Indice degli argomenti

  • Informazioni generali sul corso

    Ricercatore confermato di Storia delle Istituzioni Politiche (SPS/03) . Professore Associato abilitato (2018).
    Formazione e studi
    Laurea in Filosofia. Frequenza di un Corso di Perfezionamento in Discipline Parlamentari presso la LUISS G. Carli in Roma da febbraio a maggio 1997, con profitto lodevole.
    PHD-Dottore di ricerca (con borsa), in “Storia e Politica della società moderna e contemporanea”, Università degli Studi di Teramo (07.12.2006).
    Assegnista di ricerca (2007-2010), Università degli Studi di Roma4, Foro Italico.
    Vincitore (2012) di Concorso (Ricercatore) nel SSD, SPS/03.
    Nel 2015 ha ottenuto la conferma in ruolo come Ricercatore. Nel 2018 ha ottenuto l'Abilitazione nazionale come Professore Associato. Nel maggio del 2021 ha ottenuto l'Abilitazione nazionale come Professore ordinario. Nel luglio 2021 ha vinto la procedura valutativa per la chiamata come Professore Associato.
    Dal 31 dicembre 2021 ha preso servizio come professore Associato presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Teramo.

    Interessi di ricerca
    La storia elettorale. Lo studio delle Istituzioni politiche italiane (dall’Ottocento ad oggi), del parlamento italiano, dei gruppi parlamentari nazionali, di quello abruzzese e dei funzionari dello stato. I rapporti tra istituzioni politiche e sportive. Studi sulla democrazia cristiana e il suo ceto dirigente locale e nazionale. La chiesa ed il cattolicesimo italiano nel secondo dopoguerra. I regimi totalitari comunisti e la dissidenza.

    Pubblicazioni di rilievo
    Monografie
    Pietro De Dominicis: amministrazione e politica nell’Abruzzo democristiano, 1944-1990 Rubbettino, 2008.

    L'Italia e i Giochi Olimpici. Un secolo di candidature: politica, istituzioni e diplomazia sportiva, FrancoAngeli, Milano, 2013, p. 1-272.

    “Il senso dei nostri limiti”. Andreotti e i rapporti italo sovietici negli anni della distensione, FrancoAnngeli Milano, 2020, p. 1-, 229.


    Articoli su Rivista
    La mancata introduzione della proporzionale alle elezioni amministrative del 1920. L’invenzione del premio di maggioranza, n. 1/2015, «Le Carte e la Storia», pp. 81-98.

    Sistemi elettorali, Collegi e i sotto-gruppi nel “partito della maggioranza”1861-1892, in «Studium» gen/feb 2020, n. 1, pp. 16-34.

    Articoli in volume

    La mobilitazione del fronte interno in Abruzzo: i comuni e le province nella prima guerra mondiale, in La grande guerra in provincia. Comunità locali e fronte interno: fonti e studi su società in conflitto, a cura di Giacomo Zanibelli, Siena, Nuova immagine, 2017, pp. 246-265.

    Spataro ministro delle poste, in Giuseppe Spataro tra popolarismo e Democrazia Cristiana, a cura di Stefano Trinchese, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2012, pp.151-176.

    Giulio Onesti e il Parlamento italiano nelle prime due legislature repubblicane: relazioni indirette e reciproche influenze, in Giulio Onesti. Sport politica e cultura nella storia di un grande italiano, Edizioni Sds Roma, 2018 pp. 82-101.

    Andreotti e la presidenza del consiglio: 1972-1992. Stili e forme dei governi in tre diverse fasi storico-istituzionali, in Il Presidente del Consiglio dei ministri dallo Stato liberale all'Unione Europea, a cura di Leonida Tedoldi, Biblion, Milano, 2019, pp. 301-328.

