Indice degli argomenti

  • Informazioni generali sul corso

    È nato il 25 novembre 1973 a Napoli. Si è laureato in Giurisprudenza nel giugno 1995 con la votazione di 110 e lode, alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Nel febbraio 2002 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca (area romanistica) in “Diritto romano delle obbligazioni” (XII ciclo) presso l’Università di Catanzaro “Magna Graecia”. Nel 1998 e nel 1999 ha svolto attività di ricerca presso l’Institut für Römisches Recht der Universität zu Köln,, e presso l’Institut für Rechtsgeschichte der Universität zu Münster. Dal 28 settembre 2016 è professore associato nel settore scientifico-disciplinare IUS/18 (Diritto romano e diritti dell’antichità) presso questa Università (ricercatore da febbraio 2004), con abilitazione a professore ordinario (da agosto 2023). Dal 2004 ha partecipato e partecipa tuttora a vari progetti di ricerca (tra cui PRIN 2003-2004, 2005, 2007, 2010-2011). Dall’a.a. 2006-2007 all'a.a. 2015-2016 ha tenuto, in supplenza/affidamento, l’insegnamento di Storia del diritto romano presso questa Università, Facoltà di Giurisprudenza, sede di Avezzano. Negli a.a. 2007-2008 e 2008-2009 ha tenuto, nella medesima sede, in affidamento, l’insegnamento di Diritto romano. Dall’a.a. 2009-2010, tiene, in supplenza, l’insegnamento di Istituzioni di diritto romano, sempre nella sede di Avezzano. Nell'a.a. 2015-2016 ha tenuto l'insegnamento di Storia del diritto Romano nella sede di Teramo. In quest'ultima sede, dall'a.a. 2015-2016 tiene l'insegnamento di Istituzioni di diritto romano. Dal 2012 fa parte del comitato di redazione della rivista Quaderni Lupiensi di Storia e Diritto. Dal dicembre 2014 è membro della Commissione paritetica, divenendone presidente in aprile 2017, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Teramo. Dal gennaio 2016 è membro della Commissione pratiche studenti presso il medesimo Dipartimento. È stato membro del collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Scienze giuridiche, politiche internazionali e della comunicazione. Norme, istituzioni, linguaggi (sez. di scienze giuridiche) – ciclo XXVIII – ed è tuttora membro di quello in Processi di armonizzazione del diritto tra storia e sistema – dal ciclo XXIX – presso questa Università. Da marzo 2023 è membro del Consiglio di Amministrazione dell'Università di Teramo.

    Pubblicazioni più recenti:

    «In solidum obligari». Contributo allo studio della solidarietà da atto lecito  (Collana della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo, n. 23) (Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2012) pp. X-590


    Sull’inerenza dell’exercitio navis del servus al peculium, in Quaderni Lupiensi di Storia e Diritto 2 (2012) 91-124.

    Osservazioni sul «patientiam praestare» in Labeone, in Teoria e Storia del Diritto Privato  5 (2012) 1-56 (dell’estratto in .pdf).

    Riflessioni su una decisione di Ulpiano riguardante l’actio furti a favore del fullo ladro: D. 47.2.48.4 (Ulp. 42 ad Sab.),  in Quaderni Lupiensi di Storia e Diritto 4 (2014) 161-184.

    Brevi considerazioni su due passi di Pomponio in tema di furtum usus: D. 13.1.16 e D. 47.2.77(76) pr., in Teoria e Storia del Diritto Privato  7 (2014) 1-48 (dell’estratto in .pdf) (fascia A).

    Segn.  a A.M. Giomaro, Mutuo, inadempimento e onere della prova nel diritto commerciale romano (Fano 2012) in Quaderni Lupiensi di Storia e Diritto  4 (2014) 245-246.

    Segn.  a G. Rossetti, Le obbligazioni in solido. Modelli romani e disciplina attuale (Napoli 2013), in Quaderni Lupiensi di Storia e Diritto  4 (2014) 250-251.

    Notazioni sulla legittimazione attiva all’actio furti per i frutti del fondo dato in locazione al colono, in Seminarios Complutenses de Derecho Romano 28 (2015) 783-808 (fascia A).

