Indice degli argomenti

  • Informazioni generali sul corso

     

    Nato a Bologna il 7/12/1956
    Laurea in Medicina Veterinaria nel 1980 110/110 e lode)
    Abilitazione esercizio professionale e iscrizione Ordine medici Veterinari 1980
    Laureato frequentatore Istituto di Patologia spec.e Clinica Chirurgica Vet.1982.83
    Ricercatore presso l' Istituto di Patologia spec.e Clinica Chirurgica 1983
    Ricercatore confermato  presso l' Istituto di Patologia spec.e Clinica Chirurgica 1983
    Professore Associato di Podologia presso l'Istituto di Patologia Speciale e Clinica Chirurgica Veterinaria dell'Università degli Studi di Bologna 1992
    Membro del Comitato Tecnico Ordinatore della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Teramo 1994 -1995.
    Professore Associato confermato presso l'Istituto di Patologia Speciale e Clinica Chirurgica Veterinaria dell'Università di Bologna 1996·      
    Professore Associato per il settore scientifico disciplinare V 34 A- Clinica Chirurgica Veterinaria- presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Teramo
    Membro del Consiglio di Amministrazione dell'Università  degli Studi di Teramo 1998.
    Presidente commissione del C.d.A. per le iniziative ed attività culturali e sociali degli studenti 1998 .
    Direttore dell'Istituto di Clinica Medica Veterinaria dell'Università degli Studi di Teramo, 1998
    Professore ordinario di Clinica Chirurgica veterinaria  presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università degli studi di Teramo.
    Direttore Dipartimento Scienze Vet. e  Agroalimentari 2000-2002
    Delegato del Rettore per la realizzazione del Polo Scientifico dell'Università degli studi di Teramo
    Direttore della Scuola di specializzazione in Medicina e Chirurgia del cavallo 2000-2003
    Nomina Rettorale a  responsabile delle attività connesse alla convenzione con l'ippodromo di Abruzzo di Pescara
    Perito del Tribunale di Teramo.
    Coordinatore Nucleo di Valutazione UniTE dal 9/4/2013
    Membro elettivo CONVUI dal 26 Marzo 2014


    INFO DEL CORSO

    PRINCIPALI ELEMENTI NORMATIVI: il metodo scientifico; normativa italiana vigente; normativa comunitaria; normativa regionale; d.l. N° 26/2014 (misure di protezione degli animali utilizzati a fini scintifici o educativi); art. 1, 2, 3; stabilimento, allevatore, fornitore, utilizzatore; classificazione trapianti; finalità della chirurgia sperimentale; soppressione; art. 7,9,10. Centro di sperimentazione;
    PRINCIPALI ELEMENTI DI CHIERUGIA : sterilità, anatomia, curva di apprendimento, preparazione del chirurgo, del paziente della sala e strumentario, elementi di anatomia, dieresi, emostasi, sintesi, suture, aghi, fili, tecniche di sutura, cicatrizzazione.
    METODOLOGIE SPERIMENTALI. Sperimentazione preclinica, rigenerazione tissutale, scaffolds, cellule staminali. Im’iego di simulatori e organi isolati.


    OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO

    Il corso si prefigge tre obiettivi principali: a) forire allo studente le principali fonti normative italiane, comunitarie e regionali che riguardano la sperimentazione animale ed agevolarne una interpretazione critica; b) fornire allo studente le nozioni di base della chirurgia dei tessuti molli e dei tessuti duri, della cicatrizzazione e delle comuni metodiche di dieresi e di sintesi; c) analisi e descrizione delle metodologie alternative all'uso di animali vivi nella sperimentazione; simulatori, organi isolati.Il corso si prefigge di fornire allo studente le linee guida fondamentali per l'elaborazione di un progetto di chirurgia sperimentale. 

    PREREQUISITI E PROPEDEUTICITA'
    • Prerequisiti: Non sono previsti prerequisiti


    INDICATORI DI DUBLINO 

    UNITA' DIDATTICA 1: Pensiero etico, normativa, modello di progetto.

    • Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente acquisirà i concetti basilari alla bare della normativa che regola la sperimentazione, accanto ad una interpretazione critica del ragionamento sperimentale. Sarà in grado di comprendere l’esecuzione delle procedure di chirurgia sperimentale. Verranno forniti esempi circa l’impiego di tecniche avanzate di medicina rigenerativa ed una chiara definizione del significato della medicina traslazionale.
    • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite per l’impostazione e la conduzione di un progetto di chirurgia sperimentale. Sarà inoltre in grado di comprendere compiutamente le metodiche utilizzate nella sperimentazione descritta in bibliografia. Saprà valutare il valore traslazione della sperimentazione su animali e su modelli sperimentali inanimati.
    • Autonomia di giudizio: Lo studente sarà in grado di interpretare la correttezza di una metodologia sperimentale, nel rispetto del benessere animale e della normativa che la regolamenta. Sarà in grado di formulare giudizi circa l’attendibilità di un protocollo chirurgico riguardo anche il suo valore traslazione in campo umano.
    • Abilità comunicative: Lo studente sarà in grado esporre correttamente una metodica sperimentale con una precisa indicazione delle tecniche chirurgiche impiegate. Sarà in grado di confrontarsi circa il valore applicativo di una determinata procedura sperimentale.
    • Capacità di apprendimento: Al termine del corso lo studente sarà in grato di leggere e analizzare criticamente la letteratura internazionale riguardo alle procedure chirurgiche usante nella parte sperimentale chirurgica.


    UNITA' DIDATTICA 2: Modelli animali, elementi di chirurgia, modelli sperimentali.
    • Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente acquisirà i concetti basilari alla bare della normativa che regola la sperimentazione, accanto ad una interpretazione critica del ragionamento sperimentale. Sarà in grado di comprendere l’esecuzione delle procedure di chirurgia sperimentale. Verranno forniti esempi circa l’impiego di tecniche avanzate di medicina rigenerativa ed una chiara definizione del significato della medicina traslazionale.
    • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite per l’impostazione e la conduzione di un progetto di chirurgia sperimentale. Sarà inoltre in grado di comprendere compiutamente le metodiche utilizzate nella sperimentazione descritta in bibliografia. Saprà valutare il valore traslazione della sperimentazione su animali e su modelli sperimentali inanimati.
    • Autonomia di giudizio: Lo studente sarà in grado di interpretare la correttezza di una metodologia sperimentale, nel rispetto del benessere animale e della normativa che la regolamenta. Sarà in grado di formulare giudizi circa l’attendibilità di un protocollo chirurgico riguardo anche il suo valore traslazione in campo umano.
    • Abilità comunicative: Lo studente sarà in grado esporre correttamente una metodica sperimentale con una precisa indicazione delle tecniche chirurgiche impiegate. Sarà in grado di confrontarsi circa il valore applicativo di una determinata procedura sperimentale.
    • Capacità di apprendimento: Al termine del corso lo studente sarà in grato di leggere e analizzare criticamente la letteratura internazionale riguardo alle procedure chirurgiche usante nella parte sperimentale chirurgica.

    LIBRI DI TESTO 

    • A. Muttini P.Berardinelli: Medicina Operatoria Veterinaria . Delfino ed. 2010
    • N.Picardi Chirurgia Sperimentale e Trapianti d'organo. Aracne ed. 2013


    PROVE INTERMEDIE 


    PROVA INTERMEDIA 1

    • Unità didattica di riferimento: 1
    • Data: 
    • Tipologia di prova:


    PROVA INTERMEDIA 2
    • Unità didattica di riferimento: 2
    • Data:
    • Tipologia di prova:


    MODALITA' DI VALUTAZIONE 



     


  • Presentazione del corso

    • Argomento 4

      • Argomento 5

        • Argomento 6

          • Argomento 7

            • Argomento 8

              • Argomento 9

                • Argomento 10