Topic outline

  • General information about the course

    Massimiliano Palmiero. Attualmente Ricercatore di tipo B in Psicologia Generale, abilitato Professore associato di Psicologia Generale, Psicobiologia e Psicometria (11/E1) dal 10/04/2017.

    In passato ha insegnato Storia e Metodi della Psicologia, Psicologia della Personalità e delle Differenze Individuali, Psicologia Generale, Psicologia dell'Educazione e Psicologia presso il Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche, Università degli Studi dell'Aquila.

    E' autore di numerose pubblicazioni in riviste scientifiche peer reviewed principalmente nel campo della creatività, della cognizione spaziale e delle immagini mentali.

    Il CV completo è disponibile al seguente link: https://www.unite.it/UniTE/Docente/Doc/mpalmiero

    Il corso prevede di realizzare i seguenti obiettivi.

    Conoscenza e capacità di comprensione: sapere e capire gli aspetti di base del funzionamento delle organizzazioni, soprattutto in relazione all'attività lavorativa; conoscere i paradigmi principali che sono stati elaborati per lo studio delle organizzazioni e della loro psicologia; conoscere il ruolo delle variabili psicologiche individuali e sociali implicate nel funzionamento delle organizzazioni, e che caratterizzano il comportamento delle persone al lavoro; conoscere i metodi di ricerca principali, sia qualitativi che quantitativi, applicati ai contesti organizzativi; sapere e comprendere i collegamenti teorici tra la psicologia delle organizzazioni e le discipline affini, quali la psicologia sociale, la psicologia generale, la psicologia clinica, e la sociologia.
    Capacità di applicare conoscenza e comprensione: capacità di declinare le conoscenze teoriche e metodologiche di base in contesti organizzativi; capacità di capire il ruolo chiave delle variabili psicologiche individuali e sociali implicate nelle organizzazioni.
    Autonomia di giudizio: aquisire la consapevolezza dei concetti teorici e metodologici e delle implicazioni soggettive e sociali relative alle dinamiche organizzative; sviluppare un pensiero critico nel contesto organizzativo, soprattutto rispetto alle variabili psicologiche e sociali che influenzano il lavoro e la sfera professionale.
    Abilità comunicative: abilità nel trasmettere a tutti chiaramente non solo le conoscenze relative al funzionamento delle organizzazioni, ma anche i risvolti pratici che le organizzazioni comportano sul piano individuale e sociale; sviluppare nuove prospettive della comunicazione e della gestione delle informazioni nelle organizzazioni.
    Capacità di apprendimento:  essere in grado di apprendere in maniera flessibile conoscenze provenienti da diversi saperi, in modo tale da creare un modello mentale interdisciplinare che permetta di sviluppare la riflessione critica nei contesti organizzativi.

    Il corso di psicologia delle organizzazioni prevede di accostarsi allo studio delle organizzazioni con la visione e con il bagaglio di informazioni teoriche e metodologiche proprie della psicologia sociale attraverso tre moduli.
    Il primo modulo mette a fuoco lo studio delle componenti costitutive di un’organizzazione, ponendo l’accento sull'attività lavorativa finalizzata al raggiungimento di un obiettivo definito. In quest’ottica si approfondiscono i principali paradigmi per lo studio delle organizzazioni e della loro psicologia, ovvero:
    •    il paradigma economico (Taylorismo), inteso come organizzazione scientifica del lavoro che pone scarsa attenzione sia alle caratteristiche individuali del lavoratore che alle variabili sociali;
    •    il paradigma delle differenze individuali, che mette al centro del contesto organizzativo le peculiarità del lavoratore, focalizzandosi sulla selezione del personale attraverso misure delle caratteristiche psicologiche delle persone;
    •    il paradigma delle relazioni umane, che sottolinea l’importanza delle relazioni informali che si stabiliscono nel contesto organizzativo, intese come somiglianze di gruppo piuttosto che come differenze individuali;
    •    il paradigma cognitivo, che tenta di descrivere i processi cognitivi generali associati alle attività organizzative. Si parla in proposito di cognizione sociale.
    In questo modulo si approfondiscono anche i metodi di ricerca applicati ai contesti organizzativi, con particolare attenzione ai test psicometrici utilizzati per l’analisi del lavoratore e la selezione del personale (es., test di personalità – Big Five, Dark Triad – o test di abilità per misurare il pensiero divergente).
    Il secondo modulo propone di ripercorrere brevemente i concetti base della psicologia sociale, soffermandosi soprattutto sulla teoria dell’identità sociale e della categorizzazione del Sé, che sottolineano, da una parte l’importanza delle relazioni intergruppi (ingroup vs outgroup), e, dall’altra l’importanza degli individui di diventare, agire, pensare e sentire come un gruppo psicologico.
    Il terzo modulo intende affrontare i principali temi della Psicologia delle Organizzazioni (motivazione e committment, comunicazione e gestione delle informazioni, processi decisionali di gruppo, negoziazioni tra gruppi e gestione dei conflitti, stress) utilizzando la chiave di lettura della teoria dell’identità sociale.

    Non sono richieste propedeuticità, tuttavia, è utile (non obbligatorio) avere conoscenze di psicologia sociale, sociologia delle organizzazioni, e sociologia generale.
    Il corso è compatibile anche con il corso di gestione delle risorse umane e per quanto riguarda i metodi di ricerca con il corso di tecniche di ricerca psicosociale applicata.
    Non è previsto l'accertamento di prerequisiti.

    Il corso prevede lezioni frontali svolte con mezzi audio-visivi. Durante il corso sono previsti approfondimenti delle tematiche principali attraverso la piattaforma collaborativa Wooclap.

    L'esame finale prevede una prova orale, allo scopo di valutare l'aquisizione dei contenuti del programma d'esame, e la capacità di integrazione delle conoscenze acquisite alla luce dei collegamenti teorici tra la psicologia delle organizzazioni, la psicologia sociale, e la sociologia. Nella valutazione complessiva viene data attenzione anche al rigore argomentativo, all'impiego di una terminologia appropriata e scientifica, e alla chiarezza espositiva.
    Su richiesta degli studenti frequentanti, è prevista anche una prova intermedia della durata di 1 ora, costituita da un test scritto di 30 domande a risposta chiusa. Le risposte sbagliate non sono penalizzanti. La prova intermedia viene svolta nell'ultima lezione calendarizzata e riguarda i capitoli 1, 2 e 4. In caso di superamento (almeno 18 risposte corrette), lo studente può portare all'orale solo i capitoli 5, 6, 7 e 10, altrimenti dovrà portare tutto il programma.
    Alla formazione del voto finale concorrono sia la prova orale che la prova scritta.

    Testo d'esame:
    Psicologia delle Organizzazioni, a cura di: S.A. Haslam (2015), edito da Maggioli Editore,
    Edizione: Maggioli Editore: capitoli 1, 2, 4, 5, 6, 7 e 10,

    Slides presentate durante le lezioni, rese disponibili sulla piattaforma E-Learning..

     

    Per gli studenti lavoratori e/o aderenti a coorti convenzionate sono organizzate attività didattiche aggiuntive, che prevedono lezioni online. Per maggiori informazioni si rinvia alla sezione Studenti-lavoratori del Dipartimento di Scienze della comunicazione”. https://www.unite.it/UniTE/Home/Dipartimento_di_Scienze_della_Comunicazione/Studenti_lavoratori_-_Scienze_della_comunicazione
    Link per partecipare alle lezioni online: http://meet.google.com/mhk-shfq-yfu
    Per gli studenti lavoratori e/o appartenenti a coorti convenzionate non è prevista una prova intermedia.

  • Esami