Indice degli argomenti
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Emanuela Arezzo è Professore Associato in Diritto Commerciale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Teramo, dove ha preso servizio come Ricercatore nell'ottobre 2012. In precedenza, è stata Assegnista di Ricerca presso l'Università Luiss Guido Carli di Roma, dove aveva già conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia.
Attualmente Presidente del corso di laurea magistrale in Diritto, Economia e Strategia di Impresa presso l'Ateneo di Teramo, Emanuela Arezzo è autrice di un lavoro monografico sulla tutela delle innovazioni di software (v. di seguito), curatrice di diversi volumi di respiro nazionale e internazionale, di numerosi saggi pubblicati in riviste e volumi nazionali ed internazionali.
Delegata per l'Italia dell'Academic Society for Competition Law (ASCOLA), membro dell'International Association for the Teaching and Research in Intellectual Property (ATRIP), ha fatto parte (2007 - 2008) della Commissione speciale dedicata all'approfondimento di tutte le tematiche attinenti al rapporto tra Diritto d'autore e le nuove tecnologie", istituita ai sensi dell'art. 193 della Legge 22 aprile 1941, in seno al Comitato consultivo permanente per il Diritto d'autore (Ministero per i Beni e le Attività Culturali). È membro del comitato di redazione delle riviste "Concorrenza e Mercato" e "Diritto Mercato Tecnologia", membro del "Comitato di Valutazione" della Rivista "Il Diritto Industriale", nonché editor della serie New Direction in Patent Law, pubblicata da Edward Elgar Publishing Int., UK.INFO SUL CORSO
Oggetto dell’insegnamento e sua finalità.
L’insegnamento del diritto commerciale si propone come finalità quella di dotare gli studenti delle conoscenze basilari circa il funzionamento dl mercato e le regole cui debbono sottostare i suoi operatori.
Mentre le regole del diritto privato ruotano intorno alla persona (principalmente fisica) quale destinatario di una serie di disposizioni e principi normativi, il diritto commerciale nasce per disciplinare il modus agendi dell’impresa.
L’insegnamento muove, di conseguenza, dallo studio della definizione normativa di imprenditore e dei diversi tipi di attività di impresa, per proseguire con le differenti tipologie giuridiche mediante le quali l’attività commerciale può essere svolta. Ci si soffermerà, dunque, su tutte le diverse forme di attività di impresa, individuale e collettiva, analizzando, per ogni tipologia, le regole inerenti la costituzione, la gestione, la responsabilità dell’impresa verso i terzi, la sua cessazione.
L’insegnamento si concentrerà anche sulle norme che fissano dei limiti all’autonomia privata allorquando operi in un contesto di libero mercato, e cioè la disciplina antitrust e la disciplina che regola la concorrenza sleale.
Si affronteranno altresì le normative relative alle procedure concorsuali, ai contratti commerciali stipulati dall’impresa e ai titoli di credito.
OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Obiettivo dell’insegnamento di diritto commerciale è quello di trasferire agli studenti una conoscenza approfondita degli istituti fondamentali del diritto dell’impresa e delle società, e di far sì che questi sappiano muoversi con agilità fra le diverse fonti del diritto (dottrina, giurusprudenza, normativa).
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Acquisite le conoscenze degli istituti di base del diritto commerciale, il corso si propone di stimolare il ragionamento logico e affinare le tecniche di analisi giuridica degli studenti, mettendoli in grado di individuare le fattispecie giuridiche sottese ai casi loro presentati durante le lezioni e formulare le soluzioni più idonee. A tal fine, l’esposizione della normativa sarà spesso accompagnata dall’illustrazione di sentenze e, talvolta, da case-studies predisposti al fine di consentire allo studente di cimentarsi nell’applicazione concreta di quanto appreso in classe.
