Indice degli argomenti
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FABRI ALESSANDRA è professore associato confermato per il S.S.D IUS/10-Diritto Amministrativo presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo, titolare dall’a.a. 2016/2017 dell’insegnamento di Diritto Amministrativo I nel Corso di Laurea triennale in Servizi giuridici. Dal 2003 è titolare dell’insegnamento di "Attività Amministrativa" (S.S.D IUS/10—Diritto Amministrativo) nella Scuola di Specializzazione in Diritto Amministrativo e Scienza dell'Amministrazione e nell’a.a. 2005/2006 dell'insegnamento di Diritto Amministrativo nella Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Teramo. Ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale alle funzioni di professore universitario di I fascia per il S.S.D. IUS/10–Diritto Amministrativo, il 24 dicembre 2013, prima tornata concorsuale–2012. È componente dal 2007 del comitato di redazione della Rivista di “Diritto e Processo Amministrativo”. Dall’a. a. 2010/2011 è stata componente del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in “Tutela dei diritti fondamentali – Diritto pubblico italiano ed europeo” dell’Università degli Studi di Teramo, cicli XXVI e XXVII. Dall’a.a. 2012/2013 è componente del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in “Scienze giuridiche, politiche internazionali della comunicazione. Norme, istituzioni e linguaggi” dell’Università degli Studi di Teramo, coordinatore Prof. Paolo Savarese (durata 3 anni). Dall’a.a. 2013/2014 è componente del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in “Processi di armonizzazione del diritto tra storia e sistema” dell’Università degli Studi di Teramo, coordinatore Prof. ssa Paola Bellocchi.
INFORMAZIONI SULL'INSEGNAMENTO
Ciclo lezioni: primo semestre
Data inizio lezioni: 5 ottobre 2022
Data fine lezioni:
Lezione settimanale: MERCOLEDì 14:00 - 16:00; GIOVEDì 14:00- 16:00; VENERDì 14:00 - 16:00.
OBIETTIVI DEL CORSO, PREREQUISITI E PROPEDEUTICITA'
- Obiettivi formativi generali: L’insegnamento si propone di assicurare la conoscenza approfondita del diritto amministrativo nelle sue principali articolazioni ed interrelazioni per acquisire competenze tecniche adeguate alla professionalità del giurista. A tal fine sono messi a disposizione degli studenti gli strumenti metodologici e concettuali idonei alla comprensione degli istituti giuridici nell’evoluzione legislativa e nell’interpretazione fornita dalla dottrina e dalla giurisprudenza. Segnatamente, il corso di lezioni ha ad oggetto lo studio dei principi e delle regole riguardanti l’organizzazione e l’attività dello Stato e degli Enti locali, alla luce dei più recenti interventi normativi.
Al termine del corso gli studenti, sulla base delle conoscenze acquisite, devono essere in grado di comprendere le problematiche del diritto amministrativo sostanziale e processuale, di affrontare e risolvere questioni giuridiche, dimostrando di possedere capacità di inquadramento e di qualificazione giuridica di casi e fattispecie. - Prerequisiti: Non sono richiesti prerequisiti.
- Propedeuticità: Diritto costituzionale e Istituzioni di diritto privato I
INDICATORI DI DUBLINO PER UNITA' DIDATTICA
UNITA' DIDATTICA 1: ATTIVITA' AMMINISTRATIVA
Conoscenza e capacità di comprensione: Si intende fornire agli studenti gli strumenti conoscitivi necessari per la comprensione dei diversi modelli di azione amministrativa e della disciplina applicabile con riferimento alla legge sul procedimento amministrativo come integrata e modificata. L’analisi dei principi e degli istituti contemplati dalla legge n. 241 del 1990 è diretta a chiarire la posizione del cittadino verso la pubblica amministrazione e le garanzie che gli vengono accordate nell’ambito del rapporto procedimentale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Gli studenti, mediante la riflessione critica sollecitata in aula e l’analisi di questioni poste dal docente, devono conseguire la capacità di utilizzare in concreto le conoscenze teoriche. Segnatamente, devono saper inquadrare e risolvere le problematiche giuridiche relative alle specifiche tematiche, attraverso l’individuazione della normativa di riferimento e delle soluzioni prospettate dalla dottrina e dalla giurisprudenza.
Autonomia di giudizio: Mediante la partecipazione attiva degli studenti in aula e dopo aver fornito loro gli strumenti logici e metodologici necessari, si intende sviluppare la capacità di effettuare un’analisi esaustiva e consapevole del fenomeno giuridico. Si promuove, inoltre, l’attitudine alla valutazione, anche in chiave critica, delle problematiche giuridiche più complesse e dibattute in dottrina e in giurisprudenza.
Abilità comunicative: Gli studenti devono essere in grado di esporre le conoscenze acquisite e la ratio ad esse sottesa in modo chiaro, esaustivo e convincente. Si intende, inoltre, affinare la capacità di utilizzare il lessico giuridico, mediante lo svolgimento in aula di brevi relazioni, tenute in forma orale, sugli argomenti oggetto del corso di lezioni.
Capacità di apprendimento: Attraverso la disamina e la risoluzione di problematiche giuridiche complesse, si mira a favorire l’acquisizione di un adeguato bagaglio di conoscenze teoriche e metodologiche necessarie a garantire un grado di autonomia sufficiente a consentire approfondimenti ulteriori teorico-pratici, di carattere sia specialistico che professionale.
