike Lee, mostra con chiarezza quanto la storia abbia un ruolo sempre più importante nella comunicazione contemporanea. Partiremo proprio da qui, e da altri esempi di questo tipo, per presentare il corso di Storia contemporanea.

    Oltre ad illustrare l'importanza della storia per la formazione di un laureato in scienze della comunicazione e a descrivere il programma, nella lezione si avvierà una riflessione sui grandi temi della storia del Novecento che verranno analizzati durante il corso.

    Inizieremo questa riflessione a partire dai vari modi in cui il Novecento è stato definito a partire dai titoli di alcuni libri che hanno parlato del XX secolo: Il secolo breve (J. Hobsbamw, 1994), Il secolo mondo (Marcello Flores, 2003), Il secolo dei genocidi (B. Brunetau, 2005), Il secolo del lavoro (A. Accornero, 1997)

    • Questo argomento

      Corso in convenzione con ATSC

      Questo spazio è stato pensato per il corso intensivo rivolto agli studenti lavoratori in convenzione ATSC.

      Oltre alle informazioni, ci troverete anche dei materiali didattici specifici, che vanno ad aggiungersi a quelli presenti nella pagina.

      programma e organizzazione degli incontri

      Il programma è quello indicato nella sezione testi. Come avete visto, vi dò una possibilità di scelta fra due manuali, il Banti, che ho adottato finora, e un manuale scritto da Salvatore Lupo e Angelo Ventrone. Il primo ha un taglio più narrativo e più attento al sociale; il secondo ha un'organizzazione più classica e una maggiore attenzione alla dimensione politica, con alcuni approfondimenti interpretativi.

      Scegliete quello che sentite più vicino alla vostra inclinazione, ma non dimenticate che - in ogni caso - c'è anche una parte monografica di approfondimento che è parte integrante del programma d'esame: io vi suggerisco lo studio del libro Comprare per credere, una storia della pubblicità con un forte taglio sociale, che quindi immagino potrà interessare persone che fanno la vostra professione. Tuttavia ciò non esclude la possibilità di scegliere uno degli altri volumi indicati nel programma.

      E' mia intenzione fare delle prove intermedie di autovalutazione sulla piattaforma, in forma di test a risposta multipla. Il loro obiettivo è verificare la vostra preparazione di tipo nozionistico: in caso di risultato positivo, ne terrò conto nella prova finale; in caso di risultato negativo, non ne terrò conto in sede di esame orale ma sarà per voi un'indicazione preziosa sullo stato della vostra preparazione.

      Per quanto riguarda il calendario delle prove intermedie, lo stabiliremo insieme una volta avviate le lezioni a distanza.

      materiali didattici aggiuntivi

      Vista la particolare situazione in cui ci troviamo, vorrei provare ad aiutarvi a studiare meglio da casa con una serie di pillole che approfondiscono passaggi specifici del corso, ai quali non possiamo dedicare il tempo necessario in aula (virtuale, per ora). Naturalmente sono fatte con mezzi artigianali e quindi non sono perfette (soprattutto per quanto riguarda l'audio) ma spero che possano esservi utili.

      Le trovate tutte in una pagina apposita qui sotto, prima delle slide delle lezioni.  

      Vi suggerisco infine di utilizzare i vari suggerimenti che trovate nelle singole sezioni del corso, per approfondire aspetti particolari dei diversi temi.

      Naturalmente, io sono a disposizione per qualsiasi richiesta di spiegazione o di approfondimento: la cosa importante è che vi iscriviate a questo corso, in modo da poter sfruttare al meglio le potenzialità della piattaforma. 

    • Cenni sul XIX secolo

      William Turner, Rain, Steam and Speed, 1844

      Il corso è dedicato allo studio del ‘900, ma per cogliere meglio alcune delle trasformazioni che segnano il cambio di secolo occorre  partire dall’800.

      Quest'anno, a causa della particolare organizzazione del corso dovuta ai protocolli di contenimento del Covid, non abbiamo il tempo di dedicare una lezione a questi aspetti. Per questo motivo ho preparato delle "lezioni" digitali - realizzate con un programma di digital storytelling - dedicate ad alcuni degli aspetti che è necessario conoscere.