3. Autonomia di giudizio (making judgements)
L’analisi della giurisprudenza e di case studies perseguono parimenti l’obiettivo di favorire lo sviluppo di una coscienza critica nello studente. L’insegnamento, infatti, non si propone di trasferire passivamente le conoscenze inerenti agli istituti del diritto commerciale, ma mira, attraverso l’esposizione delle diverse ipotesi di soluzione dei casi, seguita poi da quella scelta dall’organo giurisdizionale, a far sì che gli studenti maturino un buon livello di autonomia di giudizio che consenta loro, anche senza la guida del docente, di saper individuare e motivare la scelta della soluzione giuridica che meglio si presta a risolvere il caso concreto loro proposto. .
4. Abilità comunicative (comunication skills)
Tra gli obiettivi formativi del corso figura quello di far acquisire agli studenti la terminologia giuridica propria del ramo, fondamentale per acquisire e sviluppare delle buone capacità comunicative sia con riferimento alle forme di comunicazione scritta, sia a quelle orali (entrambe imprescindibili per le figure professionali che il corso di laurea si propone di formare). Questo obiettivo sarà perseguito in particolar modo, nell’ambito della didattica, attraverso una meticolosa attenzione da parte del docente all’uso dei termini impiegati, ma anche stimolando la partecipazione degli studenti a lezione attraverso la discussione e risoluzione di casi pratici.
5. Capacità di apprendimento (learning skills)
Quanto alla capacità di apprendimento, lo studente dovrà sviluppare, in primis, la capacità di assimilare, analizzare e creare collegamenti in relazione agli istituti giuridici affrontati nel corso dell’insegnamento così da poter applicare, in un secondo momento, le nozioni apprese nella risoluzione dei casi pratici.
PREREQUISITI E PROPEDEUTICITA'- Prerequisiti: nessuno
- Propedeuticità: diritto privato prima annualità
Per ogni informazione è possibile scrivere, oltre che al docente, all'indirizzo email: collaboratoricattedraunite@gmail.com
INDICATORI DI DUBLINO
UNITA' DIDATTICA 1: L'impresa e lo statuto commerciale dell’imprenditore.
Conoscenza e capacità di comprensione:
L’obiettivo della prima unità didattica è quello di trasferire agli studenti una conoscenza approfondita degli istituti fondamentali del diritto dell’impresa. In particolar modo, ci si soffermerà sulla definizione di imprenditore e sulla attività di impresa; sui diversi tipi di imprenditore (piccolo imprenditore, imprenditore agricolo, imprenditore commerciale) e sull’insieme di norme che si applicano in maniera trasversale a tutte le tipologie di imprenditori (c.d. statuto generale dell’imprenditore) e su quel secondo insieme di norme che si applicano, per contro, solo agli imprenditori commerciali di dimensioni medio-piccole (c.d. statuto dell’imprenditore commerciale).
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Lo studente dovrà essere in grado di riconoscere ed individuare i tratti distintivi e tipizzanti le diverse fattispecie dell’attività di impresa (es. distinguere un’impresa agricola da un’impresa familiare), determinando di volta in volta le norme di volta in volta applicabili (es. statuto generale dell’imprenditore vs. statuto generale dell’imprenditore commerciale).
Autonomia di giudizio e abilità comunicative:
L’obiettivo dell’unità è quello di consentire allo studente, grazie all’assimilazione delle norme relative al funzionamento dell’impresa, di sviluppare un’autonoma capacità di giudizio e di problem solving con riferimento a fattispecie concrete. L’illustrazione di sentenze in classe, attraverso l’esposizione delle diverse ipotesi di soluzione dei casi, aiuterà lo studente a maturare un buon livello di autonomia di giudizio che gli consenta di saper individuare e motivare la scelta della soluzione giuridica che meglio si presta a risolvere il caso concreto loro proposto. Al contempo la discussione di casi pratici in aula, sollecitando la cura della terminologia giuridica più appropriata, favorirà lo sviluppo delle abilità comunicative e, in particolar modo, oratorie.