UNITA' DIDATTICA 2: ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
Conoscenza e capacità di comprensione: Gli studenti devono acquisire una conoscenza approfondita dell’Amministrazione dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, nella mutata disciplina prevista dalla riforma del Titolo V della Costituzione. In particolare, devono essere in grado di comprendere le rilevanti implicazioni derivanti dal diverso assetto del riparto della funzione legislativa, oltre che amministrativa, tra Stato e Regioni, attraverso la riformulazione degli artt. 117 e 118 della Costituzione.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Gli studenti, mediante la riflessione critica sollecitata in aula e l’analisi di questioni poste dal docente, devono conseguire la capacità di utilizzare in concreto le conoscenze teoriche. Segnatamente, devono saper inquadrare e risolvere le problematiche giuridiche relative alle specifiche tematiche, attraverso l’individuazione della normativa di riferimento e delle soluzioni prospettate dalla dottrina e dalla giurisprudenza.
Autonomia di giudizio: Mediante la partecipazione attiva degli studenti in aula e dopo aver fornito loro gli strumenti logici e metodologici necessari, si intende sviluppare la capacità di effettuare un’analisi esaustiva e consapevole del fenomeno giuridico. Si promuove, inoltre, l’attitudine alla valutazione, anche in chiave critica, delle problematiche giuridiche più complesse e dibattute in dottrina e in giurisprudenza.
Abilità comunicative: Gli studenti devono essere in grado di esporre le conoscenze acquisite e la ratio ad esse sottesa in modo chiaro, esaustivo e convincente. Si intende, inoltre, affinare la capacità di utilizzare il lessico giuridico, mediante lo svolgimento in aula di brevi relazioni, tenute in forma orale, sugli argomenti oggetto del corso di lezioni.
Capacità di apprendimento: Attraverso la disamina e la risoluzione di problematiche giuridiche complesse, si mira a favorire l’acquisizione di un adeguato bagaglio di conoscenze teoriche e metodologiche necessarie a garantire un grado di autonomia sufficiente a consentire approfondimenti ulteriori teorico-pratici, di carattere sia specialistico che professionale.
UNITA' DIDATTICA 3: GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
Conoscenza e capacità di comprensione: Gli studenti devono conseguire una conoscenza approfondita delle origini della giustizia amministrativa, delle forme della giurisdizione amministrativa, nonchè delle azioni esperibili nel processo, al fine di comprendere e valutare il grado di effettività della tutela giurisdizionale raggiunto dal cittadino nei confronti della pubblica amministrazione nel sistema di giustizia amministrativa italiano. In quest’ottica, sono analizzate sia le fonti normative, con particolare riferimento al Codice del processo amministrativo, sia gli orientamenti più significativi della dottrina e della giurisprudenza.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Gli studenti, mediante la riflessione critica sollecitata in aula e l’analisi di questioni poste dal docente, devono conseguire la capacità di utilizzare in concreto le conoscenze teoriche. Segnatamente, devono saper inquadrare e risolvere le problematiche giuridiche relative alle specifiche tematiche, attraverso l’individuazione della normativa di riferimento e delle soluzioni prospettate dalla dottrina e dalla giurisprudenza.
Autonomia di giudizio: Mediante la partecipazione attiva degli studenti in aula e dopo aver fornito loro gli strumenti logici e metodologici necessari, si intende sviluppare la capacità di effettuare un’analisi esaustiva e consapevole della vicenda giuridica. Si promuove, inoltre, l’attitudine alla valutazione, anche in chiave critica, delle problematiche giuridiche più complesse e dibattute in dottrina e in giurisprudenza.
Abilità comunicative: Gli studenti devono essere in grado di esporre le conoscenze acquisite e la ratio ad esse sottesa in modo chiaro, esaustivo e convincente. Si intende, inoltre, affinare la capacità di utilizzare il lessico giuridico, mediante lo svolgimento in aula di brevi relazioni, tenute in forma orale, sugli argomenti oggetto del corso di lezioni.
Capacità di apprendimento: Attraverso la disamina e la risoluzione di problematiche giuridiche complesse, si mira a favorire l’acquisizione di un adeguato bagaglio di conoscenze teoriche e metodologiche necessarie a garantire un grado di autonomia sufficiente a consentire approfondimenti ulteriori teorico-pratici, di carattere sia specialistico che professionale.
Sono individuati due manuali consigliati: V. Cerulli Irelli, Lineamenti di diritto amministrativo, Torino, ult. ed. e M. Clarich, Manuale di diritto amministrativo, Il Mulino, Bologna, ult. ed. Ogni studente può scegliere, per quanto attiene a questa parte, su quale manuale affrontare lo studio degli argomenti d’esame, seguendo i programmi indicati che specificano per ciascun libro di testo quali sono le parti da studiare.
Per la parte relativa ai principi in tema di Giustizia amministrativa, invece, è consigliato il manuale M. Clarich, Manuale di diritto amministrativo, Il Mulino, Bologna, ult. ed.
MATERIALE DI APPROFONDIMENTO
- NIGRO M., Giustizia Amministrativa, Monografia, Bologna, 1994, Parte I Capitolo V, Parte II Capitolo XV.
