Storia, cultura e opinione pubblica nell'eta' contemporanea - Prof. Andrea Sangiovanni - a.a. 2024/2025
ATTENZIONE: i contenuti di questo corso sono relativi all'anno accademico 2024/2025
Topic outline
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Sono professore associato in storia contemporanea.
I miei ambiti di ricerca sono molteplici: mi sono occupato di storia della stampa, uso pubblico della storia, rappresentazioni pubbliche di soggetti collettivi, immaginario collettivo e storia dei mass media.
Oltre a numerosi articoli e saggi, ho pubblicato diversi libri:

Oltre all'attività didattica e di ricerca ho collaborato con radio e televisioni in programmi di divulgazione storica.
L’obiettivo principale dell’insegnamento è l’analisi dei grandi processi storici del Novecento, prestando particolare attenzione alle loro dimensioni culturali nella sfera pubblica. Obiettivo del corso, dunque, non è tanto ripercorrere la storia evenemenziale quanto riflettere sull’interazione fra la dimensione fattuale e quella culturale, sottolineando la centralità della sfera pubblica della società novecentesca.
Qui di seguito trovi gli obiettivi del corso organizzati secondo gli indicatori di Dublino:
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Lo studente acquisirà una conoscenza di base degli eventi e dei processi che hanno caratterizzato la trasformazione degli assetti politici, sociali ed economici durante il XX secolo, con particolare riferimento alla storia italiana. Egli svilupperà una capacità di comprensione dell’interazione fra la sfera pubblica, le dinamiche culturali e i processi socio-politici ed economici nel corso della storia novecentesca.Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Lo studente sarà in grado di applicare la comprensione delle dinamiche storiche e storico-culturali a contesti contemporanei. Egli sarà inoltre in grado di tradurre le proprie conoscenze e le proprie analisi con un linguaggio adeguato a pubblici differenti, con argomentazioni coerenti e mostrando una capacità di analisi delle differenti fonti.Autonomia di giudizio (making judgements)
Lo studente svilupperà una capacità di analizzare criticamente testi e fonti, mettendo in relazione conoscenza del passato e comprensione del presente attraverso un’analisi complessa che metta in relazione i processi storico-socio-economici con quelli culturali all’interno delle dinamiche tipiche della sfera pubblica.Abilità comunicative (communication skills)
Lo studente saprà comunicare le proprie analisi attraverso un linguaggio adeguato a pubblici specialistici e non, adottando anche forme comunicative non testuali. Queste abilità comunicative verranno sviluppate attraverso discussioni in classe, esercitazioni e presentazioni.Capacità di apprendimento (learning skills)
Il corso favorirà lo sviluppo di un apprendimento autonomo, attraverso l’uso di testi e risorse audiovisive, anche digitali. Saranno guidati a costruire percorsi di apprendimento autonomi, con un’adeguata capacità di ricerca delle fonti e di una loro comprensione critica.
Salvatore Lupo, Angelo Ventrone, L’età contemporanea, MondadoriPer la preparazione dell'esame è richiesto lo studio approfondito dei seguenti capitoli: 11, 12, 13, 15, 18, 19, 20, 21, 22, 26, 27, 31.
Tuttavia è caldamente consigliata per una migliore comprensione dei processi almeno la lettura integrale delle parti seconda e terza del manuale
Inoltre gli studenti dovranno analizzare criticamente le seguenti coppie di film (o serie) e libro, o in forma testuale (attraverso un breve saggio) o in forma di presentazione/analisi orale davanti alla classe, secondo un calendario che stabiliremo a lezione:
Antonio Scurati, M. Il figlio del secolo
F. Fellini, Amarcord
Nicoletta Verna, Giorni di Vetro
E. Scola, Una giornata particolare
Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny
R. Rossellini, Roma città aperta
Cesare Pavese, La casa in collina
R. Rossellini, Paisà
Luciano Bianciardi, La vita agra
Dino Risi, Il sorpasso
Nanni Balestrini, Vogliamo tutto!