Capacità di apprendimento:
Lo studente dovrà sviluppare, in primis, la capacità di assimilare, analizzare e creare collegamenti in relazione agli istituti giuridici affrontati nell’unità didattica, così da poter applicare, in un secondo momento, le nozioni apprese nella risoluzione dei casi pratici.
UNITA' DIDATTICA 2: Il diritto industriale: i segni distintivi dell’attività di impresa; i brevetti per invenzione industriale, il diritto d’autore.
Conoscenza e capacità di comprensione:
L’obiettivo di questa seconda unità didattica è quello di trasferire agli studenti una conoscenza approfondita di alcuni istituti propri del diritto industriale. Nella specie, ci si soffermerà sulla disciplina dei segni distintivi dell’impresa (ditta, insegna e marchio), quali strumenti utilizzati dall’imprenditore per distinguere la propria immagine-identità imprenditoriale ovvero i propri prodotti/servizi sul mercato. Si approfondirà altresì l’istituto del brevetto, quale strumento di tutela di invenzioni industriali (di prodotto, di procedimento) o di modelli di utilità e disegni e modelli. Un debito approfondimento riguarderà inoltre le tematiche relative alle opere dell’ingegno (idee creative nel campo culturale) e ai relativi strumenti di tutela –sia dei diritti morali che di quelli patrimoniali che ne scaturiscono- predisposti dall’ordinamento.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Lo studente dovrà maturare una buona conoscenza degli strumenti di cui l’impresa può dotarsi per contraddistinguere i propri beni e servizi nel mercato (da quelli di altri concorrenti) e per sfruttare e commercializzare innovazioni tecnologiche e prodotti dell’industria culturale. Al termine di detta unità, lo studente dovrà essere in grado di distinguere i diversi tipi di beni intangibili e individuarne la relativa tutela (es. distinguere un’opera dell’ingegno, tutelabile a mezzo di diritto d’autore, da un’invenzione passibile di brevettazione), nonché conoscere, per ogni singola fattispecie, quali sono i requisiti di accesso alla tutela (ad es. registrazione del marchio vs. creazione dell’opera dell’ingegno), i lineamenti principali dei diritti escludenti attribuiti (i.e. solo economici ovvero anche morali), eventuali spazi di libertà lasciati ai concorrenti o ai consumatori, etc.
Autonomia di giudizio e Abilità comunicative:
L’obiettivo dell’unità è quello di consentire allo studente, grazie all’assimilazione degli istituti del diritto industriale, di sviluppare un’autonoma capacità di giudizio e di problem solving con riferimento a fattispecie concrete. L’illustrazione di sentenze in classe, attraverso l’esposizione delle diverse ipotesi di soluzione dei casi, aiuterà lo studente a maturare un buon livello di autonomia di giudizio che gli consenta di saper individuare e motivare la scelta della soluzione giuridica che meglio si presta a risolvere il caso concreto loro proposto. Al contempo la discussione di casi pratici in aula, sollecitando la cura della terminologia giuridica più appropriata, favorirà lo sviluppo delle abilità comunicative e, in particolar modo, oratorie.
Capacità di apprendimento:
Lo studente dovrà sviluppare, in primis, la capacità di assimilare, analizzare e creare collegamenti in relazione agli istituti giuridici affrontati nell’unità didattica, così da poter applicare, in un secondo momento, le nozioni apprese nella risoluzione dei casi pratici.
UNITA' DIDATTICA 3: La tutela della concorrenza e del mercato.