    Segn. a M.A. Fenocchio, La «fideiussio indemnitatis». Aspetti attuali e linee ricostruttive dal diritto romano classico a Giustiniano (Napoli 2014), in Quaderni Lupiensi di Storia e Diritto  5 (2015) 234-236.

    Segn. a Y. González Roldán, Il diritto ereditario in età adrianea. Legislazione imperiale e senatus consulta (Bari 2014), in Quaderni Lupiensi di Storia e Diritto  5 (2015) 237.

    Rec. a L. Capogrossi Colognesi, La costruzione del diritto privato romano (Bologna 2016), in Quaderni Lupiensi di Storia e Diritto 6 (2016) 267-280.

    Le usurae: dalle civiltà ‘mediterranee’ antiche all’esperienza romana, in Diritti antichi. Percorsi e confronti, a cura di P. Buongiorno, N. Rampazzo, R. D’Alessio (Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2016) 389-425 .

    Un caso di ius controversum in tema di operis novi nuntiatio, in Quaderni Lupiensi di Storia e Diritto 7 (2017) 167-196 (fascia A).

    Sul regime della parziarietà in presenza di più eredi, in XII Tavole. Testo e commento, a cura di F. Cursi, I, Edizioni Scientifiche Italiane (Napoli 2018) 381-400.

    Il regime degli interessi, in XII Tavole.Testo e commento, cit., II, 647-679.

    Scritti in ricordo di Giovanna Mancini, a cura di M. Basilavecchia e L. Parenti, 2 voll. (Edizioni Grifo, Lecce 2019) XIII-1037.

    Prefazione, in Scritti in ricordo di Giovanna Mancini I, cit., IX-XI.

    «Urseius ait». Riflessioni su una decisione di Urseio Feroce, in Scritti in ricordo di Giovanna Mancini II, cit., Lecce 2019, 723-745.

    Vincenzo Giuffrè (Nocera Inferiore, 25 marzo 1940 – Napoli, 7 aprile 2019), in Seminarios Complutenses de derecho romano 31-31, 2018-2019, 21-40 (fascia A).

    «Urseius ait». Riflessioni su una decisione di Urseio Feroce, in Quaderni Lupiensi di Storia e Diritto 9 (2019) 149-170 (fascia A)

    Urseius Ferox I. Materiali per una palinegenesi, Edizioni Grifo, Lecce 2013, pp. XII-296.

    Rappresentazione e uso di senatus consulta nella produzione delle cancellerie imperiali dai Severi a Giustiniano, in Rappresentazione e uso dei senatus consulta nelle fonti giuridiche dai Severi a Giustiniano, a cura di P. Buongiorno, in corso di stampa.

    OBIETTIVI DEL CORSO, PREREQUISITI E PROPEDEUTICITA'

    • Obiettivi formativi generali: L’insegnamento ha l’obiettivo di fornire allo studente la formazione necessaria per comprendere alcuni meccanismi giuridici propri del diritto privato romano i quali, pur essendo stati elaborati in un’esperienza non più attuale, costituiscono il fondamento della moderna riflessione giuridica. Proprio perché il diritto romano ha inventato questi meccanismi assume un rilievo primario, anche per la comprensione dei moderni fenomeni giuridici, la ricerca del perché l’istituto è stato pensato e configurato nei termini che le fonti attestano. Il buon esito di questo tipo di ricerca può essere garantito soltanto attraverso un lavoro di contestualizzazione dei fenomeni giuridici che presuppone la conoscenza della realtà sociale, economica, politica, culturale romana. Una volta appropriatosi di questi meccanismi giuridici, lo studente sarà in grado di confrontare autonomamente, nel corso degli studi di diritto positivo, la logica romana con quella moderna al fine di decodificarne i meccanismi di funzionamento. Lo studio del diritto in chiave storica, ma soprattutto la comprensione di un’esperienza giuridica non più attuale, predispone inoltre lo studente a una capacità comunicativa e a un’autonomia di valutazione che va oltre il formalismo, portandolo a ragionare sulle risposte che il diritto fornisce alle esigenze economiche, sociali, politiche che, in forme diverse, si ravvisano nella riflessione giuridica che dal diritto romano è giunta sino ai nostri giorni.
    • Prerequisiti: Nessun prerequisito richiesto.
    • Propedeuticità: Nessuna.