Bernardo Bertolucci, The dreamers
Antonio Pennacchi, Il fasciocomunista
Marco Bellocchio, Sbatti il mostro in prima pagina
Luigi Rastello, Piove all’insù
Guido Chiesa, Lavorare con lentezza
Andrea Pazienza, Zanardi
Marco Tullio Giordana, La meglio gioventù
Tondelli, Altri Libertini
Federico Fellini, Ginger e Fred
Testi e materiali per approfondire sono indicate nelle singole sezioni dell'elearning. In ogni caso, se qualcuno di voi volesse approfondire un tema specifico, possiamo individuare insieme i testi (anche audiovisivi, nel caso) utili alle singole necessità
Non sono previste prove intermedie di tipo valutativo. Gli studenti, però, possono scegliere se fare la discussione analitico/critica dei prodotti culturali (romanzo + film/serie) con una presentazione in aula.
Se dovessero emergere necessità specifiche durante il corso, sono disponibile a discutere sull'eventuale possibilità di fare dei test intermedi che vi aiutino nella preparazione dell'esame
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L'obiettivo di questo corso è raccontare la storia del Novecento mettendo in relazione i grandi processi con la cultura diffusa e la sfera pubblica. Al centro delle lezioni, dunque, si sarà questo rapporto triangolare tra la sfera pubblica - e il modo in cui si manifestano le opinioni al suo interno -, le culture diffuse (con un'attenzione particolare alla cultura di massa, tipica del Novecento), e i grandi processi storici.

E' utile quindi che gli studenti che frequenteranno il corso abbiano una conoscenza di base della storia del Novecento e che si lascino incuriosire dalle molte forme della cultura di massa e popolare, dal cinema ai fumetti, dalla letteratura alla musica pop.
Le lezioni saranno articolate in due moduli più un'introduzione. I due moduli esploreranno due periodi della storia italiana, contestualizzandoli all'interno dei grandi processi internazionali.
Introduzione:
nelle prime lezioni si affronteranno le questioni di base: cos'è la storia contemporanea, perché il Novecento, cos'è la storia culturale, di cosa parliamo quando parliamo di sfera pubblica e cosa c'entra con l'opinione pubblica. Ma anche: quali sono le fonti per la storia del Novecento e come si usano? I media e i loro prodotti possono essere fonti per la storia, o sono solo testimoni e narratori? E, se sono fonti, come si usano?
Modulo 1: Il fascismo in Italia
Nel primo modulo si analizzerà il fascismo italiano, a partire dalla rottura della Prima guerra mondiale. Del fascismo si esploreranno sia i processi storici che portano alla sua nascita, affermazione e caduta, sia le culture che lo sostengono, sia il modo in cui il fascismo prova a costruire una propria cultura di massa.
Modulo 2: L'Italia tra due miracoli, dagli anni Sessanta agli anni Ottanta
Il secondo modulo analizzerà la storia italiana dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, ovvero dal "boom" al "secondo miracolo economico", con particolare attenzione alle culture diffuse. I temi saranno molti: dal cambiamento antropologico del "boom" al terrorismo, dal Sessantotto al Settantasette, fino all'Italia "da bere" degli anni Ottanta e all'emersione dei primi segnali della crisi dei partiti e dell'antipolitica.
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Nella prima settimana ci dedicheremo ad introdurre il corso e i suoi temi principali, ovvero il rapporto fra storia, cultura e opinione pubblica.Partiremo dall'oggi, per cercare di capire cosa intendiamo oggi per opinione pubblica e quali caratteristiche essa abbia, e poi vedere com'era nel Novecento, com'era nata e con quali strumenti si è venuta formando nel corso del "secolo breve".
Inoltre, poiché dedicheremo lo studio al Novecento, dedicheremo una lezione a capire cosa significa studiare il Novecento e con quali fonti lo si fa. E, per comprendere le differenze con l'Ottocento, dedicheremo un po' di spazio ad individuarne alcuni dei tratti caratteristici.
Infine, poiché durante il corso useremo molte fonti audiovisive, sonore e mediali, dedicheremo un po' di tempo a vedere come esse nascano e si sviluppino proprio tra Otto e Novecento.