- FOLLIERI E., Il sindacato del giudice amministrativo sulla discrezionalità pur o amministrativa. Le figure sintomatiche sono norme giuridiche non sintomi. Rivista di Diritto e processo amministrativo. 1 Volume, 2008, da pag. 61 a pag.77.
- FABRI A., Natura sostanziale o processuale del divieto di annullamento per vizi formali o procedimentali, Rivista di Diritto e processo amministrativo, numero 4, 2008, da pag. 1045 a pag. 1090.
- FOLLIERI E., Risarcimento danni per lesione di interessi legittimi, Monografia, Chieti, 1984, Capitoli II e III.
- FOLLIERI E., La natura giuridica dell’articolato provvisorio denominato Codice del processo amministrativo, Rivista di Diritto e processo amministrativo, numero 2, 2010, da pag. 367 a pag. 406.
PROVE INTERMEDIE
Durante il corso di lezione verranno svolte due verifiche intermedie in forma orale. Le date delle verifiche intermedie saranno individuate durante le lezioni di concerto con gli studenti.
Le verifiche intermedie avranno ad oggetto gli argomenti oggetto delle Unità didattiche 1 e 2.
- Obiettivi formativi generali: L’insegnamento si propone di assicurare la conoscenza approfondita del diritto amministrativo nelle sue principali articolazioni ed interrelazioni per acquisire competenze tecniche adeguate alla professionalità del giurista. A tal fine sono messi a disposizione degli studenti gli strumenti metodologici e concettuali idonei alla comprensione degli istituti giuridici nell’evoluzione legislativa e nell’interpretazione fornita dalla dottrina e dalla giurisprudenza. Segnatamente, il corso di lezioni ha ad oggetto lo studio dei principi e delle regole riguardanti l’organizzazione e l’attività dello Stato e degli Enti locali, alla luce dei più recenti interventi normativi.
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Per la parte sostanziale, sono individuati due manuali consigliati: V. Cerulli Irelli, Lineamenti di diritto amministrativo, Torino, ult .ed. e M. Clarich, Manuale di diritto amministrativo, Il Mulino, Bologna, ult. ed. Ogni studente può scegliere, per quanto attiene a questa parte, su quale manuale affrontare lo studio degli argomenti d’esame, seguendo i programmi sotto riportati che indicano per ciascun libro di testo quali sono le parti da studiare.
Per la parte relativa ai principi in tema di Giustizia amministrativa, invece, è consigliato il manuale M. Clarich, Manuale di diritto amministrativo, Il Mulino, Bologna, ult. ed.
Diritto Amministrativo I 10 C.F.U.
V. Cerulli Irelli, Lineamenti di diritto amministrativo, Torino, ult. ed.
Argomenti di studio per gli studenti frequentanti:
CAP. 1 L’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E IL DIRITTO AMMINISTRATIVO
1.1. Il “problema” del diritto amministrativo
1.1.1. Pubblica Amministrazione e diritto amministrativo
1.1.2. Diritto amministrativo e diritto pubblico
1.2. Le fonti del diritto amministrativo
1.2.1. Diritto europeo e diritto nazionale
1.2.2. Diritto amministrativo e principi generali
1.2.3. Fonti legislative
1.2.4. Fonti secondarie: i regolamenti
1.2.5. Fonti europee (ordinamento comunitario: art. 117, 1° co., Cost.). 21
1.3. La formazione storica del diritto amministrativo
1.3.1. Origine del diritto amministrativo
1.3.2. Sviluppo del diritto amministrativo nello Stato italiano unitario
1.3.3. Prima linea di evoluzione: dall’accentramento al decentramento
1.3.4. Seconda linea di evoluzione: dall’atto amministrativo alla funzione amministrativa
1.3.5. Terza linea di evoluzione: dal contenzioso alla giurisdizione amministrativa
1.3.6. La L. 20.3.1865 n. 2248, all. E
1.3.7. Verso la giurisdizione amministrativa
1.3.8. Caratteri fondamentali del sistema amministrativo
CAP. 3 LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI COME ORGANIZZAZIONI:
3.1. Organizzazioni pubbliche e persone giuridiche
3.1.1. Concetto di organizzazione
3.1.2. Organizzazioni ed uffici
3.1.3. Persone giuridiche pubbliche
3.1.4. Persone giuridiche e capacità di agire: il rapporto organico
3.1.5. Attribuzione e competenza
3.1.6. Delegazione, avvalimento, sostituzione
3.2. Le Amministrazioni dello Stato
3.2.1. Ministeri
3.3. Gli enti pubblici
3.3.1. Criteri di riconoscimento
3.3.2. Enti pubblici economici
3.3.3. Enti strumentali ed enti ad autonomia funzionale
3.3.4. Modelli organizzativi
3.3.5. Enti ad autonomia funzionale ed interessi di categoria
3.3.6. Organismi di diritto pubblico
3.5. Gli enti del governo territoriale
3.5.1. Caratteri generali: territorialità, politicità, autonomia
