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Emilia MUSUMECI
Servizi giuridici - 2° anno

Indice degli argomenti

  • Emilia Musumeci è attualmente Professoressa Associata in Storia del diritto medievale e moderno (s.s.d. IUS/19) presso l’Università degli Studi di Teramo dove nell'anno corrente insegna Storia del diritto medievale e moderno; Introduzione alla storia del diritto; Storia dell'amministrazione pubblica e Storia del diritto penale e della criminologia. Tra i suoi interessi di ricerca rientrano diversi profili della storia del diritto e della scienza penale tra Otto e Novecento tra cui l’Antropologia Criminale di Cesare Lombroso, la rilevanza delle emozioni nel diritto e nel processo penale, il ruolo del diritto durante i regimi totalitari e, da ultimo, la storia giuridica del corpo. Membro di diverse organizzazioni scientifiche tra cui Groupe Européen de Recherche sur les Normativités (GERN), European Society of Comparative Legal History (ESCLH) e la Società Italiana di Storia del Diritto (SISD), ha tenuto conferenze e seminari in molteplici atenei europei tra cui Oxford, Lisbona, Berlino, Parigi e Londra. È autrice dei volumi "Cesare Lombroso e le neuroscienze: un parricidio mancato. Devianza, libero arbitrio, imputabilità tra antiche chimere ed inediti scenari" (FrancoAngeli, 2012); "Emozioni, crimine, giustizia. Un’indagine storico-giuridica tra Otto e Novecento" (FrancoAngeli, 2015); "Veneficium. Storia di un crimine atroce" (Eum, 2022) nonché di diversi articoli e saggi pubblicati in riviste e volumi collettanei editi sia in Italia che all’estero.


    Prerequisiti
    Per sostenere l'esame è necessario prima aver superato quello di Introduzione alla storia del diritto (I anno comune) essendo quest'ultimo propedeutico.
    Obiettivi
    Conoscenza e capacità di comprensione: Il corso intende analizzare le principali esperienze giuridiche e la ricostruzione delle tappe più significative della storia della pubblica amministrazione in Italia tra Otto e Novecento.
    Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Si cercherà di fornire gli strumenti necessari per rendere consapevole lo studente della necessaria relatività dell'esperienza storico-giuridica, con riferimento all'area giuspubblicistica. In particolare, l’insegnamento storico del diritto si propone di offrire alla formazione dello studente impegnato nella conoscenza dell’ordinamento positivo la percezione della complessità dell’esperienza giuridica e il senso del divenire del diritto entro l’evoluzione della civiltà.
    Autonomia di giudizio: Superando la rassicurante posizione che vorrebbe vedere la contemporaneità come l'esito insuperabile dei tempi della storia, lo studente dovrebbe iniziare a valutare il fatto che in epoche precedenti sono state date risposte differenti a determinati problemi.
    Abilità comunicative: Lo studente alla fine del corso dovrà essere in grado di utilizzare un linguaggio tecnico puntuale e adeguato alle diverse esperienze storico-giuridiche con particolare riferimento al lessico giuspubblicistico e caratterizzante del curriculum "carriere amministrative".
    Capacità di apprendimento: Lo studente dovrà sviluppare la consapevolezza della relatività e della storicità di determinate categorie e istituti cardine della storia della pubblica amministrazione italiana.

    Programma d'esame

    I. Alle origini del sistema amministrativo italiano (1861-1876)

    II. Da Depretis a Pelloux (1877-1900)

    III. L’età di Giolitti (1900-1914)

    IV. La guerra, il dopoguerra, il fascismo (1915- 1943)

    V. L’amministrazione tra guerra e dopoguerra (1943-1978)

    VI. L’amministrazione in briciole (1978-2000)


    Testi di riferimento

    - Studenti frequentanti:

    G. Melis, Storia dell'Amministrazione Italiana, (nuova edizione), Il Mulino, Bologna, 2020 (le parti da studiare saranno indicate all'inizio del corso);

    - Studenti non frequentanti:

    L. Tedoldi, Storia dello Stato Italiano. Dall'Unità d'Italia al XXI secolo, Laterza, Roma-Bari, 2018;

    unitamente a

    M. Fioravanti (a cura di), Lo Stato moderno in Europa. Istituzione e diritto, Laterza, Roma-Bari, 2014.

    - Studenti non frequentanti lavoratori o non frequentanti fuoricorso:

    G. Melis, Fare lo Stato per fare gli italiani, Il Mulino, Bologna, 2015.

    Per gli studenti frequentanti (almeno 70% delle lezioni) è prevista una prova intermedia facoltativa sugli argomenti trattati a lezione e in caso di superamento della stessa, un colloquio finale sulla parte di programma indicata all'inizio del corso.

    Altri testi di esame potranno essere concordati direttamente con il docente.