Indice degli argomenti

  • Informazioni generali sul corso

    ESPERIENZA PROFESSIONALE

    1996, Laurea Magistrale in Medicina Veterinaria presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II" (110/110 con lode).

    Titolo della tesi sperimentale: Le atipie ciliari secondarie dell'epitelio tracheale in daini apparentemente sani (Dama dama).

    1996, Qualificata per la pratica della professione veterinaria.

    Luglio 1997-Settembre 2001, Collaboratore tecnico-scientifico, VII livello, presso la Sezione di Anatomia Normale Veterinaria dell'Università degli Studi di Teramo.

    Ottobre 2001-2015, Ricercatore Universitario (SSD VET/01) in "Anatomia degli animali domestici", Università degli Studi di Teramo. 

    ottobre 2015- ad oggi Professore Associato (SSD VET/01) in "Anatomia degli animali domestici", Università degli Studi di Teramo. 

    ATTIVITÀ DIDATTICA

    La Prof. Russo svolge attività didattica continuativamente dal 2003.

    La Prof. Russo è stata relatore di diverse tesi di Laurea in Biotecnologie, Reproductive Biotechnologies, ha effettuato tutorato per studenti universitari e formazione per dottorandi in Biotecnologie della Riproduzione, Biotecnologie Molecolari e cellulari, REPBiotech, REPEAT e P4 FIT

    ATTIVITÀ DIDATTICA E DI RICERCA IN ALTA FORMAZIONE

    XVIII - XXIII ciclo, Membro del Collegio dei docenti del corso di dottorato in "Biotecnologie della Riproduzione" Università degli Studi di Teramo.

    XXIV- XXXVII ciclo, Membro del Collegio dei docenti del corso di dottorato di ricerca in "Biotecnologie Molecolari e cellulari" Università degli Studi di Teramo.

    INCARICHI ACCADEMICI

    2004 - 2013 Eletta per due mandati Rappresentante dei ricercatori del Consiglio di Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Teramo.

    2013-2016 Nominata delegata all'Orientamento in Entrata per la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Teramo.

    2012-ad oggi Revisore del Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca per la valutazione dei progetti di rilevante interesse nazionale.

    2016-ad oggi Gestisce la pagina Facebook del CdS in Reproductive Biotechnologies.

    2017-2019 Membro della Commissione AQ del CdS in Reproductive Biotechnologies.

    2019- ad oggi Membro della Commissione CPDS della Facoltà di Bioscienze.

    2016-2017 Responsabile dell’attività didattica del Progetto “Torno Subito” Regione Lazio.

    È stata membro in commissioni per valutazioni comparative di dottorati di ricerca e assegni di ricerca.

    INTERESSI DI RICERCA

    L'attività di ricerca svolta dalla Prof. Valentina Russo si incentra sulla Biologia della Riproduzione e, negli ultimi anni, sullo studio di cellule staminali di origine amniotica nei Mammiferi di interesse zootecnico. In particolare, i principali filoni di studio sviluppati sono:

    A) BIOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE

    1) Studio sulla riprogrammazione epigenetica, telomerica e sul rimodellamento della cromatina durante l'oogenesi postnatale e su oociti accresciuti in vitro.

    2) Studio della correlazione esistente fra lo stato di accrescimento del follicolo ovarico e l'assetto angiogenetico della parete follicolare determinato dall'espressione del Vascular Endothelial Growth Factor (VEGF).

    3) Criobiologia applicata alla cellula uovo.

    4) Biologia del gamete maschile.

    B) CELLULE STAMINALI DI ORIGINE AMNIOTICA E MEDICINA RIGENERATIVA

    L'esperienza maturata in questi anni ha consentito alla Prof. Russo di traslare le proprie conoscenze intellettuali e tecniche allo studio delle cellule staminali di origine amniotica e alla loro applicazione nel campo della medicina rigenerativa. Questo filone di ricerca è stato sviluppato nell'ambito di una rete Regionale istituita al fine di studiare le potenzialità rigenerative delle cellule staminali di derivazione amniotica: StemTeCh Group (sitoweb: http//www.stemcells.unich.it), di cui la Dr. Russo è componente del gruppo di Morfo-Fisiologia.