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Qui trovate le slide della lezione introduttiva, leggermente modificate
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Qui trovate un podcast intitolato Dentro la storia, realizzato da Peppino Ortoleva per la Fondazione Dalmine.Nel podcast troverete una riflessione su che cos'è la storia, che ruolo ha oggi e come si fa: sono puntate agili, ricche di spunti e molto interessanti, che vi possono aiutare ad orientarvi in una disciplina che molti ritengono noiosa o addirittura inutile.
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Il primo gruppo di lezioni sarà dedicato al fascismo, dalla sua nascita alla sua caduta. Ne esploreremo la vicenda storica, ma anche il modo in cui dagli anni Venti agli anni Quaranta in Italia si cerca di costruire una sfera pubblica totalitaria, pensata come una sorta di bolla comunicativa chiusa, completamente controllata dal potere politico. Un esperimento che non funzionerà del tutto. Il percorso non inizierà dal 1919, ma dal 1914, dalla Prima guerra mondiale, evento periodizzante per l'intero Novecento e che ha un ruolo essenziale anche nel porre le condizioni necessarie per la nascita e lo sviluppo del primo fascismo.
Nelle successive lezioni, poi, ripercorreremo:
- La nascita del fascismo e gli anni Venti
- Il fascismo degli anni Trenta
- Il fascismo coloniale e la costruzione del razzismo italiano
- Gli anni della Seconda guerra mondiale e il crollo del fascismo
- Gli anni della guerra civile
Ad ognuna di queste lezioni sarà dedicata una scheda, con suggerimenti di lettura e di visione, oltre che le slide.
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Il percorso dedicato al Fascismo inizia dalla Prima guerra mondiale, evento periodizzante e inaugurale del Novecento.
Per quanto - ovviamente - non sia direttamente causa del Fascismo, la Prima guerra mondiale provoca un cambiamento culturale profondissimo ed è in questo clima che nasce il movimento dei fasci di combattimento. Più in generale, come ha sottolineato Hobsbawm, tutte le rivoluzioni del primo Novecento nascono nel crogiuolo della Prima guerra mondiale, da quella russa, uno dei motori della quale fu proprio la fine del conflitto, a quella italiana, con la nascita dei fascismo, a quella tedesca, con la creazione di un ambiente culturale in cui dominavano risentimento e volontà di rivincita, sentimenti che saranno facilmente messi a frutto dal nazismo.
Inoltre, questa lezione serve a ricordare che, pur essendo dedicato ad alcuni periodi specifici della storia italiana, questo corso colloca la vicenda italiana sempre all'interno di un contesto più grande e la mette in relazione ad altre storie nazionali.
Approfondimenti
Sulla Prima guerra mondiale esistono biblioteche sterminate, quindi chiunque potrà trovare un testo utile alle proprie curiosità. Qui mi limito a suggerire qualche libro che mi sembra utile per affrontare la dimensione culturale:
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Anche in questo caso, ve ne indico solo alcuni, che possono essere utili per approfondire alcuni aspetti particolari:
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Qui trovate le slide utilizzate a lezione, che possono servirvi da guida nello studio ma non sostituiscono il manuale. Le ho messe in formato pdf per rendere più agevole la consultazione
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Qui trovate un documentario interattivo realizzato dal Guardian, con uno sguardo più internazionale di quello della Rai e una diversa impostazione narrativa
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Una grande raccolta di documenti sulla Prima guerra mondiale
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In questa lezione iniziamo a parlare del Fascismo e affrontiamo la sua fase iniziale, dalla nascita nel 1919 fino alla svolta totalitaria del 1924-1925.Ci soffermiamo anche sul modo in cui sin dall'inizio il Fascismo inizia a costruire un sistema mediale controllato e totalitario e sugli sforzi del regime di costruire una politica culturale che plasmi gli italiani.
Approfondimenti
Nel 1962, in piena stagione della "commedia all'italiana", Dino Risi realizza un film Ugo Tognazzi e Vittorio Gassmann intitolato La marcia su Roma, riprendendo un po' gli stilemi de La grande guerra.