    INFO SUL CORSO


    OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO

    • Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente, già in possesso delle informazioni essenziali sulla storia delle amministrazioni pubbliche in età contemporanea, dovrà approfondire alcune paradigmatiche strutturazioni delle amministrazioni a livello internazionale, utilizzando la dimensione comparativa. In questa prospettiva di lavoro, saranno poi esaminati i principali tratti storico-politici della pubblica amministrazione in Italia.
      In un secondo momento, si affronterà il tema delle amministrazioni pubbliche e del fronte interno durante la prima guerra mondiale.
      Ne consegue che lo studente sarà sollecitato a gestire la complessità e a formulare interpretazioni originali di taglio storico-politico. Dovrà inoltre essere in grado di saper comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le conoscenze acquisite ed applicarle in modo originale e critico ottenendo risultati innovativi di ricerca.
    • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Gli studenti dovranno essere in grado di analizzare il contesto politico e amministrativo contemporaneo, anche in chiave comparata
    • Autonomia di giudizio: Verrà sollecitata una capacità critica e comparativa degli studenti introducendo elementi di interdisciplinarietà (ad esempio con la storia contemporanea, la storia costituzionale e delle dottrine politiche).
    • Abilità comunicative: Le sollecitazioni continue rivolte dal docente agli studenti in aula e lo sviluppo ordinato della discussione, potranno perfezionare le loro capacità comunicative. Lo studente sarà stimolato a gestire la complessità delle dinamiche politiche e amministrative ed a formulare interpretazioni originali di taglio storico-politico, comunicando in modo chiaro e privo di ambiguità, le conoscenze acquisite ed applicarle in modo originale e critico ottenendo risultati innovativi di ricerca
    • Capacità di apprendimento: Il percorso di insegnamento cercherà di trasmettere un metodo di studio e di ricerca che possa consentire allo studente di sapersi orientare in modo logico ed adeguato nella storia delle pubbliche amministrazioni dei vari contesti di riferimento affrontati durante il Corso.



    PREREQUISITI E PROPEDEUTICITA'

    • Prerequisiti: No
    • Propedeuticità: No

    INDICATORI DI DUBLINO


    UNITA' DIDATTICA 1: Itinerari storici delle pubbliche amministrazioni

    • Conoscenza e capacità di comprensione: Nella prima unità didattica affronteremo l’organizzazione e la strutturazione dei ministeri, il reclutamento e la formazione del personale, utilizzando un approccio storico-istituzionale. Osserveremo poi i mutamenti intervenuti, tra ottocento e novecento, in alcuni stati europei e nord americani. In un secondo momento, esamineremo i momenti periodizzanti nella storia dell’amministrazione italiana, partendo dalla formazione dello stato unitario e dal suo consolidamento centralistico, passando per le riforme crispine. 

      Infine, analizzeremo l'età di Giolitti e l'espansione dell'amministrazione durante il primo conflitto bellico.

       
    • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Gli studenti dovranno essere in grado di analizzare i contesti politici e istituzionali affrontati, utilizzando anche la chiave di lettura comparata.
    • Autonomia di giudizio: Verrà sollecitata una capacità critica e comparativa degli studenti introducendo elementi di interdisciplinarietà e di richiami ai problemi in discussione nel dibattito pubblico attuale.
    • Abilità comunicative: Le sollecitazioni continue rivolte dal docente agli studenti in aula e lo sviluppo ordinato della discussione, potranno perfezionare le loro capacità comunicative. Lo studente sarà stimolato a gestire la complessità delle dinamiche delle amministrazioni pubbliche ed a formulare interpretazioni originali di taglio storico-politico, comunicando in modo chiaro e privo di ambiguità, le conoscenze acquisite.
    • Capacità di apprendimento: Il percorso di insegnamento cercherà di trasmettere un metodo di studio e di ricerca che possa consentire allo studente di sapersi orientare in modo logico ed adeguato nella storia delle amministrazioni dei vari contesti di riferimento affrontati durante la prima Unità didattica.



    UNITA' DIDATTICA 2:

    Il Fascismo e l’Amministrazione. Il caso italiano nel tornante degli anni Trenta del ‘900: tra democrazia e totalitarismi.

    Nel corso della II unità didattica analizzeremo la strutturazione dell’Amministrazione italiana durante il regime fascista. Dopo alcuni brevi cenni storici sulla crisi del primo dopoguerra e sull’avvento di Mussolini al potere, si analizzeranno i primi provvedimenti del suo governo, come la riforma De Stefani. Successivamente, ci concentreremo sui passaggi politico istituzionali che condussero all’approvazione delle “Leggi fascistissime”. In particolare si approfondiranno i rapporti tra stato e partito fascista, tra centro e periferia, anche alla luce della riforma podestarile e dei maggiori poteri di controllo assegnati ai Prefetti. A tale scopo, si discuteranno alcuni casi di studio relativi alla gestione operativa dei prefetti in provincia. Naturalmente, si farà riferimento anche al processo di fascistizzazione delle burocrazie ministeriali, della scuola e dell’Università. Infine, concluderemo con una breve sintesi sui percorsi totalitari assunti dalle amministrazioni nella Germania nazista e nell’Unione Sovietica comunista. Dall’altra parte, cercheremo di osservare come le democrazie dell’area atlantica e occidentale abbiano risposto alla difficile crisi economica del 1929 ed alle sfide totalitarie.