    Le cellule staminali di origine amniotica offrono diversi vantaggi in quanto sono facilmente accessibili, presentano un elevato potenziale proliferativo e differenziativo, non inducono teratomi e non sollevano problemi etici. Tuttavia, una più profonda conoscenza della biologia, funzione e sicurezza delle cellule staminali amniotiche si è resa necessaria per implementare, a livello clinico, le loro potenzialità terapeutiche favorite dalla loro scarsa immunogenicità ed attività antinfiammatoria per cui, questo filone di ricerca si è sviluppato su più fronti:

    1) isolamento, caratterizzazione e amplificazione di cellule staminali amniotiche ovine ottenute dall'epitelio e dal fluido (AECs e AFCs).

    2) Induzione del differenziamento in vitro delle cellule staminali amniotiche, in particolare, utilizzando la tecnica della co-coltura per l'induzione in senso tenogenico.

    3) Valutazione del potenziale rigenerativo in vivo delle cellule staminali in allo e xeno- trapianto in lesioni tendinee sperimentalmente indotte nelle specie ovina e in difetti tendinei spontanei nella specie equina.

    4) Valutazione dello stato di sopravvivenza, attività mitotica, capacità di differenziamento e stabilità epigenetica delle AECs e AFCs in vitro ed in vivo.

    5) Ingegnerizzazione con le AECs di scaffold costituiti da polimeri sintetici e studio della loro biocompatibilità.

    PROGETTI

    Ha partecipato a progetti di ricerca finanziati nazionali (FIRB-PRIN) ed Europei (H2020-MSCA):

    - Chief Advisory Board per ITN-EJD 2015-REP-BIOTECH 675526

    - Responsabile di unità di ricerca in COFUND-DP-2015- REP-EAT 713714.

    - PI del progetto H2020-MSCA-ITN-EJD-2020-P4 FIT.

    ATTIVITÀ CONGRESSUALE ED EDITORIALE

    - Ha partecipato a Congressi nazionali ed internazionali, anche come invited speaker.

    - Editor delle riviste:

    Stem Cells International

    Journal of Animal Research and Veterinary Science

    -Revisore di articoli per riviste scientifiche con IF.


    Pubblicazioni 
    Valentina Russo ha pubblicato 114 lavori in tutto di cui 60 su riviste scientifiche internazionali referate (http://scholar.google.it/citations?user=ZOy0okEAAAAJ&hl=it).

    INFO SUL CORSO
    Al termine del corso lo studente sarà in possesso di un quadro dei meccanismi di controllo alla base della funzione dell'apparato riproduttore femminile in generale e di quella ovarica in particolare. Utilizzando il modello animale lo studente acquisirà abilità sulle metodiche finalizzate all'isolamento, gestione e valutazione delle componenti ovariche e del gamete femminile.

    OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO

    • Conoscenza e capacità di comprensione: Il corso fornisce mediante lezioni frontali un quadro dettagliato ed aggiornato delle relazioni esistenti tra struttura e funzione dell'apparato riproduttore femminile negli animali domestici e nell'uomo ed avrà acquisito conoscenze approfondite sui meccanismi neuroendocrini che regolano l'attività riproduttiva in generale e quella ovarica in particolare. L’approfondita conoscenza di base, acquisita attraverso le lezioni frontali, consente allo studente di affrontare in modo critico la parte metodologica svolta in laboratorio relativa alle metodologie necessarie all'isolamento, alla gestione e alla valutazione delle componenti ovariche e del gamete femminile, che il docente del corso insegna grazie ad una intensa attività pratica/esercitazionale che occupa circa la metà delle ore del corso. Lo studente svolge tale attività inizialmente sotto la guida e la supervisione del docente e del personale di laboratorio competente, poi progressivamente in modo sempre più autonomo, grazie alla possibilità di svolgere le proprie attività di laboratorio in modo individuale, operando in laboratori didattici equipaggiati per accogliere gli studenti in postazioni individuali.
    • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Alla fine del corso, mediante un esame orale, viene valutata la conoscenza teorica degli argomenti trattati nel corso e la capacità dello studente di raccordare tali conoscenze a operatività di tipo sperimentale o alle procedure proprie delle biotecnologie della riproduzione applicate sia al campo zootecnico che a quello della procreazione medicalmente assistita (PMA).
      In sede di esame viene valutata, attraverso una prova pratica simulata o direttamente in laboratorio, la capacità dello studente di utilizzare le conoscenze acquisite per risolvere quesiti operativi che richiedono abilità nel gestire le strumentazioni di laboratorio e una buona conoscenza delle metodologie e dei protocolli utilizzati nelle comuni tecniche applicate alle biotecnologie della riproduzione.
    • Autonomia di giudizio: Durante le attività didattiche pratiche svolte in laboratorio dallo studente sotto la guida del docente titolare dell’insegnamento e del personale tecnico-scientifico di supporto (esercitazioni individuali) viene valutata la capacità dello studente di impostare autonomamente o attraverso lavoro di gruppo prove sperimentali a diversi gradi di complessità. Durante le esercitazioni svolte nel corso il docente valuta le abilità metodologiche dello studente, nonché la sua capacità di analisi e di risoluzione delle criticità sperimentali e di gestione ed elaborazione dei risultati ottenuti in tempo reale.
    • Abilità comunicative: Gli studenti alla fine del corso dovranno comunicare in modo chiaro informazioni e loro conclusioni, nonché conoscenze, ratio ad esse sottese e idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti degli argomenti trattati. In particolare, saranno in grado di presentare in modo logico, conciso e rigoroso e comunicare con proprietà di linguaggio tecnico-scientifico le loro conclusioni sulle problematiche inerenti le biotecnologie della riproduzione affrontate. Inoltre, dovranno operare efficacemente nel gruppo di pari, scrivere, leggere di questioni tecniche in lingua inglese, utilizzare strumenti informatici per raccogliere e divulgare dati, informazioni e risultati.
      La verifica delle abilità comunicative avverrà attraverso la valutazione della chiarezza espositiva e della proprietà di linguaggio durante gli esami orali.
    • Capacità di apprendimento: Gli studenti dovranno sviluppare quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo autonomo.
      Tale obiettivo viene conseguito specialmente attraverso le esercitazioni pratiche in laboratorio. Infatti, le modalità di organizzazione del corso (approfondimento teorico-pratico) consentono al docente, lavorando al fianco dello studente, di valutare in tempo reale il suo grado di apprendimento verificando individualmente la capacità di trasferire le conoscenze teoriche all’ambito applicativo, le abilità metodologiche e la criticità in diversi contesti operativi. Tale scelta didattica è utile allo studente per verificare i suoi saperi prima di passare all’insegnamento successivo e al docente offre la possibilità di modulare la sua attività didattica in relazione al grado di apprendimento della classe per raggiungere un target formativo finale uniforme ed adeguato al numero di studenti. La valutazione complessiva dell’apprendimento viene poi effettuata al termine del corso stesso.
      Questo obiettivo è raggiunto anche attraverso la realizzazione di seminari tematici e altri momenti di incontro, anche durante le esercitazioni, con ricercatori, tecnici ed esperti del settore.
      Gli studenti sviluppano adeguate capacità per l'approfondimento delle competenze anche con riferimento a: consultazione di materiale bibliografico, consultazione di banche dati e altre informazioni in rete ed utilizzo di strumenti conoscitivi di base per l'aggiornamento continuo delle conoscenze.



