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Adolfo NOTO
Scienze delle amministrazioni - 2° anno Il corso è dedicato ad uno studio della storia dell’idea d’Europa, al pensiero politico europeistico ed alle sue applicazioni concrete della seconda metà del Novecento. Con la creazione dell'Unione europea, per la prima volta nella storia, si è adottato un criterio di "cittadinanza sovranazionale", che ha accresciuto l'identità politica di ogni cittadino europeo. La politica, intesa nel senso più largo e remoto allo stesso tempo, sarà lo strumento di comprensione più idoneo per difendere o decidere di ignorare la nascente Polis europea. Il processo di integrazione europea ha raggiunto il suo apice alla fine del Novecento, avendo importanti e chiari antecedenti teorici soprattutto nella storia del pensiero politico europeo del Settecento Chi ha influenzato maggiormente il progetto novecentesco di Unione europea è il Kant che nel 1795 scrive Per la pace perpetua. Seguendo il grande filosofo di Königsberg, si potrebbe dire che il federalismo (applicato all'Europa) sia tra quelle "idee di ragione" che possono subire sconfitte o arresti, ma che nel lungo periodo sono destinate ad affermarsi nelle situazioni storiche e politiche concrete. Eppure, pensando allo scollamento pur esistente fra istituzioni europee e cittadini, è necessario pensare all'integrazione europea sempre più come unione tra i cittadini e scoprire, se esiste ancora, qual è il significato di essere europei. La capacità di reazione che l’Unione europea ha dimostrato in risposta alla pandemia da covid 19, è messa a dura prova da attriti e crisi di approvvigionamenti dovuti alla guerra in atto in Ucraina. Unire i cittadini europei attraverso la capacità di interazione solidale e di politiche coerenti, o accettare che si dividano in misura parziale o totale. Il dilemma dell’oggi, cui dare risposte con le conoscenze storiche adeguate, è qui. Testi di riferimento 1. Corrado Malandrino, Stefano Quirico, L’idea d’Europa. Storie e prospettive, Carocci, Roma 2020. 2. A. Spinelli – E. Rossi, Il Manifesto di Ventotene, Mondadori, Milano 2017 (o altre edizione). 3. P. S. Graglia, L’Unione europea. Perché stare ancora insieme, Il Mulino, Bologna 2022.

Indice degli argomenti

  • Adolfo Noto è ricercatore in Storia delle dottrine politiche presso l'Università degli studi di Teramo,. Nella sua produzione vi sono scritti su Carlo Pisacane e i democratici del Risorgimento; l’Italia nel pensiero politico di Tocqueville; sulla cultura italiana della seconda metà del XX secolo e sul rapporto fra intellettuali e politica; sullo sport inteso non solo come fenomeno sociale, ma come ulteriore espressione del rapporto politico; sul Manifesto di Ventotene e il significato di essere europei. Tra i fondatori di “Lancillotto e Nausica. Critica e storia dello sport”.

    Più recentemente è intervenuto sul Manifesto di Ventotene e il significato di essere europei cominciando un suo percorso di studi dedicato al pensiero politico europeo ed europeistico. Un ulteriore versante è dedicato allo studio dello sport non solo come fenomeno sociale, ma come ulteriore espressione del rapporto politico. Fra i suoi più recenti interventi: Dall’America di Tocqueville all’olimpismo come progetto politico, in Le scienze dello sport: il laboratorio atriano, Atti del Convegno di studi, Atri 14-15 maggio 2012, a cura di Giuseppe Sorgi, pp. 51-55; Il significato di essere europei. Il Manifesto di Ventotene documento ri-fondante per un’Europa libera e unita, in L’Europa del XXI secolo, a cura di A. Ciccarelli e T. Forcellese, Editoriale scientifica, Napoli 2015, pp. 83-92; Il progetto politico dell’Europa unita fra realtà, idealità e utopia, in Ricostruire l’utopia. Cinquecento anni dopo Thomas More, a cura di A. Jellamo e D. Thermes, Rubbettino, SoveriaMannelli 2017; Pierre de Coubertin. Il progetto politico dell’olimpismo, LeN editrice, Roma 2018.
     