    • Autonomia di giudizio: Verrà sollecitata una capacità critica e comparativa degli studenti introducendo elementi di interdisciplinarietà e di richiami ai problemi in discussione nel dibattito pubblico attuale.
    • Abilità comunicative: Le sollecitazioni continue rivolte dal docente agli studenti in aula e lo sviluppo ordinato della discussione, potranno perfezionare le loro capacità comunicative. Lo studente sarà stimolato a gestire la complessità delle dinamiche di storia delle amministrazioni pubbliche ed a formulare interpretazioni originali di taglio storico-politico, comunicando in modo chiaro e privo di ambiguità, le conoscenze acquisite.
    • Capacità di apprendimento: Il percorso di insegnamento cercherà di trasmettere un metodo di studio e di ricerca che possa consentire allo studente di sapersi orientare in modo logico ed adeguato nella storia delle amministrazioni, utilizzando i vari contesti di riferimento affrontati durante la seconda Unità didattica.



    LEZIONI SETTIMANALI
    Le lezioni di Storia delle Pubbliche amministrazioni cominceranno lunedì 28 febbraio. 2022. Si svolgeranno da remoto su piattaforma meet google. 

    Ecco gli orari:

    lunedì ore 15.30-17.30

    martedì ore 15.30-17.30

    mercoledì ore 10.30-12.30

    LIBRI DI TESTO

    Studenti del Patto e Studenti Frequentanti

    Giuseppe Astuto, L’amministrazione italiana. Dal centralismo napoleonico al federalismo amministrativo, Roma Carocci, 2014 (Dal capitolo 2 al capitolo 6 compreso, ossia pp.57-256).

    Tito Forcellese, Un Prefetto fascista in una provincia italiana. Luigi Russo a Chieti (1927-1932), in Fascismo e guerra, Resistenza e Repubblica . Studi e fonti tra l'Abruzzo e l'Italia, a cura di Enzo Fimiani, numero monografico di Abruzzo contemporaneo, XII, 2005, n. 22-24, pp. 19-66

    Gli Studenti non Frequentanti

    Oltre ai testi sopra indicati gli studenti non frequentanti porteranno:

    Guido Melis, La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello Stato fascista, Bologna, Il Mulino, 2018 (solo il secondo capitolo).

    Letture consigliate per il Corso

     Robert C. Fried, Il Prefetto in Italia, Milano, Giuffrè, 1967.

    Giovanna Tosatti, Storia del Ministero dell’Interno. Dall’Unità alla regionalizzazione, Bologna, Il Mulino, 2009.

    Paolo Colombo, La Monarchia fascista: 1922-1940, Bologna, Il Mulino, 2010.

    MATERIALE DI APPROFONDIMENTO


    PROVE INTERMEDIE


    PROVA INTERMEDIA 1

    • Unità didattica di riferimento: 2
    • Data: 
    • Tipologia di prova: 



    MODALITA' DI VALUTAZIONE
    Esame orale a conclusione del Corso. Saranno valutati positivamente gli interventi svolti durante le lezioni. 

  • Argomento 1

    Introduzione del Corso.

    Approfondimenti terminologici.

    Significato etimologico di amministrazione.  Significato di storia dell'amministrazione

    Origini dell'amministrazione italiana. La Legge Cavour del 1853 nel Regno di Sardegna.

    Dall'Antico regime alla rottura rivoluzionaria. Cambiamenti dell'età napoleonica. 

    Divisione geometrica del territorio e controllo capillare. L'Intendente o Prefetto. Influenza del decennio napoleonico per la successiva unificazione politica italiana

  • Argomento 2

    La Legge Cavour e il regolamento attuativo. 

    Amministrazione per ministeri. Configurazione gerarchico piramidale dell'amministrazione. I vertici. Segretario particolare e segretario generale Capi di divisione e sezione.

    Quadro storico politico sul processo di unificazione. Alcuni riferimenti bibliografici.

    I Decreti Rattazzi del 1859 e i plebisciti di annessione. Elezioni VIII Legislatura Proclamazione del Regno d'Italia. Il fallimento dei progetti regionalistici Farini Minghetti.

    I decreti Ricasoli dell'ottobre 1861. 

  • Argomento 3

    Approfondimenti sulle lezioni precedenti.

    Progetti regionalistici Farini Minghetti e impianto amministrativo dell'Italia unita.

    Il ruolo del Presidente del Consiglio e modello britannico. Le definizioni di Balbo e Jacini sull'impianto amministrativo. Modello costituzionale di ispirazione britannica e impianto amministrativo di stampo francese. 