Quest'altro, invece, è Camicia nera di Gioacchino Forzano, film di propaganda che doveva uscire nel 1932, in occasione del decennale, ma, per traversie varie, arriva nelle sale l'anno successivo: pur essendo un film molto criticabile dal punto di vista cinematografico, è interessante perché mostra il punto di vista interno del fascismo.
Un altro documento di propaganda molto interessante è A noi, acquisito dall'Istituto Luce ma realizzato prima della sua nascita nel 1923. Si tratta del racconto "ufficiale" (ovvero dal punto di vista del PNF) della marcia su Roma. Lo trovate seguendo il link.
Per chi volesse approfondire con una lettura, infine, vi suggerisco Giulia Albanese, La marcia su Roma, Laterza 2006, un testo agile e appassionante

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Qui trovate una straordinaria inchiesta televisiva di Sergio Zavoli sulla nascita del fascismo. Il programma è del 1972 e si è avvalso della collaborazione di molti autorevoli storici per la sua realizzazione. Ma, soprattutto, offre l'occasione per ascoltare molti dei testimoni degli anni iniziali del fascismo.
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Questa lezione è dedicata al Fascismo negli anni Trenta, il decennio della sua piena affermazione e, allo stesso tempo, della trasformazione delle sue politiche.
Sono gli anni che sono stati definiti - non senza polemiche - del "consenso": il decennio in cui l'irregimentazione del popolo da parte del regime e la pedagogia totalitaria si fanno più forti e pervasive; anni di grande sviluppo dell'industria culturale che - ovviamente - è usata a fini propagandistici interni da parte del fascismo ma che, allo stesso tempo, introduce nella mentalità collettiva alcuni elementi dissonanti con i modelli del regime.
Inoltre, sono gli anni in cui il fascismo dispiega la propria politica espansionista e nazionalista con l'attacco all'Etiopia, che porterà anche ad un cambiamento della politica delle alleanze, avvicinandola al Terzo Reich.
E, infine, sono gli anni che portano alla Seconda guerra mondiale, con la partecipazione alla guerra civile spagnola, ma anche con gli accordi di Monaco.
Nell'esaminarli, ci soffermeremo a lungo sulla nascente industria culturale di massa e sulle sue ambiguità, ma anche sulle forme propagandistiche del regime, utili a capire come si costruisce e orienta l'opinione pubblica in un sistema totalitario.
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Questa lezione è dedicata ad una delle dinamiche culturali che si producono negli anni Trenta: la progressiva centralità del tema della "razza" all'interno del discorso pubblico italiano, fino ad arrivare alle leggi razziali del 1938. Inevitabile è il confronto internazionale con quanto accade nel Terzo Reich, non solo per individuarne le similitudini, ma anche - e soprattutto - il definirsi di un discorso razzista italiano originale e autonomo rispetto a quello nazista.
Come appare chiaro anche da questa immagine "innocente" (solo apparentemente, perché anzi descrive la pervasività di un modello razzista nella cultura diffusa degli anni Trenta in Italia), il punto di partenza del razzismo all'italiana è la campagna d'Etiopia, che rinforza quella visione colonialista - e intimamente razzista - che si era andata sviluppando già con la conquista della Libia.
Nel corso della lezione, quindi, risaliremo alle origini culturali del razzismo europeo, analizzeremo la sua diffusione anche in rapporto alle culture nazionaliste, ne esamineremo le spiegazioni "scientifiche", e vedremo come questi modelli culturali di trasformano in politiche discriminatorie e segregazioniste, fino a sfociare nella persecuzione delle leggi razziali.
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Negli anni scorsi ho realizzato alcune brevi videolezioni introduttive su alcuni dei temi della storia del Novecento. Per quanto siano state pensate per un programma diverso da quello di questo corso, ritengo possano essere comunque utili, se non altro come primo approccio ad una serie di temi che non avremo il tempo di affrontare. Le metto tutte qui di seguito.