3.5.2. Regioni: gli organi di governo
3.5.3. Esecutivo regionale e altri organi regionali
3.5.4. Organizzazione degli uffici regionali
3.5.5. Enti dipendenti ed altre organizzazioni regionali
3.5.6. Comuni
3.5.7. Organizzazione comunale
3.5.10. Province e Città metropolitane
3.6. Uffici privati (munera) nell’amministrazione pubblica
CAP. 4 DISCIPLINA GENERALE DELL’ORGANIZZAZIONE PUBBLICA:
4.1. Quadro della disciplina generale
4.1.1. Buon andamento
4.2. Istituti di “deminutio” e di “privilegio”
4.3. Mezzi e personale
4.4. Il rapporto di ufficio
4.4.1. Investitura nell’ufficio
4.4.2. Conferimento di incarichi dirigenziali
4.4.3. Procedimenti di nomina
4.4.4. Procedimenti di elezione
4.4.5. Illegittimità dell’atto di investitura (“funzionario di fatto”)
4.4.6. Sostituzione nella titolarità dell’ufficio
4.4.7. Cessazione del rapporto di ufficio e “sistema delle spoglie”
4.4.8. Vacanza dell’ufficio e prorogatio
4.5. Tipologia degli uffici
4.5.1. Uffici monopersonali e uffici collegiali
4.5.2. Disciplina della collegialità
4.5.3. Deliberazione collegiale
4.6. Le relazioni tra uffici (interorganiche)
4.6.1. Equiordinazione e gerarchia
4.6.2. Gerarchia in senso stretto e gerarchia in senso lato
4.6.3. Coordinamento
4.6.4. Inderogabilità dell’ordine legale delle competenze
4.6.5. Avocazione
4.6.6. Delegazione
4.6.7. Sostituzione
4.7. Il rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche Amministrazioni
4.7.1. Pubblico impiego e rapporto di lavoro alle dipendenze
delle pubbliche Amministrazioni
4.7.2. Istituti pubblicistici nel rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche Amministrazioni
4.7.3. Concorso pubblico
4.7.4. Posizione organica e stabilità del rapporto
4.7.5. Doveri di ufficio
CAP. 5 TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ DI AMMINISTRAZION E PRINCIPI GENERALI
5.1. L’attività amministrativa tra diritto amministrativo e diritto comune
5.1.1. Amministrazione mediante atti giuridici: amministrazione finale e strumentale
5.1.7. Responsabilità civile delle pubbliche Amministrazioni
5.2. Principi generali dell’attività amministrativa
5.2.1. Caratteri generali dell’attività amministrativa di diritto
pubblico
5.2.2. Principio di legalità
5.2.3. Vincolo nel fine
5.2.4. Ragionevolezza
5.2.5. Imparzialità
5.2.6. Proporzionalità
5.2.7. Pubblicità e trasparenza
5.2.8. Legittimo affidamento
5.2.9. Azionabilità
5.2.10. Buon andamento e buona amministrazione
5.2.11. Economicità, efficacia, precauzione
5.3. Il modulo tipico di esercizio del potere e i rapporti giuridici di
diritto pubblico
5.3.1. Potere amministrativo e imperatività
5.3.2. Rapporti giuridici di diritto pubblico: l’interesse legittimo
5.3.3. Specie di interessi come situazioni protette
5.3.4. Parti necessarie e parti eventuali dei rapporti giuridici di
diritto pubblico
5.3.5. Identificazione dell’interesse legittimo
5.3.6. Contenuto dell’interesse legittimo
5.3.7. Diritto soggettivo e interesse legittimo
5.4. La discrezionalità nell’esercizio del potere
5.4.1. Discrezionalità amministrativa
5.4.2. Interessi primari e interessi secondari
5.4.3. Individuazione dell’interesse pubblico concreto
5.4.4. Discrezionalità e ragionevolezza
5.4.5. Discrezionalità e merito
5.4.6. Poteri amministrativi non discrezionali e la discrezionalità c.d. tecnica
5.4.7. Discrezionalità tecnica e accertamento giurisdizionale
5.5. Tipologia dei poteri amministrativi
5.5.1. Classificazioni
5.5.2. Poteri atipici
5.5.3. Poteri di ordinanza e amministrazione dell’emergenza
5.5.4. Caratteri e limiti del potere d’ordinanza
CAP. 6 IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO
6.1. Il principio del procedimento
6.1.1. Azione procedimentalizzata
6.1.2. Giusto procedimento
6.1.3. Avvio formalizzato e necessitato del procedimento
6.1.4. Necessaria istruttoria
6.1.5. Le fonti legislative del procedimento e le esperienze degli
altri Stati europei
6.2. La fase dell’iniziativa
6.2.1. Apertura del procedimento
6.2.2. Obbligo di procedere
6.2.3. Comunicazione dell’avvio del procedimento
6.2.4. Eccezioni e limiti all’obbligo di comunicazione
6.3. Il responsabile del procedimento
6.3.1. Le funzioni del responsabile del procedimento
6.4. La fase istruttoria
6.4.1. Caratteri generali della fase istruttoria
6.4.2. Previa comunicazione di provvedimento negativo
6.4.3. Acquisizione dei fatti e dei documenti
6.4.4. Acclaramenti tecnici
6.4.5. Ispezioni e inchieste
6.4.6. Fase consultiva
6.4.7. Procedimento consultivo
6.4.8. Pareri facoltativi
