Vai al contenuto principale

CambiaMenti

CambiaMenti
di Manuel DE NICOLA -
Numero di risposte: 3

Durante l'incontro odierno abbiamo assistito a delle brevi ma significative presentazioni delle start-up selezionate per il premio. 

Cosa vi ha colpito di più circa le presentazioni, le business idea, i dati e le prospettive?

Quali strumenti di analisi che abbiamo studiato durante il corso che avete "riconosciuto" durante le presentazioni stesse o che avete applicato per formulare i vostri giudizi?

 

In riposta a Manuel DE NICOLA
Ri: CambiaMenti
di Farzaneh Alizadeh Chetabi -
Aterno Green (voltanica superbattery), mi è piaciuto di più. Ho trovato molto coerente e coeso le risorse umane e le loro competenze con il mission e vision della start - Up. Un altro fattore molto importante era l'importazione e recupero del capitale intellettuale Amministratore ed ideatore era nato in Canada e aveva studiato ingegneria elettronica in NASA. (Sergio Natalia: Nell'Abruzzo C'è la perdita di 34% di capitale intellettuale).
L'innovazione e sostenibilità e il bisogno manifesto dei clienti era anche il punto forte ed anche inclusività cioè può essere usato da tutti. Aveva già due brevetti ed un prototipo. con il Crowdfunding aveva già raccolto €50.000. Inoltre con l'economia di raggio d'azione può utilizzarlo per trasformare le macchine in elettrico. Ha presentato le 5 forze di Porter: - la posizione dei suoi competitor. - Potenziali clienti. - vantaggio competitivo. - Creazione valore per i clienti, (meno costi + performante). - Vision del prodotto, i prossimi passi del prodotto.
In oltre una presentazione professionale ma altrettanto confidenziale, semplice e snella che catturava l'attenzione dall'inizio alla fine.
In riposta a Manuel DE NICOLA
Ri: CambiaMenti
di Gloria Candelletta -
Ho apprezzato la presentazione di Appennini for all, in quanto ha fornito una serie di dati a supporto della propria business idea che hanno messo in luce l’inattività di gran parte delle persone con disabilità e una spiccata preferenza per il turismo accessibile nelle località montane. Considerando l’esiguità delle realtà che offrono turismo ambientale alle persone con disabilità è evidente che questa start up miri a sfruttare questo strategic gap e a soddisfare i bisogni di suddetta categoria di consumatori. Inoltre, nella presentazione sono emersi alcuni dei concetti che abbiamo studiato durante il corso, come mission, core business e localizzazione.
In riposta a Manuel DE NICOLA
Ri: CambiaMenti
di Giulia Ruggieri -
Ciò che mi ha colpita di più, durante l'incontro "CambiaMenti", è stata la passione dimostrata nelle presentazioni di ogni start up. Una sola, però, mi ha affascinata ed ha attirato la mia attenzione: quella di "Exolab", una società benefit che studia e progetta prodotti ricavati da nanovescicole vegetali, cioè estratte da frutta e verdura Bio. Questa tecnologia permette di produrre farmaci, integratori, dermocosmetici e non solo. "Exolab", avendo già due brevetti, ne ha aggiunto uno in più alla lista che prevede la possibilità di creare un farmaco per curare il tumore al cervello.
Il motivo per il quale questa società mi ha colpita è l'uso, quasi esclusivo, di know-how tecnico scientifico ottenibile da ingenti investimenti nella Ricerca e nello Sviluppo: "Exolab" basa i propri costi su costi di sviluppo, rendendola una pioniera nelle scoperte scientifiche "biologiche" (le definisco così data la natura dei loro prodotti). Questo fa capire quanto le risorse immateriali siano illimitate e non volatili, anzi, possono crescere ed evolversi sempre di più e magari essere usate per la creazione di nuovi prodotti o servizi. L'innovazione esige conoscenza, curiosità e scoperta, cose che "Exolab" ha dimostrato di avere grazie alla dimostrazione del proprio presente e futuro impatto sul mercato, attraverso grafici e statistiche.
La società "Exolab", a mio parere, ha colto un'opportunità innovativa immergendosi in un "Oceano blu", magari guidata dalla serendipità e l'ha trasformata in una ricerca che non potrà mai avere fine e che ingloba puramente l'essenza ed il diktat di quelle che sono le nascenti start up: investire in costi di sviluppo per essere, se così si può dire, "immortali".