Conoscenza e capacità di comprensione:
L’obiettivo di questa terza unità didattica è quello di introdurre la disciplina a tutela della concorrenza e delle imprese nel mercato. In particolar modo, si intende trasferire allo studente la conoscenza relativa a due diverse discipline, illustrandone i tratti tipizzanti. Pur tutelando entrambe la concorrenza, l’unità didattica esaminerà, per un verso, la disciplina c.d. antimonopolistica, di matrice pubblicistica, racchiusa nella legge 287/1990, che si propone di tutelare la concorrenza nel mercato come bene supremo. Per altro verso, l’unità didattica si concentrerà sulla disciplina codicistica della concorrenza sleale di cui all’art. 2598 c.c., che si cura di proteggere il singolo imprenditore da condotte scorrette che i loro concorrenti possano porre in essere allo scopo di arrecargli un danno.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Al termine dell’unità didattica, lo studente dovrà essere in grado di estrapolare, dalle circostanze del caso presentato, la tipologia di condotta (un abuso di posizione dominante, un’intesa restrittiva della concorrenza, uno storno di dipendenti) e individuare la normativa di riferimento (L. 287/90 oppure art. 2598 c.c.), con i conseguenti rimedi pubblicistici o privatistici.
Autonomia di giudizio e Abilità comunicative:
L’obiettivo dell’unità è quello di consentire allo studente, grazie all’assimilazione degli istituti del diritto della concorrenza, di sviluppare un’autonoma capacità di giudizio e di problem solving con riferimento a fattispecie concrete. L’illustrazione di sentenze in classe, attraverso l’esposizione delle diverse ipotesi di soluzione dei casi, aiuterà lo studente a maturare un buon livello di autonomia di giudizio che gli consenta di saper individuare e motivare la scelta della soluzione giuridica che meglio si presta a risolvere il caso concreto loro proposto. Al contempo la discussione di casi pratici in aula, sollecitando la cura della terminologia giuridica più appropriata, favorirà lo sviluppo delle abilità comunicative e, in particolar modo, oratorie.
Capacità di apprendimento:
Lo studente dovrà sviluppare, in primis, la capacità di assimilare, analizzare e creare collegamenti in relazione agli istituti giuridici affrontati nell’unità didattica, così da poter applicare, in un secondo momento, le nozioni apprese nella risoluzione dei casi pratici.
UNITA' DIDATTICA 4: L’esercizio in forma collettiva dell’attività di impresa. Le società di persone.
Conoscenza e capacità di comprensione:
L’obiettivo primario di questa unità didattica è quello di trasferire agli studenti una conoscenza approfondita del fenomeno generale dell’esercizio in forma collettiva dell’attività di impresa, con specifico riferimento alle c.d. società di persone. In primis, ci si soffermerà sulla definizione di contratto di società, illustrandone le caratteristiche principali (in particolare, le differenze esistenti tra le c.d. società di persone e società di capitali). In secondo luogo, l’unità intende formare una solida conoscenza dei tratti comuni e tipici della disciplina delle società di persone (personalità giuridica “imperfetta” dell’ente, particolare regime di responsabilità per le obbligazioni sociali, disciplina dei creditori particolari dei soci), per poi andare a studiare singolarmente i singoli tipi societari (società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice).
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Lo studente dovrà acquisire una buona conoscenza delle norme relative alla modalità di costituzione e funzionamento delle diverse tipologie di società di persone. A tal fine, la comprensione dell’istituto della società semplice, sebbene applicabile solo al caso dell’impresa agricola, risulta determinante in quanto gli altri due modelli (della s.n.c. e della s.a.s.) si fondano su continui rimandi alla disciplina ivi delineata.
Al termine dell’unità, lo studente dovrà essere in grado non semplicemente di riconoscere ed individuare i tratti distintivi e tipizzanti le diverse fattispecie di società di persone (es. distinguere una società semplice da una società in nome collettivo), ma anche di individuare quale modello societario si attaglia meglio ad una determinata attività di impresa (sulla base vuoi della tipologia di attività economica svolta, vuoi delle esigenze e peculiarità della compagine societaria).