      Le lezioni, che trovate in fondo a questa sezione, sono dedicate 

      1) alle rivoluzioni economiche e politiche dell'Ottocento, e al definirsi del concetto di Stato Nazione

      2) al cambiamento dei quadri sociali e all'emergere delle masse, che saranno protagoniste del XX secolo


      Per approfondire:

      Vi suggerisco qualche film che tocca alcuni dei temi di cui si parla in questa lezione, insieme a molto altro ovviamente:

      • Novecento, atto primo (Bernardo Bertolucci, 1976), sulle differenze di classe, la condizione bracciantile, le rivolte contadine e la grande guerra
      • L’albero degli zoccoli (Ermanno Olmi, 1977), sulla condizione contadina e bracciantile
      • I compagni (Mario Monicelli, 1960), sulla condizione operaia e sulla diffusione del primo socialismo
      • Nuovomondo (Emanuele Crialese, 2006), sulle grandi migrazioni di fine XIX secolo

    • La prima guerra mondiale

      propaganda prima guerra mondiale

      La guerra che apre il Novecento scaraventando l'umanità nella modernità verrà analizzata prestando particolare attenzione alle sue caratteristiche (guerra di massa, guerra di materiali, guerra di trincea ecc.) e alle sue conseguenze, sia sul piano psicologico che su quello sociale. Ci si avvarrà pertanto di materiale iconografico e filmico, sia documentario che di finzione, partendo da un'affermazione su cui la storiografia sembra essere concorde: la prima guerra "moderna", scoppiata in un'epoca di incipiente comunicazione di massa, è stata una guerra che i contemporanei non sono stati capaci di rappresentare. Concentrandosi su questo iato, ci si interrogherà sulle caratteristiche del conflitto e sulle sue peculiarità.

      Un approfondimento verrà riservato alla situazione italiana, all'ingresso differito nel conflitto, alla situazione sociale e politica dei mesi che precedono l'entrata in guerra e di quelli che seguono la vittoria, i cui umori sociali finiranno per confluire, nel giro di pochi anni, nel fascismo.


      Per approfondire:

      Tra i moltissimi film che raccontano la prima guerra mondiale, vi suggerisco la visione di Orizzonti di gloria (Stanley Kubrick, 1957).

      Sarebbe utile anche vedere dei film d'epoca, forse meno appassionanti di Kubrick, ma che sono anche degli eccezionali documenti:

      • The battle of the Somme (1916), che trovate anche su
      • Hearts of the Word (D. W. Griffith, 1918), che potete vedere anche su

      Se volete approfondire la situazione italiana, vi suggerisco una lettura: 

      • Marco Mondini, La guerra italiana, Il Mulino, Bologna 2018

      E, ancora una volta, un paio di film:

      • La grande guerra (Mario Monicelli, 1959)
      • Torneranno i prati (Ermanno Olmi, 2014)

      Particolarmente interessante, più che altro per la messa in scena, è 1917 (Sam Mendes, 2019)


    • La rivoluzione russa

      Al pari della prima guerra mondiale, alcuni storici hanno considerato la Rivoluzione russa l'evento fondante del 900: valga per tutti il caso di Eric J. Hobsbawm il cui "secolo breve" prende le mosse proprio da questo doppio evento e termina con il crollo dell'Unione Sovietica negli anni '90. In effetti, la rivoluzione del 1917 dapprima incide profondamente sulle sorti del conflitto mondiale e poi sul rimescolamento ideologico e sociale che ne segue la conclusione. Di più: la rivoluzione russa (il cui momento simbolico è rappresentato dalla presa del Palazzo d'Inverno, raffigurata qui accanto) e la costruzione dell'Urss costituirà un punto di riferimento ideale per larghi strati della popolazione occidentale per buona parte del secolo in opposizione al modello americano.

      La lezione ripercorrerà i punti principali della Rivoluzione russa, a partire dalla rivoluzione "liberale" del 1905, passando attraverso le due rivoluzioni del 1917 e la successiva guerra civile, spiegandone le ragioni e le dinamiche, e cercando di mostrarne le conseguenze nel mondo occidentale.