6.4.9. Conferenza di servizi istruttoria
6.4.10. Partecipazione
6.4.11. Tipologia degli interessi nel procedimento
6.4.12. Portatori degli interessi
6.4.13. Intervento nel procedimento
6.4.14. Atti della partecipazione
6.4.15. Limiti alla partecipazione
6.4.16. Procedimenti segreti e procedimenti riservati
6.5. Il “diritto di accesso” ai documenti amministrativi
6.5.1. Diritto di accesso
6.5.2. Contenuto del diritto di accesso
6.5.3. Legittimazione all’accesso
6.5.4. Modi di esercizio del diritto di accesso: accesso informale e formale
6.5.5. Documenti accessibili
6.5.6. Strumenti di tutela del diritto di accesso
6.6. L’obbligo di concludere il procedimento e la questione del “silenzio”
6.6.1. Termini procedimentali e “silenzio”
6.6.2. Silenzio inadempimento
CAP. 7 LA FASE DECISORIA
7.1. Fase decisoria provvedimentale
7.1.1. Decisione monostrutturata e pluristrutturata
7.1.2. Modelli di decisioni pluristrutturate: deliberazione collegiale
7.1.3. Approvazione
7.1.4. Pluralità di atti nella fase decisoria: decisione su proposta
7.1.5. Decisione pluristrutturata mediante procedimenti presupposti
7.1.6. Decisione pluristrutturata
7.2. Il provvedimento
7.2.1. Individuazione del provvedimento
7.2.2. Atti presupposti
7.2.3. Comunicazione del provvedimento
7.2.4. Elementi del provvedimento
7.2.5. Forma del provvedimento
7.2.6. “Vie di fatto”
7.2.7. Interpretazione del provvedimento
7.2.8. Provvedimento negativo
7.2.9. Motivazione del provvedimento
7.2.10. Obbligo di comunicazione
7.3. La fase decisoria negoziata
7.3.1. Nozione dell’accordo (contratto) di diritto pubblico
7.3.2. Accordi sostitutivi
7.3.3. Disciplina generale: tra diritto pubblico e diritto privato
7.3.4. Recesso dall’accordo e “autotutela legata”
7.3.5. Accordi integrativi
7.3.6. Accordi di programma
7.4. La fase decisoria tacita
7.4.1. Silenzio assenso
7.4.2. Disciplina del silenzio assenso
7.4.3. Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
CAP. 8 IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO E LA SUA EFFICACIA
8.1. L’efficacia del provvedimento amministrativo e la teoria generale
dell’efficacia degli atti giuridici
8.1.1. Efficacia degli atti giuridici
8.1.2. Tipi di efficacia giuridica
8.1.3. Efficacia ed esecuzione
8.1.4. Efficacia nel tempo
8.1.5. Atti recettizi
8.1.6. Retroattività ed effetti dell’annullamento
8.1.7. Efficacia nello spazio
8.2. L’esecuzione del provvedimento amministrativo e il problema della c.d. esecutorietà
8.2.1. Esecuzione dei provvedimenti amministrativi
8.2.2. Esecuzione d’ufficio
8.3. Tipologia dei provvedimenti per il contenuto dispositivo
8.3.1. Provvedimenti generali e provvedimenti puntuali
8.3.2. Provvedimenti ablatori
8.3.3. Provvedimenti accrescitivi
8.3.4. Provvedimenti dichiarativi e certezze pubbliche
8.4. Procedimenti di controllo
8.4.1. Procedimenti di controllo preventivo
8.4.2. Procedimenti di controllo della Corte dei conti
8.4.3. Controlli sugli atti delle Regioni
8.5. Vicende dell’efficacia durevole e procedimenti di revisione
8.5.1. Provvedimenti a efficacia durevole
8.5.2. Sospensione
8.5.3. Revoca
8.5.4. Proroga e rinnovazione
CAP. 9 L’INVALIDITÀ AMMINISTRATIVA
9.1. L’invalidità degli atti amministrativi e la teoria generale dell’invalidità degli atti giuridici
9.1.1. Invalidità amministrativa e teoria generale
9.1.2. Invalidità totale e parziale
9.1.3. Individuazione della disciplina applicabile al fine di stabilire l’invalidità del provvedimento
9.1.4. Irregolarità
9.1.5. Nullità e annullabilità
9.1.6. Nullità
9.1.7. Disciplina positiva della nullità
9.1.8. Annullabilità: incompetenza e violazione di legge
9.1.9. Eccesso di potere
9.1.10. Casistica dell’eccesso di potere. Sviamento
9.1.11. Figure c.d. sintomatiche e principio di ragionevolezza
9.1.12. Illegittimità amministrativa e diritto penale
9.1.13. Limiti all’annullabilità dei provvedimenti amministrativi
9.1.14. Applicazione dell’art. 21-octies, 2° comma
9.2. I procedimenti di riesame
9.2.1. Autotutela decisoria
9.2.2. Conferma
9.2.3. Convalida e ratifica
9.2.4. Annullamento d’ufficio
9.2.5. Annullamento dovuto
9.2.6. Annullamento e conversione
9.2.7. Riforma
9.2.8. Annullamento governativo
Per gli studenti NON FREQUENTANTI al programma sopra indicato vanno aggiunte le seguenti parti:
CAP. 5 TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ DI AMMINISTRAZIONE E PRINCIPI GENERALI:
5.1.2. Attività private e regime amministrativo
5.1.3. Servizi pubblici
5.1.4 Beni pubblici
5.1.5. Disciplina generale dei beni pubblici
(OPPURE)