Autonomia di giudizio e Abilità comunicative:
L’obiettivo dell’unità è quello di consentire allo studente, grazie all’assimilazione degli istituti del diritto societario, di sviluppare un’autonoma capacità di giudizio e di problem solving con riferimento a fattispecie concrete. L’illustrazione di sentenze in classe, attraverso l’esposizione delle diverse ipotesi di soluzione dei casi, aiuterà lo studente a maturare un buon livello di autonomia di giudizio che gli consenta di saper individuare e motivare la scelta della soluzione giuridica che meglio si presta a risolvere il caso concreto loro proposto. Al contempo la discussione di casi pratici in aula, sollecitando la cura della terminologia giuridica più appropriata, favorirà lo sviluppo delle abilità comunicative e, in particolar modo, oratorie.
Capacità di apprendimento:
Lo studente dovrà sviluppare, in primis, la capacità di assimilare, analizzare e creare collegamenti in relazione agli istituti giuridici affrontati nell’unità didattica, così da poter applicare, in un secondo momento, le nozioni apprese nella risoluzione dei casi pratici.
UNITA' DIDATTICA 5: Le società di capitali.
Conoscenza e capacità di comprensione:
L’unità didattica n. 5 si propone di complementare le conoscenze approfondite nell’unità precedente illustrando i lineamenti principali delle società di capitali. In primis, si illustreranno i tratti comuni e tipici della disciplina delle società di capitali (personalità giuridica e autonomia patrimoniale perfetta dell’ente, il regime di responsabilità per le obbligazioni sociali etc); si giungerà poi trattare separatamente i singoli tipi societari previsti dal legislatore (società di capitali, società a responsabilità limitata e società in accomandita per azioni). Un apposito approfondimento riguarderà altresì le società cooperative.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Lo studente dovrà acquisire una buona conoscenza delle norme relative alla modalità di costituzione e funzionamento delle diverse tipologie di società di capitali. A tal fine, la comprensione dell’istituto della società per azioni risulta determinante in quanto gli altri due modelli (della s.r.l. e della s.a.p.a.) rimandano in larga parte alle norme previste per le spa.
Al termine dell’unità, lo studente dovrà essere in grado non semplicemente di riconoscere ed individuare i tratti distintivi delle diverse fattispecie di società di capitali, specie qui con riferimento alle diverse modalità di costituzione e partecipazione al capitale sociale e con riferimento ai diversi meccanismi di governance, ma anche di individuare quale modello societario si attaglia meglio ad una determinata attività di impresa (sulla base vuoi della tipologia di attività economica svolta, vuoi delle esigenze e peculiarità della compagine societaria).
Autonomia di giudizio e Abilità comunicative:
L’obiettivo dell’unità è quello di consentire allo studente, grazie all’assimilazione degli istituti del diritto societario, di sviluppare un’autonoma capacità di giudizio e di problem solving con riferimento a fattispecie concrete. L’illustrazione di sentenze in classe, attraverso l’esposizione delle diverse ipotesi di soluzione dei casi, aiuterà lo studente a maturare un buon livello di autonomia di giudizio che gli consenta di saper individuare e motivare la scelta della soluzione giuridica che meglio si presta a risolvere il caso concreto loro proposto. Al contempo la discussione di casi pratici in aula, sollecitando la cura della terminologia giuridica più appropriata, favorirà lo sviluppo delle abilità comunicative e, in particolar modo, oratorie.
Capacità di apprendimento:
Lo studente dovrà sviluppare, in primis, la capacità di assimilare, analizzare e creare collegamenti in relazione agli istituti giuridici affrontati nell’unità didattica, così da poter applicare, in un secondo momento, le nozioni apprese nella risoluzione dei casi pratici.
UNITA' DIDATTICA 6: Le operazioni straordinarie.
Conoscenza e capacità di comprensione:
L’obiettivo di questa unità didattica è quello di trasferire agli studenti una conoscenza approfondita delle operazioni straordinarie che possono interessare le società; il riferimento è a quei fenomeni quali la trasformazione, la fusione e la scissione: operazioni frequentemente poste in essere dagli enti, che danno vita ad una radicale cambiamento dell’assetto societario.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Lo studente dovrà maturare una buona conoscenza degli istituti sopraindicati. In particolare dovrà riuscire a captare le caratteristiche e le differenze proprie di ogni singola operazione e ad individuare le norme applicabili di volta in volta (es. distinguere tra una fusione in senso stretto e una fusione per incorporazione).