      Per una ricostruzione degli eventi, gli studenti devono fare riferimento al capitolo 2 del manuale.


      Per approfondire:

      Se volete approfondire con un film, il riferimento d'obbligo è Ottobre di Sergei Eisenstein (1928)

      Potete anche vedere Reds (Warren Beatty, 1981). Entrambi sono basati su I dieci giorni che sconvolsero il mondo (John Reed, 1919), la cui versione inglese e free trovate qui.

      Se preferite una serie televisiva, potete vedere le due puntate de Il treno di Lenin (Damiano Damiani, 1988), che trovate qui, sul sito di Raiplay.

    • la crisi dello Stato liberale e l'avvento del fascismo in Italia

      marcia su RomaL'ascesa del fascismo in Italia si lega, da un lato, alla crisi dello Stato liberale e, dall'altro, alla difficile situazione sociale, a cui aveva condotto la prima guerra mondiale.

      Prima di analizzare l'affermazione del fascismo, dunque, ci si soffermerà sul biennio rosso e sulle conseguenze - politiche, sociali e culturali - della grande guerra. 

      Per quanto riguarda il processo di affermazione e consolidamento del fascismo, poi, si esamineranno in particolare le caratteristiche del regime, che vanno definendosi nei primi anni Venti, e il suo modo di concepire lo Stato: gli aspetti istituzionali infatti, oltre ad essere essenziali per comprendere l'evoluzione della storia del fascismo, mostrano con chiarezza il progetto culturale del regime.

    • Società ed economia in USA negli anni Venti e Trenta

      La crisi del 1929 rappresenta un passaggio centrale nella storia del 900 perché - come ha scritto Eric Hobsbawm - "distrusse per mezzo secolo il liberismo economico". Gli Stati Uniti riusciranno ad uscirne solo con le politiche messe in atto da Franklin Delano Roosevelt, 26° presidente degli Stati Uniti eletto nel 1932, ricordate con il nome di New Deal. Si trattò di un insieme di politiche, non sempre coerenti fra loro, che riguardarono sfere diverse dell'agire pubblico: la sfera economica, in primo luogo, ma anche quella sociale e quella comunicativa.

      Prima di affrontare la crisi del 29, nella  lezione si guarderà velocemente alle trasformazioni sociali ed economiche degli anni Venti, i "ruggenti" "anni del jazz", per citare Fitzgerald, che di quel periodo solo apparentemente dorato fu il cantore insuperabile.

      La lezione, infine, si concluderà dando un veloce sguardo alle politiche economiche sovietiche fondate sulla industrializzazione forzata e sulla pianificazione economica. Questo periodo, infatti, venne caratterizzato da politiche economiche che riscoprivano il ruolo centrale dello Stato, come accadeva anche in Italia o in Germania, alle quali sarà dedicata la lezione successiva.

    • L'ascesa del nazismo e il fascismo negli anni Trenta

      Nella lezione si analizzerà l'ascesa e la presa del potere da parte del nazismo, seguendo in parallelo l'evoluzione del fascismo negli anni Trenta, fino alla costruzione dell'alleanza tra i due paesi e i regimi. 
      Obiettivo è coglierne i punti di similitudine, ma anche gli elementi che li resero diversi, sotto il profilo culturale, istituzionale, sociale.

      Oltre a descrivere i principali eventi che ne caratterizzarono i rispettivi percorsi storici, ci si soffermerà su temi come la questione razziale, le forme dell'irregimentamento del popolo, i modelli della propaganda.

      Ci sono molti materiali che possono essere usati per approfondire i temi di questa lezione. 
      Particolarmente utili per capire meglio i tumultuosi anni di Weimar sono i film come, ad esempio, 

      • Berlino, sinfonia di una grande città (Walter Ruttmann, 1927)
      • Il gabinetto del dottor Caligari (Robert Wiene, 1920)
      • L'angelo azzurro (Josef von Sternberg, 1930)
      • M. Il mostro di Dussendorf (Fritz Lang, 1931)

      Sono alcuni dei film che, secondo il pioneristico studio di Sigfried Kracauer Da Caligari a Hitler. Una storia psicologica del cinema tedesco, descrivono il panorama psicologico e culturale nel quale Hitler riuscirà a fare breccia per prendere il potere nel 1933.

