Topic outline
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Professoressa ordinaria di Diritto dell’Unione europea, SSD IUS/14, Università degli studi di Teramo
Presidente del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza - UniTeMembro del Consiglio di Amministrazione - UniTe
Titolare Modulo Jean Monnet "European Criminal Justice"
Vice-coordinatrice del Forum AISDUE "Immigrazione, frontiere e asilo"
Membro del Consiglio scientifico del Master di II livello in Diritto dell’energia e dell’ambiente - UniTe
Membro del Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in “Diritto europeo”, Università di Bologna (dal 33° ciclo)
già Coordinatrice del Laboratorio avanzato sulla legislazione europea (EU Lab) dell’Accademia di Diritto e Migrazioni - ADiM
già Coordinatrice del Gruppo di interesse della SIDI sulla diversità culturale nel diritto internazionale ed europeo
Membro del Comitato di Referaggio della Rivista Studi sull’integrazione europea
Membro del Comitato dei Revisori della rivista Freedom, Security & Justice
Membro del Comitato editoriale della Rivista Papers di Diritto europeo
Membro del Cyber Conflict (CyCon) 2020 Academic Review Committee, NATO Cooperative Cyber Defence Centre of Excellence, Tallinn, Estonia
PRINCIPALI TEMI DI RICERCA RECENTI
Integrazione differenziata dell’UE, integrazione degli stranieri, cittadinanza europea, Schengen, relazioni esterne, espulsione, cooperazione giudiziaria penale
LIBRI
- Limiti all’integrazione differenziata dell’Unione europea, Cacucci, 2018
- (with F. Lattanzi): The Armenian Massacres of 1915-1916 a Hundred Years Later. Open Questions and Tentative Answers in International Law, Springer International Publishing, 2018
- (con R. Del Coco): Stranieri e giustizia penale. Problemi di perseguibilità e garanzie nella normativa nazionale ed europea, Cacucci, 2014
- Cooperazione penale nei rapporti fra diritto dell’Unione europea e diritto statale, Edizioni Scientifiche Italiane, 2008LEZIONI SETTIMANALI
LIBRI DI TESTO
consultare le informazioni sull'insegnamento pubblicate su www.unite.it
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L'interpretazione della locuzione "motivi imperativi di pubblica sicurezza" fatta dalla Corte è valutabile come restrittiva oppure come favorevole alla cittadinanza europea?
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