M. Clarich, Manuale di diritto amministrativo, Il Mulino, Bologna, ult. ed.
Argomenti di studio per gli studenti frequentanti:
PARTE PRIMA: IL DIRITTO AMMINISTRATIVO E LE SUE FONTI
CAP. I. Introduzione
1. Premessa
2. Modelli di Stato e nascita del diritto amministrativo
3. Diritto amministrativo e scienze sociali: la scienza del diritto amministrativo
4. Il diritto amministrativo e i suoi rapporti con altre branche del diritto
5. I caratteri generali del diritto amministrativo
CAP. II. La funzione di regolazione e le fonti del diritto
1. Premessa
2. La Costituzione
3. Fonti dell'Unione europea
4. Fonti normative statali, riserva di legge, principio di legalità
5. Le leggi provvedimento
6. I regolamenti governativi
7. Cenni alle fonti normative regionali, degli enti locali e di altri enti pubblici
8. Gli atti di regolazione aventi natura non normativa
9. Gli atti amministrativi generali
10. a) I bandi di concorso e gli avvisi di gara
11. b) Gli atti di pianificazione e di programmazione
12. c) Le ordinanze contingibili e urgenti
13. d) Le direttive e gli atti di indirizzo
14. e) Le norme interne e le circolari
15. I testi unici e i codici
16. Sviluppi recenti
PARTE SECONDA: PROFILI FUNZIONALI
CAP. III. Il rapporto giuridico amministrativo
1. Le funzioni e l'attività amministrativa
2. Il potere, il provvedimento, il procedimento
3. Il rapporto giuridico amministrativo
4. La norma attributiva del potere
5. Il potere discrezionale
6. L'interesse legittimo
7. Gli interessi legittimi oppositivi e pretensivi
8. I criteri di distinzione tra diritti soggettivi e interessi legittimi
9. Il «diritto» di accesso ai documenti amministrativi
10. Interessi di fatto, diffusi e collettivi
11. I principi generali
CAP. IV. Il provvedimento
1. Premessa
2. Il regime del provvedimento: a) la tipicità
3. b) La cosiddetta imperatività
4. c) L'esecutorietà e l'efficacia
5. d) L'inoppugnabilità
6. Gli elementi strutturali dell'atto amministrativo. L'obbligo di motivazione
7. I provvedimenti ablatori reali, i provvedimenti ordinatori e le sanzioni amministrative
8. Le attività libere sottoposte a regime di comunicazione preventiva. La segnalazione certificata d'inizio di attività
9. Le autorizzazioni e le concessioni
10. Gli atti dichiarativi
11. Altre classificazioni: atti collegiali, atti collettivi, atti plurimi, atti di alta amministrazione
12. L'invalidità dell'atto amministrativo
13. L'annullabilità
14. a) L'incompetenza
15. b) La violazione di legge
16. c) L'eccesso di potere
17. La nullità
18. L'annullamento d'ufficio, la convalida, la ratifica, la sanatoria, la conferma, la conversione, la revoca, il recesso
CAP. V. Il procedimento
1. Nozione e funzioni del procedimento
2. Le leggi generali sul procedimento e la 1. n. 241/1990
3. Le fasi del procedimento
4. a) L'iniziativa
6. b) L'istruttoria
7. c) La conclusione: il termine, il silenzio, gli accordi
7. Procedimenti semplici, complessi, collegati. Il subprocedimento
8. La conferenza di servizi e altre forme di coordinamento
9. Tipi di procedimento:
11. c) Le autorizzazioni. Il permesso a costruire
13. e) L'accesso ai documenti amministrativi
CAP. VII. La responsabilità
1. Premessa
2. L'art. 28 della Costituzione e gli sviluppi successivi
3. La responsabilità civile da comportamento illecito
4. La risarcibilità del danno da lesione di interessi legittimi
5. La responsabilità nel diritto europeo
6. La responsabilità amministrativa
PARTE TERZA: PROFILI ORGANIZZATIVI
CAP. VIII. L'organizzazione
1. Nozione, fonti normative e principi generali
2. Persone giuridiche, organi e uffici
3. Le amministrazioni pubbliche
4. Lo Stato
5. Gli enti territoriali: i comuni, le province, le regioni
6. Gli enti pubblici
9. Cenni all'integrazione europea
10. Le relazioni interorganiche e intersoggettive
11. Il disegno organizzativo degli enti pubblici e lo spazio regolatorio
CAP. X. Il personale
1. Premessa
2. Le fonti di disciplina del rapporto di lavoro
3. La costituzione e lo svolgimento del rapporto di lavoro
4. La dirigenza pubblica
CAP. XII. I contratti
1. Premessa
2. I principi generali e il campo di applicazione del Codice dei contratti pubblici
3. Le procedure di affidamento
4. L'esecuzione del contratto
5. I mezzi di tutela
Per gli studenti NON FREQUENTANTI al programma sopra indicato vanno aggiunte le seguenti parti:
CAP. IX. I servizi pubblici
1. Premessa
2. I servizi di interesse generale nel diritto europeo
3. La regolazione e le forme di gestione dei servizi pubblici
4. Le autorità di regolazione
5. I servizi pubblici locali
6. Il Servizio sanitario nazionale, il servizio scolastico, i servizi sociali
CAP. XI. I beni
1. La disciplina pubblicistica dei beni
2. I beni di interesse privato e i beni di interesse pubblico
3. I beni patrimoniali indisponibili e i beni demaniali
4. I beni comuni e le prospettive di riforma.
Per la parte relativa alla Giustizia amministrativa si consiglia:
M. Clarich, Manuale di diritto amministrativo, Il Mulino, Bologna, ult. ed.
PARTE QUARTA: LA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
CAP. XIV. Le linee generali del sistema
1. Nozione
2. La legge del 1865 abolitiva del contenzioso amministrativo
3. La nascita del giudice amministrativo
4. La giustizia amministrativa nella Costituzione
5. L'istituzione dei tribunali amministrativi regionali e le riforme successive
6. Il dualismo del sistema italiano e il riparto di giurisdizione
7. La giurisdizione di legittimità esclusiva e di merito
8. Le azioni nel processo di cognizione, le azioni cautelare ed esecutiva
9. Lo svolgimento del processo amministrativo. I principi informatori
11. Cenni alle giurisdizioni amministrative speciali.
PROGRAMMA PER LA PRIMA VERIFICA INTERMEDIA
DIRITTO AMMINISTRATIVO I
LAUREA TRIENNALE IN SERIVIZI GIURIDICI - CURRICULUM AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E GIUDIZIARIEClarich M., Manuale di diritto amministrativo, Bologna, ult.ed.
Parte prima IL DIRITTO AMMINISTRATIVO E LE SUE FONTI:
- Cap. I Introduzione;
- Cap. II La funzione di regolazione e le fonti del diritto;
Parte seconda PROFILI FUNZIONALI:
- Cap. III Il rapporto giuridico amministrativo ;
- Cap. IV Il provvedimento - ad esclusione dell'art. 21 octies, L. n. 241/1990 e del par. 18 (L'annullamento d'ufficio, la convalida, la ratifica, la sanatoria, la conferma, la conversione, la revoca, il recesso);
- Cap. V Il procedimento.PROGRAMMA PER LA PRIMA VERIFICA INTERMEDIA
DIRITTO AMMINISTRATIVO I
LAUREA TRIENNALE IN SERIVIZI GIURIDICI - CURRICULUM AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E GIUDIZIARIEV. Cerulli Irelli, Lineamenti di diritto amministrativo, Torino, ult. ed.
- CAP. 1 L'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E IL DIRITTO AMMINISTRATIVO;
- CAP. 5 TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ DI AMMINISTRAZION E PRINCIPI GENERALI;
- CAP. 6 IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO;
- CAP. 7 LA FASE DECISORIA;
- CAP. 8 IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO E LA SUA EFFICACIA;
- CAP. 9 L'INVALIDITÀ AMMINISTRATIVA (ad esclusione dei seguenti paragrafi 9.1.13. Limiti all'annullabilità dei provvedimenti amministrativi; 9.1.14. Applicazione dell'art. 21-octies, 2° comma; 9.2. I procedimenti di riesame; 9.2.1. Autotutela decisoria; 9.2.2. Conferma; 9.2.3. Convalida e ratifica; 9.2.4. Annullamento d'ufficio; 9.2.5. Annullamento dovuto; 9.2.6. Annullamento e conversione; 9.2.7. Riforma; 9.2.8. Annullamento governativo).
_______________________________________________
PROGRAMMA PER LA SECONDA VERIFICA INTERMEDIA
DIRITTO AMMINISTRATIVO I
LAUREA TRIENNALE IN SERIVIZI GIURIDICI - CURRICULUM AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E GIUDIZIARIEClarich M., Manuale di diritto amministrativo, Bologna, ult.ed.
-Cap. VII La responsabilità;
- Cap. VIII L'organizzazione;
- Cap. X Il personale.
PROGRAMMA PER LA SECONDA VERIFICA INTERMEDIA
DIRITTO AMMINISTRATIVO I
LAUREA TRIENNALE IN SERIVIZI GIURIDICI - CURRICULUM AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E GIUDIZIARIEV. Cerulli Irelli, Lineamenti di diritto amministrativo, ult. ed.