    PREREQUISITI E PROPEDEUTICITA'

    • Prerequisiti: I prerequisiti culturali richiesti sono conoscenza di base della Fisiologia cellulare e Citologia
    • Propedeuticità: Nessuna

    INDICATORI DI DUBLINO


    UNITA' DIDATTICA 1: Struttura del sistema riproduttivo femminile

    • Conoscenza e capacità di comprensione: l'UD fornisce mediante lezioni frontali un quadro dettagliato ed aggiornato delle relazioni esistenti tra struttura dell'apparato riproduttore femminile negli animali domestici e nella donna..L’approfondita conoscenza di base, acquisita attraverso le lezioni frontali, consente allo studente di affrontare in modo critico la parte metodologica svolta in laboratorio relativa alle metodologie necessarie all'isolamento, alla gestione e alla valutazione delle componenti ovariche e del gamete femminile, che il docente del corso insegna grazie ad una intensa attività pratica/esercitazionale. Lo studente svolge tale attività inizialmente sotto la guida e la supervisione del docente e del personale di laboratorio competente, poi progressivamente in modo sempre più autonomo, grazie alla possibilità di svolgere le proprie attività di laboratorio in modo individuale, operando in laboratori didattici equipaggiati per accogliere gli studenti in postazioni individuali.
    • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Alla fine dell'UD, mediante un esame orale, viene valutata la conoscenza teorica degli argomenti trattati nel corso e la capacità dello studente di raccordare tali conoscenze a operatività di tipo sperimentale o alle procedure proprie delle biotecnologie della riproduzione applicate sia al campo zootecnico che a quello della procreazione medicalmente assistita (PMA).
      In sede di esame viene valutata, attraverso una prova pratica simulata o direttamente in laboratorio, la capacità dello studente di utilizzare le conoscenze acquisite per risolvere quesiti operativi che richiedono abilità nel gestire le strumentazioni di laboratorio e una buona conoscenza delle metodologie e dei protocolli utilizzati nelle comuni tecniche applicate alle biotecnologie della riproduzione.
    • Autonomia di giudizio: Durante le attività didattiche pratiche svolte in laboratorio dallo studente sotto la guida del docente titolare dell’insegnamento e del personale tecnico-scientifico di supporto (esercitazioni individuali) viene valutata la capacità dello studente di impostare autonomamente o attraverso lavoro di gruppo prove sperimentali a diversi gradi di complessità. Durante le esercitazioni svolte nel corso il docente valuta le abilità metodologiche dello studente, nonché la sua capacità di analisi e di risoluzione delle criticità sperimentali e di gestione ed elaborazione dei risultati ottenuti in tempo reale.
    • Abilità comunicative: Gli studenti alla fine del corso dovranno comunicare in modo chiaro informazioni e loro conclusioni, nonché conoscenze, ratio ad esse sottese e idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti degli argomenti trattati. In particolare, saranno in grado di presentare in modo logico, conciso e rigoroso e comunicare con proprietà di linguaggio tecnico-scientifico le loro conclusioni sulle problematiche inerenti le biotecnologie della riproduzione affrontate. Inoltre, dovranno operare efficacemente nel gruppo di pari, scrivere, leggere di questioni tecniche in lingua inglese, utilizzare strumenti informatici per raccogliere e divulgare dati, informazioni e risultati.
    • Capacità di apprendimento: Gli studenti dovranno sviluppare quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo autonomo. Tale obiettivo viene conseguito specialmente attraverso le esercitazioni pratiche in laboratorio. Infatti, le modalità di organizzazione del corso (approfondimento teorico-pratico) consentono al docente, lavorando al fianco dello studente, di valutare in tempo reale il suo grado di apprendimento verificando individualmente la capacità di trasferire le conoscenze teoriche all’ambito applicativo, le abilità metodologiche e la criticità in diversi contesti operativi. Tale scelta didattica è utile allo studente per verificare i suoi saperi prima di passare all’insegnamento successivo e al docente offre la possibilità di modulare la sua attività didattica in relazione al grado di apprendimento della classe per raggiungere un target formativo finale uniforme ed adeguato al numero di studenti. La valutazione complessiva dell’apprendimento viene poi effettuata al termine del corso stesso. Questo obiettivo è raggiunto anche attraverso la realizzazione di seminari tematici e altri momenti di incontro, anche durante le esercitazioni, con ricercatori, tecnici ed esperti del settore. Gli studenti sviluppano adeguate capacità per l'approfondimento delle competenze anche con riferimento a: consultazione di materiale bibliografico, consultazione di banche dati e altre informazioni in rete ed utilizzo di strumenti conoscitivi di base per l'aggiornamento continuo delle conoscenze.