Autonomia di giudizio:
L’obiettivo dell’unità è quello di consentire allo studente, grazie all’assimilazione degli istituti sopra descritti, di sviluppare un’autonoma capacità di giudizio e di problem solving con riferimento a fattispecie concrete. In particolar modo, lo studente dovrà essere capace di individuare, presentate le circostanze di un caso ipotetico, quale operazione straordinaria è più consona a preservare gli interessi della compagine societaria (i.e. la trasformazione in una altra tipologia societaria, la fusione con un altro ente, etc.).
L’illustrazione di sentenze in classe, attraverso l’esposizione delle diverse ipotesi di soluzione dei casi, aiuterà lo studente a maturare un buon livello di autonomia di giudizio che gli consenta di saper individuare e motivare la scelta della soluzione giuridica che meglio si presta a risolvere il caso concreto loro proposto. Al contempo la discussione di casi pratici in aula, sollecitando la cura della terminologia giuridica più appropriata, favorirà lo sviluppo delle abilità comunicative e, in particolar modo, oratorie.
Capacità di apprendimento:
Lo studente dovrà sviluppare, in primis, la capacità di assimilare, analizzare e creare collegamenti in relazione agli istituti giuridici affrontati nell’unità didattica, così da poter applicare, in un secondo momento, le nozioni apprese nella risoluzione dei casi pratici.
UNITA' DIDATTICA 7: Le cause di scioglimento delle società di capitali. Procedura di liquidazione di una società di capitali. Cessazione della società.
Conoscenza e capacità di comprensione:
L’unità didattica n. 7 mira a far conseguire allo studente un’approfondita conoscenza riguardo alle modalità e forme con cui si attua lo scioglimento di una società di capitali e, successivamente, la cessazione della società stessa. Analizzate nel dettaglio le singole cause di scioglimento della società, come espressamente tipizzate dal legislatore all’art. 2484 c.c., l’unità didattica si concentrerà sulla procedura di liquidazione. Si tratta, invero, di un procedimento complesso a mezzo del quale la società provvede a convertire il patrimonio sociale in denaro al fine, in primo luogo, di soddisfare le pretese dei creditori sociali e, in secondo luogo, di rimborsare – ove possibile -- i conferimenti effettuati dai soci.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Lo studente dovrà maturare una buona conoscenza degli istituti sopraindicati. In particolare dovrà essere in grado di scandire le diverse fasi necessarie per portare all’estinzione del soggetto societario.
Autonomia di giudizio e abilità comunicative:
L’obiettivo dell’unità è quello di consentire allo studente, grazie all’assimilazione degli istituti sopra descritti, di sviluppare un’autonoma capacità di giudizio e di problem solving con riferimento a fattispecie concrete.
L’illustrazione di sentenze in classe, attraverso l’esposizione delle diverse ipotesi di soluzione dei casi, aiuterà lo studente a maturare un buon livello di autonomia di giudizio che gli consenta di saper individuare e motivare la scelta della soluzione giuridica che meglio si presta a risolvere il caso concreto loro proposto. Al contempo la discussione di casi pratici in aula, sollecitando la cura della terminologia giuridica più appropriata, favorirà lo sviluppo delle abilità comunicative e, in particolar modo, oratorie.
Capacità di apprendimento:
Lo studente dovrà sviluppare, in primis, la capacità di assimilare, analizzare e creare collegamenti in relazione agli istituti giuridici affrontati nell’unità didattica, così da poter applicare, in un secondo momento, le nozioni apprese nella risoluzione dei casi pratici.