      Se invece preferite le serie tv, vi suggerisco la visione di Babylon Berlin (ormai arrivata alla terza stagione) che, dietro una trama gialla, propone una suntuosa (e molto credibile) ricostruzione della Berlino degli anni Venti.

      Molti film vi descrivono anche le tensioni sociali, e in particolare quelle di classe, di questo periodo: potete guardare ad esempio

      • Metropolis (Fritz Lang, 1927)
      • Tempi moderni (Charlie Chaplin, 1936)

      Invece per esplorare - e capire un po' meglio - il fascismo negli anni Trenta avete a disposizione lo straordinario archivio dell'Istituto Luce, e in particolare i cinegiornali Luce dal 1931 in poi che trovate qui

      L'immagine è tratta da Il grande dittatore (Charlie Chaplin, 1940): se volete vedere la scena per intero, eccola 

    • La seconda guerra mondiale

      Punto d'uscita dalla guerra civile europea in cui il continente era entrato con il 1914, la Seconda guerra mondiale ha delle caratteristiche che la differenziano profondamente dalla Prima. Dal ruolo svolto dall'ideologia alla Shoah, dalla "guerra ai civili" alla resistenza, per non citarne che alcune, esse saranno analizzate nelle lezioni dedicate al secondo conflitto mondiale. Si riserverà una certa attenzione anche agli aspetti iconografici e al ruolo che in essa hanno svolto gli strumenti della comunicazione di massa, entrambi ben riassunti dall'immagine qui accanto, scattata da Robert Capa durante lo sbarco in Normandia e pubblicata da Life.

      Per approfondire vi suggerisco alcune visioni, letture o visite a siti:

      Qui trovate L'atlante delle stragi naziste in Italia, uno strumento utilissimo per scoprire di più su un periodo particolare della storia italiana

      Fra i molti film sulla situazione italiana potete vedere 

      • Paisà (Roberto Rossellini, 1946), che trovate qui

      • Tutti a casa (Luigi Comencini, 1960), che trovate qui

      Per avere un'idea del conflitto rimangono ancora oggi imprescindibili i primi 15 minuti di Salvate il Soldato Ryan (Steven Spielberg, , 1998) che ha ridefinito i modelli di rappresentazione del conflitto.

      Per quanto riguarda i libri, ci sono intere biblioteche sulla seconda guerra mondiale. Mi limito a tre titoli sulla Resistenza italiana: 

      • Claudio Pavone, Una guerra civile. Saggio sulla moralità nella Resistenza, Bollati Boringhieri, Torino 1994, il saggio che ha ridefinito gli studi sulla Resistenza in Italia

      • Santo Peli, La resistenza in Italia, Einaudi 2004, un saggio agile e sintetico ma molto ricco e ben informato

      • Marcello Flores, Mimmo Franzinelli, Storia della Resistenza, Laterza, 2019, l'ultimo lavoro di sintesi, in ordine cronologico, un lavoro divulgativo più che di ricerca, ma un buon punto di partenza per approfondire.

      Preferite giocare invece di leggere? Bene c'è anche un "videogioco" sulla resistenza: si chiama Venti mesi e lo trovate qui

    • Le ombre della guerra

      Il drammatico finale di Germania anno zero (Roberto Rossellini, 1948) introduce egregiamente la lezione sulle conseguenze della seconda guerra mondiale in Europa. Come si è potuto risorgere da quelle macerie fisiche e morali che il film descrive così bene? 

      La lezione mette a confronto due processi (e due emozioni) contemporanee: il persistere delle ombre della guerra con il suo lascito di distruzioni materiali e morali, che hanno un lascito drammatico negli spostamenti di popolazione dell'immediato dopoguerra, da un lato; e, dall'altro, il definirsi di un mondo nuovo, in cui la speranza di rinascita dava vita a nuovi modelli politici ed economici, come il welfare state inglese, quello Spirito del 45 ben descritto da Ken Loach nel documentario che trovate qui sotto.