    UNITA' DIDATTICA 2: 

    Generalità sul Sistema endocrino, Struttura delle ghiandole endocrine coinvolte nel controllo della funzione gonadica, f

    unzione ovarica e suo controllo neuroendocrino

    • Conoscenza e capacità di comprensione: L'UD fornisce mediante lezioni frontali un quadro dettagliato ed aggiornato delle relazioni esistenti tra struttura e funzione dell'apparato riproduttore femminile negli animali domestici e nell'uomo ed avrà acquisito conoscenze approfondite sui meccanismi neuroendocrini che regolano l'attività riproduttiva in generale e quella ovarica in particolare. L’approfondita conoscenza di base, acquisita attraverso le lezioni frontali, consente allo studente di affrontare in modo critico la parte metodologica svolta in laboratorio relativa alle metodologie necessarie all'isolamento, alla gestione e alla valutazione delle componenti ovariche e del gamete femminile, che il docente del corso insegna grazie ad una intensa attività pratica/esercitazionale che occupa circa la metà delle ore del corso. Lo studente svolge tale attività inizialmente sotto la guida e la supervisione del docente e del personale di laboratorio competente, poi progressivamente in modo sempre più autonomo, grazie alla possibilità di svolgere le proprie attività di laboratorio in modo individuale, operando in laboratori didattici equipaggiati per accogliere gli studenti in postazioni individuali.
    • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Alla fine dell'UD, mediante un esame orale, viene valutata la conoscenza teorica degli argomenti trattati nel corso e la capacità dello studente di raccordare tali conoscenze a operatività di tipo sperimentale o alle procedure proprie delle biotecnologie della riproduzione applicate sia al campo zootecnico che a quello della procreazione medicalmente assistita (PMA).
      In sede di esame viene valutata, attraverso una prova pratica simulata o direttamente in laboratorio, la capacità dello studente di utilizzare le conoscenze acquisite per risolvere quesiti operativi che richiedono abilità nel gestire le strumentazioni di laboratorio e una buona conoscenza delle metodologie e dei protocolli utilizzati nelle comuni tecniche applicate alle biotecnologie della riproduzione.
    • Autonomia di giudizio: Durante le attività didattiche pratiche svolte in laboratorio dallo studente sotto la guida del docente titolare dell’insegnamento e del personale tecnico-scientifico di supporto (esercitazioni individuali) viene valutata la capacità dello studente di impostare autonomamente o attraverso lavoro di gruppo prove sperimentali a diversi gradi di complessità. Durante le esercitazioni svolte nel corso il docente valuta le abilità metodologiche dello studente, nonché la sua capacità di analisi e di risoluzione delle criticità sperimentali e di gestione ed elaborazione dei risultati ottenuti in tempo reale.
    • Abilità comunicative: Gli studenti alla fine del corso dovranno comunicare in modo chiaro informazioni e loro conclusioni, nonché conoscenze, ratio ad esse sottese e idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti degli argomenti trattati. In particolare, saranno in grado di presentare in modo logico, conciso e rigoroso e comunicare con proprietà di linguaggio tecnico-scientifico le loro conclusioni sulle problematiche inerenti le biotecnologie della riproduzione affrontate. Inoltre, dovranno operare efficacemente nel gruppo di pari, scrivere, leggere di questioni tecniche in lingua inglese, utilizzare strumenti informatici per raccogliere e divulgare dati, informazioni e risultati.
    • Capacità di apprendimento: Gli studenti dovranno sviluppare quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo autonomo. Tale obiettivo viene conseguito specialmente attraverso le esercitazioni pratiche in laboratorio. Infatti, le modalità di organizzazione del corso (approfondimento teorico-pratico) consentono al docente, lavorando al fianco dello studente, di valutare in tempo reale il suo grado di apprendimento verificando individualmente la capacità di trasferire le conoscenze teoriche all’ambito applicativo, le abilità metodologiche e la criticità in diversi contesti operativi. Tale scelta didattica è utile allo studente per verificare i suoi saperi prima di passare all’insegnamento successivo e al docente offre la possibilità di modulare la sua attività didattica in relazione al grado di apprendimento della classe per raggiungere un target formativo finale uniforme ed adeguato al numero di studenti. La valutazione complessiva dell’apprendimento viene poi effettuata al termine del corso stesso. Questo obiettivo è raggiunto anche attraverso la realizzazione di seminari tematici e altri momenti di incontro, anche durante le esercitazioni, con ricercatori, tecnici ed esperti del settore. Gli studenti sviluppano adeguate capacità per l'approfondimento delle competenze anche con riferimento a: consultazione di materiale bibliografico, consultazione di banche dati e altre informazioni in rete ed utilizzo di strumenti conoscitivi di base per l'aggiornamento continuo delle conoscenze.