LEZIONI SETTIMANALI
LIBRI DI TESTO
Si consigliano in alternativa i seguenti testi:
PER GLI STUDENTI DELLA MAGISTRALE (anche fuori corso):
in alternativa:
- Diritto Commerciale, Campobasso, volume I (2022) e volume II (2020), Utet Giuridica.
- Manuale di Diritto Commerciale, Cian (a cura di), Giappichelli, volume I ed. 2020, volume II ed. 2019, volume III ed. 2020, volume IV ed. 2020 (escludendo le parti relative alla disciplina dei contratti commerciali, dei titoli di credito e della crisi d’impresa)
STUDENTI del Corso di Laurea Triennale in Servizi Giuridici:
in alternativa:
- Manuale di Diritto Commerciale, Campobasso, UTET, vol. unico, VIII ed., 2022.
- Manuale di Diritto Commerciale, Cian (a cura di), Giappichelli ed., vol. unico, V ed., 2023.
- Manuale di Diritto Commerciale, L. Farenga, Giappichelli ed., vol. unico, II ed., 2022.
PROVE INTERMEDIE
Si effettuerà una prova intermedia che avrà ad oggetto le prime 4 unità didattiche. La prova verrà erogata sotto forma di esame scritto. La votazione sarà espressa in trentesimi e, ove sufficiente (i.e. superiore a 18/30), consentirà allo studente FREQUENTANTE di sostenere l'esame finale portando unicamente le successive 4 unità didattiche. In caso di positivo superamento della prova intermedia, l'esame sulla restante parte del programma dovrà tenersi entro e non oltre la sessione autunnale.MODALITA' DI VALUTAZIONE
Esame scritto o orale.
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Contenuti del corso;
Programma di esame;
Modalità di svolgimento dell'esame.
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- L'impresa e il diritto commerciale.
- L'impresa e la definizione di imprenditore: i requisiti dell'art. 2082 c.c.. Il piccolo imprenditore.
- Le diverse tipologie di impresa: dall'impresa agricola all'impresa commerciale;
- Le diverse vicende dell'impresa;
- Lo statuto dell'imprenditore commerciale: la pubblicità commerciale, la contabilità di impresa, la rappresentanza.
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- L'azienda come complesso di beni unitario: peculiarità.
- L'avviamento oggettivo e soggettivo.
- Il trasferimento dell'azienda.
- Il divieto di non concorrenza.
- La successione nei contratti aziendali.
- La disciplina della cessione dei crediti e dei debiti dell'azienda.
- L'affitto e l'usufrutto dell'azienda.
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- I segni distintivi dell'attività di impresa: la ditta, l'insegna e il marchio;
- la disciplina del brevetto per invenzione industriale e del diritto d'autore.
- La disciplina della concorrenza sleale.
- Il diritto antitrust.
- La disciplina dei consorzi.
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- L’esercizio in forma collettiva dell’attività di impresa.
- Il diritto delle società. Introduzione alla materia.
- Gli elementi caratterizzanti la società.
- Il contratto di società.
- I diversi modelli societari.
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- La disciplina delle società di persone.
- La società semplice.
- La società in nome collettivo.
- La società in accomandita semplice.
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- Le società per azioni. La costituzione della società: statuto e atto costitutivo.
- La società per azioni uni personale;
- I patrimoni destinati;
- La disciplina dei conferimenti e il capitale sociale.
- La disciplina delle azioni e degli altri strumenti finanziari partecipativi.
- La disciplina delle obbligazioni.
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- Modifiche dello statuto, recesso del socio, aumento e diminuzione del capitale.
- La disciplina dell’opa.
- La disciplina delle partecipazioni rilevanti.
- I gruppi di società.
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- La disciplina della s.r.l.
- La disciplina della s.a.p.a.
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- Le società cooperative.
- Le società europee.
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- Trasformazione, fusione e scissione societaria.
- Le cause di scioglimento delle società di capitali.
- Procedura di liquidazione di una società di capitali.
Cessazione della società.