    Il ruolo del Prefetto nell'Italia unita. La "prima unificazione amministrativa" del 1865. La legge n. 224e con i 6 allegati

  • Argomento 4

    Ripresa degli argomenti trattati nella I Lezione. I principali cambiamenti dell'amministrazione in età napoleonica. La divisione del territorio in province, circondari, mandamenti e comuni (Utilizzando la formulazione definitiva del Regno d'Italia). Proiezione di slides.

    Mantenimento delle riforme napoleoniche in alcuni stati pre unitari.

    Il percorso di riforme nel Regno di Sardegna. Statuto Albertino e leggi di attuazione.

    La legge Cavour n. 1483/1853 e regolamento attuativo.

    Amministrazione per ministeri. Accenno al passaggio del 1859 e ai Decreti Rattazzi .

    • Argomento 5

      Verso un modello di stato interventista. 

      La governo, la prerogativa regia e l'influenza parlamentare nella riflessione di Vittorio Emanuele Orlando.

      Da Depretis a Crsipi. Il progetto crispino: un esecutivo forte.

      La seconda unificazione amministrativa. La legge comunale e provinciale. Allargamento del suffragio ed elettività dei Sindaci. Legge n. 5195/1888 sull'istituzione o la soppressione di ministeri e la definizione degli organici. 

      Legge sulla presidenza del consiglio. Riforma del ministero dell'interno (4 direzioni)

    • Argomento 6

      Osmosi tra politica e amministrazione.

      La legge Cambray Digny del 18969 sulla Contabilità.

      Istituzione delle Intendenza di finanza a livello provinciale.

      La legge Cadorna . Laurea per le carriere direttive e diploma di istituto superiore per le altre. 

      L'alternanza tra Destra e Sinistra al potere. La vittoria della Sinistra con Depretis nel 1876. Riforma Coppino e riforma elettorale nel 1882

      • Argomento 7

        La professionalizzazione dell'amministrazione. 

        Legge sulla Sanità. 

        Il secondo ministero Crispi: un riformismo autoritario

        Il ministero Rudinì: un riformismo conservatore.

        Crisi di fine secolo e diverse prospettive: Sonnino, Pelloux, Giolitti

      • Argomento 8

        L'età giolittiana. Nuove modalità di costruzione del "partito della maggioranza". Il ruolo del parlamento.

        Il pluralismo amministrativo 

        Gli interventi speciali. Le amministrazioni parallele

        La legge n. 466 /1901 sulla presidenza del consiglio.

        Legge n. 372/1904 Strutture e organici dei ministeri fissati dal parlamento.

        Interventi sugli enti locali. Le aperture a socialisti e cattolici.

      • Argomento 9

        Il nuovo interventismo degli enti locali.

        Approfondimento sulla legge n. 103/1903.

        La riforma elettorale politica.

        La crisi del giolittismo.

        Guerra e dopoguerra.

        L'amministrazione e le emergenze belliche

        • Argomento 10

          Crisi e caduta del sistema politico liberale.

          Avvento del fascismo e primi provvedimenti di Mussolini.

          Il fascismo al potere: un laboratorio istituzionale.

          La riforma De Stefani.

          Verso il regime: dalla legge Acerbo alle leggi "fascistissime"

        • Argomento 11

          La costruzione dello stato totalitario.

          Il Gran Consiglio del fascismo.

          Prefetti e segretari federali del partito. .

          Centro e periferia. I Podestà e i Presidi

          Gli Istituti "Beneduce".Gli enti del regime.

        • Argomento 12

          Il ruolo della Presidenza del Consiglio nella storia italiana.

          Un breve profilo storico.

          Dalla prassi parlamentare cavouriana agli interventi legislativi di Ricasoli e Depretis.

          Il progetto crispino. La legge Zanardelli n.466/1901.

          Il fascismo

        • Argomento 13

          Dal fascismo alla transizione istituzionale.

          Governi Badoglio e Bonomi. 

          Prima e seconda Costituzione provvisoria.

          Referendum del 2 giugno. 

          Il Governo nel dibattito alla Costituente.

          L'ordine del giorno Perassi

          • Argomento 14

            I Governi repubblicani negli anni settanta.

            Dalla crisi del secondo centro sinistra all'esperienza del II Governo Andreotti.

            La formula del neo centrismo. Crisi di governo.

            Ritorno al centro sinistra di Rumor. Contrasti tra La Malfa e gli altri ministri.

            Conclusione del entro sinistra organico e avvio del governo bicolore Moro-La Malfa.

            • Argomento 15

              • Argomento 16

                • Argomento 17

                  • Argomento 18

                    • Argomento 19

                      • Argomento 20

                        • Argomento 21

                          • Argomento 22

                            • Argomento 23

                              • Argomento 24