    UNITA' DIDATTICA 3: Ciclo uterino, fecondazione, gravidanza e parto

    • Conoscenza e capacità di comprensione: L'UD fornisce mediante lezioni frontali un quadro dettagliato ed aggiornato delle relazioni esistenti tra struttura e funzione dell'apparato riproduttore femminile negli animali domestici e nell'uomo ed avrà acquisito conoscenze approfondite sui meccanismi neuroendocrini che regolano l'attività riproduttiva in generale e quella ovarica in particolare. L’approfondita conoscenza di base, acquisita attraverso le lezioni frontali, consente allo studente di affrontare in modo critico la parte metodologica svolta in laboratorio relativa alle metodologie necessarie all'isolamento, alla gestione e alla valutazione delle componenti ovariche e del gamete femminile, che il docente del corso insegna grazie ad una intensa attività pratica/esercitazionale che occupa circa la metà delle ore del corso. Lo studente svolge tale attività inizialmente sotto la guida e la supervisione del docente e del personale di laboratorio competente, poi progressivamente in modo sempre più autonomo, grazie alla possibilità di svolgere le proprie attività di laboratorio in modo individuale, operando in laboratori didattici equipaggiati per accogliere gli studenti in postazioni individuali.
    • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Alla fine dell'UD, mediante un esame orale, viene valutata la conoscenza teorica degli argomenti trattati nel corso e la capacità dello studente di raccordare tali conoscenze a operatività di tipo sperimentale o alle procedure proprie delle biotecnologie della riproduzione applicate sia al campo zootecnico che a quello della procreazione medicalmente assistita (PMA).
      In sede di esame viene valutata, attraverso una prova pratica simulata o direttamente in laboratorio, la capacità dello studente di utilizzare le conoscenze acquisite per risolvere quesiti operativi che richiedono abilità nel gestire le strumentazioni di laboratorio e una buona conoscenza delle metodologie e dei protocolli utilizzati nelle comuni tecniche applicate alle biotecnologie della riproduzione.
    • Autonomia di giudizio:  Durante le attività didattiche pratiche svolte in laboratorio dallo studente sotto la guida del docente titolare dell’insegnamento e del personale tecnico-scientifico di supporto (esercitazioni individuali) viene valutata la capacità dello studente di impostare autonomamente o attraverso lavoro di gruppo prove sperimentali a diversi gradi di complessità. Durante le esercitazioni svolte nel corso il docente valuta le abilità metodologiche dello studente, nonché la sua capacità di analisi e di risoluzione delle criticità sperimentali e di gestione ed elaborazione dei risultati ottenuti in tempo reale.
    • Abilità comunicative: Gli studenti alla fine del corso dovranno comunicare in modo chiaro informazioni e loro conclusioni, nonché conoscenze, ratio ad esse sottese e idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti degli argomenti trattati. In particolare, saranno in grado di presentare in modo logico, conciso e rigoroso e comunicare con proprietà di linguaggio tecnico-scientifico le loro conclusioni sulle problematiche inerenti le biotecnologie della riproduzione affrontate. Inoltre, dovranno operare efficacemente nel gruppo di pari, scrivere, leggere di questioni tecniche in lingua inglese, utilizzare strumenti informatici per raccogliere e divulgare dati, informazioni e risultati.
    • Capacità di apprendimento: Gli studenti dovranno sviluppare quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo autonomo. Tale obiettivo viene conseguito specialmente attraverso le esercitazioni pratiche in laboratorio. Infatti, le modalità di organizzazione del corso (approfondimento teorico-pratico) consentono al docente, lavorando al fianco dello studente, di valutare in tempo reale il suo grado di apprendimento verificando individualmente la capacità di trasferire le conoscenze teoriche all’ambito applicativo, le abilità metodologiche e la criticità in diversi contesti operativi. Tale scelta didattica è utile allo studente per verificare i suoi saperi prima di passare all’insegnamento successivo e al docente offre la possibilità di modulare la sua attività didattica in relazione al grado di apprendimento della classe per raggiungere un target formativo finale uniforme ed adeguato al numero di studenti. La valutazione complessiva dell’apprendimento viene poi effettuata al termine del corso stesso. Questo obiettivo è raggiunto anche attraverso la realizzazione di seminari tematici e altri momenti di incontro, anche durante le esercitazioni, con ricercatori, tecnici ed esperti del settore. Gli studenti sviluppano adeguate capacità per l'approfondimento delle competenze anche con riferimento a: consultazione di materiale bibliografico, consultazione di banche dati e altre informazioni in rete ed utilizzo di strumenti conoscitivi di base per l'aggiornamento continuo delle conoscenze.



