Section outline
-

Gli anni Ottanta sono anni di profondo cambiamento, sia sul piano dell'ethos collettivo (secondo molti studiosi si afferma un individualismo di massa che prima appariva meno diffuso), sia dal punto di vista dei media, che in parte rispecchiano e in parte producono la trasformazione della mentalità collettiva. Sono gli anni dell'affermarsi della televisione commerciale, ma anche quelli della diffusione di massa dei computer e, poi, negli anni Novanta, di internet.
Nella lezione ripercorriamo le trasformazioni più importanti di questi anni, cercando di mettere in evidenza il rapporto biunivoco - di reciproca influenza - che emerge tra la società e i mass media in questi anni.
Utile,a questo proposito, è la docuserie Il giovane Berlusconi, presente nella piattaforma Netflix.
Pur essendo centrata sull'imprenditore e poi politico, la serie mette bene in evidenza l'importanza della televisione in questi anni. Qui ne potete vedere una clip dedicata al "pizzone", lo strumento che consente alla Fininvest di creare una televisione "nazionale" sul filo dell'assenza di una esplicita regolamentazione legislativa, insieme all'interconnessione funzionale (il cui uso però è sempre stato negato).
-
Qui trovate le slide della lezione, in formato pdf
-
Qui trovate un link alla puntata che La storia siamo noi, programma di Renato Parascandolo e Giovanni Minoli in onda dal 1997 al 2013, ha dedicato alla vicenda di Alfredo Rampi e al modo in cui è stata raccontata.
Ne abbiamo parlato come uno dei momenti in cui la Rai inizia a smarrire la sua capacità di mediare tra la realtà e il pubblico. -
Per chi vuole approfondire la storia del fumetto italiano negli anni Ottanta, qui trovate un mio articolo recente (pubblicato su Italia Contemporanea) che affronta il tema, provando a mostrare come il fumetto possa essere anche una chiave di lettura per comprendere alcuni movimenti profondi della società
-