      The Spirit of 45 SubIta - K.Loach from Jv Martin on Vimeo.

    • La guerra fredda e la decolonizzazione

      La guerra fredda è fondamentale per capire molti degli eventi della seconda parte del '900, perché l'ordine geopolitico da essa definito ha avuto profondi riflessi su tutti i paesi coinvolti, anche dal punto di vista della politica interna.

      Durante la lezione ci soffermeremo sull'analisi delle diverse fasi della guerra fredda e, per ognuna di esse, cercheremo di capire in che modo è cambiata la strategia: inoltre individueremo i principali momenti di attrito, dal blocco di Berlino alla guerra di Corea, dalla crisi dei missili di Cuba alla guerra del Vietnam, e capiremo come essi hanno modificato le strategie messe in atto dai due blocchi.

      Per una ricostruzione degli eventi, gli studenti che usano Banti devono fare riferimento ai capitoli 10 (par. 3,4,5,6), 11 (par. 5,6,7,8) e 12 (par. 1,2,3,4) del manuale.

       

      Per approfondire:

      Seguendo questo link troverete un interessante sito con una guida visuale alla guerra fredda.

      Per quanto riguarda i film, la visione di Dottor Stranamore. Ovvero: come ho imparato ad amare la bomba e a non preoccuparmi (Stanley Kubrick, 1964) è imprescindibile.

    • L'Italia repubblicana

      Il 2 giugno 1946, con il referendum istituzionale e l'elezione della costituente, l'Italia diventa una repubblica. Questa fase di storia italiana era in realtà iniziata negli anni precedenti, il 25 luglio 1943 secondo alcuni o l'8 settembre dello stesso anno, secondo altri.

       

      Alle vicende dell'Italia repubblicana dedicheremo diverse lezioni, in parallelo con il racconto delle vicende internazionali.

      La prima è dedicata all'Italia del dopoguerra e a quella degli anni Cinquanta.

      Fra i molti film che possono aiutarvi a ricostruire questi anni c'è Una vita difficile (Dino Risi, 1961), oltre che - ovviamente - i film neorealisti, da Paisà (Roberto Rossellini, 1946) a Sciuscià (Vittorio De Sica, 1946). Ma non vanno trascurate pellicole come Riso amaro (Giuseppe De Santis, 1949), che pur contenendo una chiara denuncia sociale sceglie di usare la forma popolare del melodramma, o commedie come Totò cerca casa Monicelli e Steno, 1949) o Totò e Carolina (Mario Monicelli, 1955), capaci di offrirci uno sguardo irriverente sulle condizioni di vita e sui quadri mentali di quegli anni.

      Per le letture, invece, vi suggerisco l'agile libretto di Guido Crainz, L'ombra della guerra (Donzelli, e poi Feltrinelli).

      Potete esplorare anche il sito il2giugno.it, un'interessante operazione di public history che esplora l'inizio della vicenda repubblicana.

      Chi è invece interessato alle vicende politiche, troverà utile la sintesi sulle elezioni del '48 scritta da Edoardo Novelli (Le elezioni del Quarantotto: storia, strategie e immagini), particolarmente attenta agli aspetti propagandistici e comunicativi.

    • Usa e Urss negli anni Cinquanta e Sessanta


      In questa lezione analizziamo in modo parallelo la vicenda di Stati Uniti e Unione Sovietica dalla nascita della guerra fredda alla coesistenza pacifica, sullo sfondo delle grandi trasformazioni sociali che interessano entrambi i paesi (nonché l'Europa)

    • Gli anni dei giovani e il Sessantotto

      Gli anni Sessanta sono stati per molti versi "anni giovani": un periodo di benessere, in cui una nuova generazione si affacciava nella società adulta, cambiandola. Il cambiamento fu complessivo: culturale, nei rapporti interpersonali, politico. Una fase di accumulazione di tensioni e contrasti che finiranno per esplodere nel Sessantotto, l'anno della "contestazione giovanile"

      Nonostante siano passati più di cinquant'anni dagli eventi, il Sessantotto è ancora un argomento attuale. E già il termine con cui viene ricordato lo rende evidente: il Sessantotto, con l'articolo determinativo e la mancanza di una maggiore precisione cronologica che definisca almeno il secolo, Come se ciò non bastasse, nel 2018 cade il cinquantenario del 68, ricorrenza che produrrà una mole importante di nuovo racconto pubblico di quell'anno "formidabile", per usare un aggettivo che è entrato a far parte del bagaglio lessicale con cui lo definiamo.