    UNITA' DIDATTICA 4: Biotecnologie riproduttive applicate alla riproduzione femminile

    • Conoscenza e capacità di comprensione: L'UD fornisce mediante lezioni frontali un quadro dettagliato ed aggiornato delle  Biotecnologie riproduttive applicate alla riproduzione femminile. L’approfondita conoscenza di base, acquisita attraverso le lezioni frontali, consente allo studente di affrontare in modo critico la parte metodologica svolta in laboratorio relativa alle metodologie necessarie all'isolamento, alla gestione e alla valutazione delle componenti ovariche e del gamete femminile, che il docente del corso insegna grazie ad una intensa attività pratica/esercitazionale che occupa circa la metà delle ore del corso. Lo studente svolge tale attività inizialmente sotto la guida e la supervisione del docente e del personale di laboratorio competente, poi progressivamente in modo sempre più autonomo, grazie alla possibilità di svolgere le proprie attività di laboratorio in modo individuale, operando in laboratori didattici equipaggiati per accogliere gli studenti in postazioni individuali.
    • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Alla fine dell'UD, mediante un esame orale, viene valutata la conoscenza teorica degli argomenti trattati nel corso e la capacità dello studente di raccordare tali conoscenze a operatività di tipo sperimentale o alle procedure proprie delle biotecnologie della riproduzione applicate sia al campo zootecnico che a quello della procreazione medicalmente assistita (PMA).
      In sede di esame viene valutata, attraverso una prova pratica simulata o direttamente in laboratorio, la capacità dello studente di utilizzare le conoscenze acquisite per risolvere quesiti operativi che richiedono abilità nel gestire le strumentazioni di laboratorio e una buona conoscenza delle metodologie e dei protocolli utilizzati nelle comuni tecniche applicate alle biotecnologie della riproduzione.
    • Autonomia di giudizio: Durante le attività didattiche pratiche svolte in laboratorio dallo studente sotto la guida del docente titolare dell’insegnamento e del personale tecnico-scientifico di supporto (esercitazioni individuali) viene valutata la capacità dello studente di impostare autonomamente o attraverso lavoro di gruppo prove sperimentali a diversi gradi di complessità. Durante le esercitazioni svolte nel corso il docente valuta le abilità metodologiche dello studente, nonché la sua capacità di analisi e di risoluzione delle criticità sperimentali e di gestione ed elaborazione dei risultati ottenuti in tempo reale.
