Comizi d'amore
Comizi d'amore è uno straordinario documento antropologico dell'Italia che cambia negli anni Sessanta, e della frattura tra la morale istituzionale (per esempio quella propagata dalla televisione) e il modo di vedere il mondo degli italiani.
Primo documentario di Pier Paolo Pasolini, uscito nel 1964, il film aveva sorpreso il suo autore che si era trovato spiazzato dal dover riconoscere, dopo le interviste, che il cuore del film non era costituito da chi avrebbe dovuto spiegare in modo didascalico l'amore, ma dal pubblico.
Ha scritto:
protagonista, è diventato il pubblico, cioè le centinaia di interrogati, con Arriflex e registratore, in tutta l’Italia. La loro vivezza, la loro spettacolare fisicità, la loro antipatia, la loro simpatia, i loro strafalcioni, i loro candori, le loro saggezze, come dire, la loro «italianità», hanno preso prepotentemente il posto riservato alla nostra premura didascalica, e si sono presentatati sullo schermo «come ciò che importa»
Qui c'è una interessante pagina dal Centro studi PPP