    INDICATORI DI DUBLINO

    UNITA' DIDATTICA 1: Soggetti e oggetti giuridici; negozi giuridici; processo

    Conoscenza e capacità di comprensione: L’insegnamento consente di conoscere gli istituti fondamentali del diritto romano e di comprendere alcuni meccanismi giuridici, i quali, pur essendo stati elaborati in un’esperienza non più attuale, costituiscono il fondamento della moderna riflessione giuridica;

    Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Appropriatosi di questi meccanismi giuridici, lo studente sarà capace di confrontare autonomamente, durante gli studi di diritto positivo, la logica romana con quella moderna al fine di decodificarne i meccanismi di funzionamento;

    Autonomia di giudizio: Lo studio del diritto in chiave storica, ma soprattutto la comprensione di un’esperienza giuridica non più attuale, predispone lo studente a un’autonomia di valutazione che va oltre il formalismo, portandolo a ragionare sulle risposte che il diritto fornisce alle esigenze economiche, sociali, politiche che, in forme diverse, si ravvisano nella riflessione giuridica che dal diritto romano è giunta sino ai nostri giorni;

    Abilità comunicative: Lo studio critico dei fenomeni giuridici porta all’acquisizione di una capacità di comunicazione di base sui meccanismi giuridici;

    Capacità di apprendimento: Il carattere istituzionale dell’insegnamento consente allo studente di apprendere un vocabolario giuridico e alcuni meccanismi del diritto che costituiscono una parte fondamentale della formazione del giurista, utile alla migliore comprensione anche dei fenomeni giuridici attuali.

    UNITA' DIDATTICA 2: Successioni; rapporti assoluti; obbligazioni

    Conoscenza e capacità di comprensione: L’insegnamento consente di conoscere gli istituti fondamentali del diritto romano e di comprendere alcuni meccanismi giuridici, i quali, pur essendo stati elaborati in un’esperienza non più attuale, costituiscono il fondamento della moderna riflessione giuridica;

    Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Appropriatosi di questi meccanismi giuridici, lo studente sarà capace di confrontare autonomamente, durante gli studi di diritto positivo, la logica romana con quella moderna al fine di decodificarne i meccanismi di funzionamento;

    Autonomia di giudizio: Lo studio del diritto in chiave storica, ma soprattutto la comprensione di un’esperienza giuridica non più attuale, predispone lo studente a un’autonomia di valutazione che va oltre il formalismo, portandolo a ragionare sulle risposte che il diritto fornisce alle esigenze economiche, sociali, politiche che, in forme diverse, si ravvisano nella riflessione giuridica che dal diritto romano è giunta sino ai nostri giorni;

    Abilità comunicative: Lo studio critico dei fenomeni giuridici porta all’acquisizione di una capacità di comunicazione di base sui meccanismi giuridici;

    Capacità di apprendimento: Il carattere istituzionale dell’insegnamento consente allo studente di apprendere un vocabolario giuridico e alcuni meccanismi del diritto che costituiscono una parte fondamentale della formazione del giurista, utile alla migliore comprensione anche dei fenomeni giuridici attuali.

    Libri di testo

    • Matteo Marrone, Manuale di diritto privato romano, Giappichelli, Milano, 2004
    • o altro manuale da concordare con il docente.

    Per i non frequentanti, oltre al manuale, anche la parte speciale:

    • Vincenzo Giuffrè, Il bisogno del diritto, Jovene, Napoli 2007 (con esclusione del quinto saggio: "Unioni paramatrimoniali").

    Per i fuori corso:

    • Vincenzo Giuffrè, Il diritto dei privati nell’esperienza romana. I principali gangli, Jovene, Napoli 2006 (IV edizione)
    • o altro manuale da concordare con il docente

    Per gli studenti lavoratori che visionano le lezioni registrate il programma è limitato alla parte generale.