    • Abilità comunicative: Gli studenti alla fine del corso dovranno comunicare in modo chiaro informazioni e loro conclusioni, nonché conoscenze, ratio ad esse sottese e idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti degli argomenti trattati. In particolare, saranno in grado di presentare in modo logico, conciso e rigoroso e comunicare con proprietà di linguaggio tecnico-scientifico le loro conclusioni sulle problematiche inerenti le biotecnologie della riproduzione affrontate. Inoltre, dovranno operare efficacemente nel gruppo di pari, scrivere, leggere di questioni tecniche in lingua inglese, utilizzare strumenti informatici per raccogliere e divulgare dati, informazioni e risultati.
    • Capacità di apprendimento: Gli studenti dovranno sviluppare quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo autonomo. Tale obiettivo viene conseguito specialmente attraverso le esercitazioni pratiche in laboratorio. Infatti, le modalità di organizzazione del corso (approfondimento teorico-pratico) consentono al docente, lavorando al fianco dello studente, di valutare in tempo reale il suo grado di apprendimento verificando individualmente la capacità di trasferire le conoscenze teoriche all’ambito applicativo, le abilità metodologiche e la criticità in diversi contesti operativi. Tale scelta didattica è utile allo studente per verificare i suoi saperi prima di passare all’insegnamento successivo e al docente offre la possibilità di modulare la sua attività didattica in relazione al grado di apprendimento della classe per raggiungere un target formativo finale uniforme ed adeguato al numero di studenti. La valutazione complessiva dell’apprendimento viene poi effettuata al termine del corso stesso. Questo obiettivo è raggiunto anche attraverso la realizzazione di seminari tematici e altri momenti di incontro, anche durante le esercitazioni, con ricercatori, tecnici ed esperti del settore. Gli studenti sviluppano adeguate capacità per l'approfondimento delle competenze anche con riferimento a: consultazione di materiale bibliografico, consultazione di banche dati e altre informazioni in rete ed utilizzo di strumenti conoscitivi di base per l'aggiornamento continuo delle conoscenze.

    LEZIONI SETTIMANALI

    LIBRI DI TESTO


    FISIOLOGIA DEGLI ANIMALI DOMESTICI

    • Autore: O. Sjaastad, O. Sand, K. Hove
    • Edizione: Casa Editrice Ambrosiana



    MATERIALE DI APPROFONDIMENTO

    PROVE INTERMEDIE


    PROVA INTERMEDIA 1

    • Unità didattica di riferimento: 1-4
    • Data: non ancora definita
    • Tipologia di prova: Quiz scelta multipla



    MODALITA' DI VALUTAZIONE
    Prova in itinere per verifica dell’apprendimento e autovalutazione del lavoro didattico individuale e verifica eventualmente finale con modalità di esame orale.


    ENTRA NELL'AULA VIRTUALE
    Valentina Russo
  • UD2 Generalità sul Sistema endocrino, Struttura delle ghiandole endocrine coinvolte nel controllo della funzione gonadica, funzione ovarica e suo controllo neuroendocrino

  • UD3 Ciclo uterino, fecondazione, gravidanza e parto

  • UD4 Biotecnologie riproduttive applicate alla riproduzione femminile

  • Argomento 8

    • Argomento 9

      • Argomento 10