      Dieci anni or sono, introducendo un agile libretto di sintesi sul 68, Marica Tolomelli scriveva che il 68 è un evento lontano, che appartiene a un'altra epoca storica, ma allo stesso tempo un evento presente, operativo nell'immaginario di diversi attori sociali, in grado di definire, ancora oggi, schieramenti politici e contrapposizioni ideologiche o di essere impiegato come etichetta di classificazione di disposizioni comportamentali o preferenze culturali.

      Noi lo analizzeremo guardando soprattutto ad alcune sue componenti culturali, e soprattutto a quella che può essere considerata una delle matrici comuni dei diversi Sessantotto: la scoperta di una distanza fra una società che si fondava su principi democratici ma attuava comportamenti che non li rispecchiavano.

    • Gli anni Settanta in Italia

      Queste due immagini illustrano due dei molti aspetti degli anni Settanta in Italia, anni "di piombo" nell'immaginario collettivo, ma anche anni di conquiste civili e di lotte pacifiche, in cui sono cambiate profondamente l'economia e e la struttura sociale del paese.

      Faremo un rapido percorso all'interno di questi mutamenti, cercando di "smontare" quel vero e proprio luogo comune che vuole gli anni Settanta come dominati solo dalla violenza politica, pur senza evidentemente rinnegarne l'importanza. 

    • La crisi economica di metà anni Settanta

      In questa lezione esamineremo le cause della fine della cosiddetta "età dell'oro" dell'economia e le trasformazioni sociali che derivano dalla "crisi" di metà anni '70.

      Molti italiani se ne accorsero con quelle misure di razionamento dei consumi definite "austerity" e che spesso vengono rievocate con accenti nostalgici, come in questo film privato del '73.

      In realtà si tratta di un processo che ha modificato in profondità abitudini e consumi occidentali, mettendo addirittura in crisi un modello di sviluppo, e che, collegato con la difficile situazione sociale, ha spesso condizionato l'interpretazione complessiva degli anni '70.

    • 1977-1978: un biennio di confine

       L'immagine iconica di Aldo Moro prigioniero delle Brigate Rosse è diventata il simbolo di una stagione della storia italiana: in questa lezione approfondiremo il periodo 1977-1979, tre anni in cui, letteralmente, cambierà un mondo. Sono tre anni attraversati da pulsioni diverse, ben rappresentate dall'apparente incoerenza dell'esplosione giovanile del 1977, in cui la richiesta di cambiamento rivoluzionario andava a braccetto con la rivendicazione del "diritto al lusso", in cui la denuncia della disoccupazione giovanile si legava alla domanda di "lavorare con lentezza".

      Senza cogliere il profondo cambiamento che contraddizioni come questa indicano, non riusciremo a capire come si potrà passare dalla stagione della violenza politica a quella dell'edonismo, caratteristica più appariscente degli anni Ottanta.

    • Gli anni di Gorbacev

      Nel 1989 il crollo del muro di Berlino segna la fine di un'era: sarà infatti seguito nel giro di pochi anni dalla fine dell'Unione Sovietica e dalla dissoluzione del blocco orientale. Finisce allora il secolo breve, ovvero il '900 secondo la fortunata interpretazione di Eric J. Hobsbawm.

      Il mondo passa dall'essere bipolare ad una situazione di multipolarità, che contraddice l'immagine popolare di un'America trionfante rimasta unica superpotenza globale. Infatti, nel giro di pochi anni, una serie di conflitti di scala locale - ma con ripercussioni sempre più globali - segnalano che l'epoca di "pace armata" della guerra fredda è finita per sempre.