CAP. 3 LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI COME ORGANIZZAZIONI:
3.1. Organizzazioni pubbliche e persone giuridiche
3.1.1. Concetto di organizzazione
3.1.2. Organizzazioni ed uffici
3.1.3. Persone giuridiche pubbliche
3.1.4. Persone giuridiche e capacità di agire: il rapporto organico
3.1.5. Attribuzione e competenza
3.1.6. Delegazione, avvalimento, sostituzione
3.2. Le Amministrazioni dello Stato
3.2.1. Ministeri
3.3. Gli enti pubblici
3.3.1. Criteri di riconoscimento
3.3.2. Enti pubblici economici
3.3.3. Enti strumentali ed enti ad autonomia funzionale
3.3.4. Modelli organizzativi
3.3.5. Enti ad autonomia funzionale ed interessi di categoria
3.3.6. Organismi di diritto pubblico
3.5. Gli enti del governo territoriale
3.5.1. Caratteri generali: territorialità, politicità, autonomia
3.5.2. Regioni: gli organi di governo
3.5.3. Esecutivo regionale e altri organi regionali
3.5.4. Organizzazione degli uffici regionali
3.5.5. Enti dipendenti ed altre organizzazioni regionali
3.5.6. Comuni
3.5.7. Organizzazione comunale
3.5.10. Province e Città metropolitane
3.6. Uffici privati (munera) nell'amministrazione pubblica
CAP. 4 DISCIPLINA GENERALE DELL'ORGANIZZAZIONE PUBBLICA:
4.1. Quadro della disciplina generale
4.1.1. Buon andamento
4.2. Istituti di "deminutio" e di "privilegio"
4.3. Mezzi e personale
4.4. Il rapporto di ufficio
4.4.1. Investitura nell'ufficio
4.4.2. Conferimento di incarichi dirigenziali
4.4.3. Procedimenti di nomina
4.4.4. Procedimenti di elezione
4.4.5. Illegittimità dell'atto di investitura ("funzionario di fatto")
4.4.6. Sostituzione nella titolarità dell'ufficio
4.4.7. Cessazione del rapporto di ufficio e "sistema delle spoglie"
4.4.8. Vacanza dell'ufficio e prorogatio
4.5. Tipologia degli uffici
4.5.1. Uffici monopersonali e uffici collegiali
4.5.2. Disciplina della collegialità
4.5.3. Deliberazione collegiale
4.6. Le relazioni tra uffici (interorganiche)
4.6.1. Equiordinazione e gerarchia
4.6.2. Gerarchia in senso stretto e gerarchia in senso lato
4.6.3. Coordinamento
4.6.4. Inderogabilità dell'ordine legale delle competenze
4.6.5. Avocazione
4.6.6. Delegazione
4.6.7. Sostituzione
4.7. Il rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche Amministrazioni
4.7.1. Pubblico impiego e rapporto di lavoro alle dipendenze
delle pubbliche Amministrazioni
4.7.2. Istituti pubblicistici nel rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche Amministrazioni
4.7.3. Concorso pubblico
4.7.4. Posizione organica e stabilità del rapporto
4.7.5. Doveri di ufficio
PROGRAMMA ESAME FINALE PER GLI STUDENTI CHE HANNO SUPERATO LE VERIFICHE INTERMEDIE:
DIRITTO AMMINISTRATIVO I
LAUREA TRIENNALE IN SERIVIZI GIURIDICI - CURRICULUM AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E GIUDIZIARIEClarich M., Manuale di diritto amministrativo, Bologna, ult.ed.
- La discrezionalità tecnica e il relativo sindacato giurisdizionale;
- Le situazioni giuridiche soggettive dell'amministrazione e del privato (Cap. III);
- La segnalazione certificata di inizio attività (Cap. IV, par. 8);
- L'art. 21-octies nella disciplina dell'annullabilità del provvedimento amministrativo (Cap. IV, par. 15 b) la violazione di legge);
- I procedimenti di secondo grado (Cap. IV, par. 18);
- Il silenzio della p.a. (Cap. V, par. 6 c) la conclusione: il silenzio);
- La giustizia amministrativa (Cap. XIV).
-
UNITA' DIDATTICA 1- Prima parte:
- Illustrazione del corso di lezioni e del programma d'esame. Indicazione delle modalità di svolgimento delle lezioni, della verifica intermedia e dell'esame finale.
- Diritto amministrativo: nozione e fonti.
- Il principio di legalità.
- Le origini del sistema di giustizia amministrativa. La creazione della IV Sezione del Consiglio di Stato. La nascita della giurisdizione generale di legittimità.
- La discrezionalità amministrativa.
- L'interesse legittimo.
- Introduzione al vizio di eccesso di potere.
- La giurisprudenza della IV sezione del Consiglio di Stato.
- La distinzione tra regole formali e regole sostanziali.
- Le figure sintomatiche dell'eccesso di potere.
- Disamina della giurisprudenza amministrativa.
- Discrezionalità tecnica e sindacato giurisdizionale.
- Incompetenza e violazione di legge.
- Nullità del provvedimento amministrativo.
UNITA' DIDATTICA 1- Seconda parte:
- Il procedimento amministrativo e le sue fasi.
- La legge n. 241 del 1990 e successive modificazioni ed integrazioni.
- La discrezionalità tecnica - sindacato giurisdizionale. Analisi della giurisprudenza più recente.
- L'articolo 21 octies.
- Gli effetti della disciplina posta dall'art. 21 octies sulla tutela del privato.
- Il silenzio della Pubblica Amministrazione.
- Silenzio assenso e S.C.I.A.: la tutela dei terzi.
UNITA' DIDATTICA 2:
- Le Amministrazioni pubbliche: lo Stato.
- Attribuzione e competenza.
- Gli enti territoriali: Comuni, Province e Regioni.
- Gli enti pubblici.
- Il rapporto di lavoro alle dipendenze della P.A.
UNITA' DIDATTICA 3:
- I principi del processo amministrativo.
- Le forme della giurisdizione.
- La questione del risarcimento del danno per lesione di interessi legittimi.
- Le azioni esperibili dinnanzi al giudice amministrativo.
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