    Lo studio dei testi sarà adeguato alle esigenze delle categorie di studenti elencate alla seguente pagina https://www.unite.it/UniTE/Didattica_inclusiva, contattando il docente (lparenti@unite.it).

    Al momento non sono disponibili approfondimenti per questo corso.

    PROVE INTERMEDIE

    • Unità didattica 1: 

  • PROGRAMMA DELLE LEZIONI

    Lezione 1: Presentazione del corso; ius publicum - ius privatum; importanza dello studio del diritto romano; norma giuridica; fonti del diritto; interpretazione e analogia; periodizzazione.

    Lezione 2: Ordinamento statale e giuridico del periodo arcaico. Assetto statale del periodo preclassico: senato, assemblee; magistrature.

    Lezione 3: L'ordinamento giuridico nel periodo preclassico (in particolare, l'opera innovativa del pretore). Periodo classico: vestigia repubblicane; princeps.

    Lezione 4: La giurisprudenza nel periodo classico. Periodo postclassico: l’assetto statale; l’ordinamento giuridico (in particolare, legge delle citazioni, codici, leggi romano-barbariche, Corpus iuris civilis).

    Lezione 5: Rapporti giuridici; interesse legittimo; diritto potestativo; facoltà e oneri. Capacità giuridica.

    Lezione 6: Soggetti giuridici limitati; persone giuridiche. Capacità d’agire. La ‘mera capacità d'agire’. Le actiones adiecticiae qualitatis.

    Lezione 7: L’oggetto giuridico; classificazione delle res. I fatti giuridici (in particolare i 'meri atti giuridici'). Il negozio giuridico: elementi essenziali.

    Lezione 8: Cause di discordanza tra volontà e manifestazione; vizi della volontà. Gli 'accidentalia negotii': condizione, termine e modo.

    Lezione 9: Invalidità e inefficacia del negozio giuridico. Sostituzione nell’attività negoziale. Processo: nozioni introduttive; l’autotutela.

    Lezione 10: Le legis actiones.

    Lezione 11: Il processo per formulas.

    Lezione 12: Mezzi complementari della procedura formulare. Cognitio extra ordinem.

    Lezione 13: La successione (nozione e classificazioni). La successio mortis causa secondo lo ius civile. Legati e fedecommessi.

    Lezione 14: La successione secondo lo ius honorarium: la bonorum possessio.

    Lezione 15: La separatio bonorum, i beneficia heredis e la collatio bonorum. Mezzi a tutela dell’erede e del bonorum possessor. La successione nel diritto giustinianeo.

    Lezione 16: L’antico mancipium; la possessio (dalla possessio arcaica alla possessio iuris postclassica).

    Lezione 17: Il dominium ex iure Quiritium: caratteristiche, modi di acquisto e mezzi a tutela.

    Lezione 18: Rapporti affini al dominium ex iure Quiritium (in particolare, l'in bonis habere). Patria potestas; dominica potestas sugli schiavi; potestas sui liberi in mancipio.

    Lezione 19: Manus e matrimonium.

    Lezione 20: Cura e tutela.

    Lezione 21: Iura in re aliena: principi generali; le servitù prediali, l'usufrutto e figure affini; superficie.

    Lezione 22: L’enfiteusi; il pegno e l’ipoteca. Le obbligazioni: nascita e fonti. Le variae causarum figurae.

    Lezione 23: Le obbligazioni naturali, solidali e alternative. Le obligationes verbis’ e ‘litteriscontractae.

    Lezione 24: Le obligationesre e ‘consensu contractae.

    Lezione 25: Le obligationes consensu contractae (segue); le conventiones sine nomine; i pacta.

    Lezione 26: Modi di estinzione dell’obbligazione. Novazione, delegazione e cessione del credito. Mora e inadempimento (i criteri di responsabilità).

    Lezione 27: Delicta e quasi delicta.

    N.B.: Il programma potrebbe subire qualche variazione.

    • Argomento 2

      • Argomento 3

        • Argomento 4

          • Argomento 5

            • Argomento 6

              • Argomento 7

                • Argomento 8

                  • Argomento 9

                    • Argomento 10