      La caduta del muro di Berlino e il cambiamento di quegli anni è inestricabilmente legato alle politiche di riforme dell'URSS volute dal presidente del PCUS Michail Gorbacev, alle quali è dedicata questa lezione.


      Per comprendere meglio quegli anni, e il cambiamento epocale che quegli eventi comportarono anche sul piano individuale, può essere utile vedere il film Goodbye, Lenin! (Wolfgang Becker, 2003); e poiché è ambientato in Germania Est, c'è un altro film che racconta bene il regime oppressivo di quel paese, Le vite degli altri (Florian Von Donnersmarck, 2006).

      Vi suggerisco, inoltre, la visione della miniserie tv Chernobyl (Johan Renck, 2019), evento che gioca un ruolo importante nel quadro delle politiche gorbacioviane.

      Se invece volete leggere dei bei reportages, dovete senz'altro prendere due libri di Svetlana Aleksievič, premio nobel per la letteratura nel 2015, intitolatiPreghiera per Chernobyl (1997) e Tempo di seconda mano(2014) ed entrambi tradotti in italiano.

    • L'Italia dalla prima alla seconda repubblica

      Dalla metà degli anni Ottanta alla metà degli anni Novanta, in Italia ci furono molte trasformazioni di tipo politico, sociale, economico e culturale, in parte autonomi, in parte generati dalle trasformazioni epocali sul piano internazionale.

      In queste lezioni si analizzeranno queste trasformazioni, cercando di comprendere come esse abbiano contribuito a formare lo scenario politico-sociale attuale.

    • Il processo di unificazione europea

      Mai come in questo periodo, in cui le fondamenta stesse dell'integrazione europea sembrano essere messe a repentaglio dallo scontro con processi economici, sociali e politici di ampio respiro, studiare il processo di costruzione dell'Europa è diventato necessario. 

      Quali sono le basi su cui si è fondato il processo di unificazione europea? 

      Le fragilità che sembrano essere emerse negli ultimi anni sono il segno del precoce invecchiamento di un'utopia politica, oppure sono parte integrante dello stesso progetto Europeo?

      Queste sono alcune delle domande a cui cercheremo di dare una risposta nella lezione dedicata al processo di unificazione europea, e fondata sul testo di Leonardo Rapone, Storia dell'integrazione europea.

    • il XXI secolo: scenari del tempo presente

      Siamo entrati ormai da vent'anni nel XXI secolo: vent'anni ricchissimi di eventi, in cui la storia - lungi dall'essere finita come scriveva qualcuno nello scorcio finale del XX secolo - sembra essersi messa a correre. Il mondo si è rivelato anche agli occhi più ingenui nella sua complessità e nel suo essere interrelato, anche se la difficoltà che si prova nel comprendere tutte le implicazioni di questa nuova condizione ha portato al riemergere di sentimenti individualisti che, sul piano geopolitico, assumono l'aspetto del ritorno dei nazionalismi. Del resto, questa profonda trasformazione ha interessato anche l'economia, la politica, la comunicazione e, in generale, la società nel suo insieme.

      Difficile, dunque, spiegare tutte queste trasformazioni, anche perché la tentazione - essendo le loro conseguenze ancora in atto - è di fare un elenco cronachistico degli eventi.

      La lezione conclusiva getta uno sguardo su questa complessità, soffermandosi in particolare su uno dei temi che ha egemonizzato la narrazione pubblica e che è stato più ricco di conseguenze, il terrorismo islamico.

    • Cronologie

      In questa sezione trovate le cronologie elaborate dagli studenti del corso, organizzati in gruppi, attraverso la piattaforma online Tiki-Toki

      I lavori sono stati sottoposti ad un'analisi da parte degli stessi studenti che le hanno ritenute utili come strumento didattico integrativo. Quindi, se credete, potrete usarle come promemoria o aiuto allo studio, senza scordare mai - però - che una cronologia non è mai esaustiva ed è sempre frutto di una serie di scelte personali: nonostante l'apparenza dell'oggettività, dunque, essa è comunque un'interpretazione.

      Buona visione