    INFO SUL CORSO


    OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO

    • Conoscenza e capacità di comprensione: 

      Il corso è dedicato ad uno studio del pensiero politico europeistico, alla sua storia ed alle sue applicazioni concrete. Con la creazione dell’Unione europea, per la prima volta nella storia, si è adottato un criterio di “cittadinanza sovranazionale”, che ha accresciuto l’identità politica di ogni cittadino europeo. Tale risultato si è raggiunto alla fine del Novecento, avendo importanti e chiari antecedenti teorici soprattutto nella storia del pensiero politico europeo del Settecento, a partire dal Progetto per la pace perpetua dell’Abate di Saint-Pierre, e dalle risposte critiche che sollecita in Rousseau. Ma chi ha influenzato maggiormente il progetto novecentesco di Unione europea è il Kant che nel 1795 scrive Per la pace perpetua. La pace non segue o precede la guerra, ma divenendo una condizione permanente, grazie a Confederazione e diritto cosmopolitico, semplicemente la estingue. Nel progetto filosofico kantiano sono individuate le condizioni per poter realizzare il grande obiettivo: abbattimento del debito pubblico, regolamentazione di ogni conflitto, pratica del federalismo, rapporto tra politica e morale. Seguendo Kant, si potrebbe dire che il federalismo (applicabile dapprima all’Europa) sia tra quelle “idee di ragione” che possono subire sconfitte o arresti, ma che nel lungo periodo sono destinate ad affermarsi nelle situazioni storiche e politiche concrete. Il Manifesto di Ventotene di Spinelli e Rossi, frutto di un intenso raffronto fra gli autori, di formazioni culturali e politiche assai differenti, esprime una radicale critica al principio di sovranità nazionale, che troverà sbocchi proprio nella opzione federalista e nella prospettiva di pace permanente di cui andare in cerca e rappresenta il più alto contributo italiano all’idea di Europa. 

      Ma a cosa serve infatti l’Europa se i cittadini non la vogliono? Eppure, pensando allo scollamento pur esistente fra istituzioni europee e cittadini, è necessario pensare all'integrazione europea sempre più come unione tra i cittadini e scoprire, se esiste ancora, qual è il significato di essere europei.

      La capacità di reazione che l’Unione europea ha dimostrato in risposta alla pandemia da covid 19, è messa a dura prova da attriti e crisi di approvvigionamenti dovuti alla guerra in atto in Ucraina. Unire i cittadini europei attraverso la capacità di interazione solidale e di politiche coerenti, o accettare che si dividano in misura parziale o totale. Il dilemma dell’oggi, cui dare risposte con le conoscenze storiche adeguate, è qui.

    • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: 
      • Partire con questo bagaglio significa, per gli studenti futuri laureati, applicare al campo specifico di gestione e di governo delle attività pubbliche, private e nel campo delle relazioni europee ed internazionali in cui si troveranno ad operare, lo studio dei problemi con una profondità di metodo, tale da facilitarne la lettura dei possibili esiti. Diverrà parte della loro esperienza formativa la comprensione della profondità storica e della complessità sociale di tutti gli enormi problemi connessi al processo di integrazione europea. La politica, intesa nel senso più largo e remoto allo stesso tempo, sarà lo strumento di comprensione più idoneo per difendere o decidere di ignorare la nascente Polis europea.
    • Autonomia di giudizio: Soprattutto gli studenti dovranno fare tesoro di quanto appreso allo scopo di elaborare, in autonomia, giudizi e strategie per affrontare la complessità che tali questioni comportano. Questa capacità di giudizio sarà la principale risorsa cui dovranno far ricorso anche in occasione delle discussioni a carattere seminariali o in sede di valutazione, quando sarà loro richiesto di intervenire.
    • Abilità comunicative: 
      • Gli studenti dovranno esprimere una propria abilità comunicativa, riuscendo a definire e discutere in forma approfondita ed articolata i diversi aspetti dei problemi posti durante il corso delle lezioni, utilizzando collegamenti e riferimenti di tipo multidisciplinare rintracciabili negli elementi e nei contenuti degli argomenti trattati nel corso delle lezioni e delle discussioni collegiali di approfondimento. Questa abilità, quando intesa non come mero strumento di diffusione propagandistica bensì come potente strumento relazionale, si rileverà, per il futuro, un importante requisito non solo professionale, quanto un vero e proprio carattere culturale.
    • Capacità di apprendimento: Gli studenti dovranno dimostrare una capacità di apprendimento la cui natura dovrà essere prima di carattere metodologico che cognitivo. Apprendimento e studio come metodo significa lasciare sedimentare ciò che si è appreso fino a rendere più semplice, in definitiva, ogni approccio con la realtà.



    PREREQUISITI E PROPEDEUTICITA'

    • Prerequisiti: 
      • Una preparazione adeguata, durante il corso di laurea triennale, negli studi storici.
    • Propedeuticità: nessuna

    INDICATORI DI DUBLINO

    UNITA' DIDATTICA 1: 

    Il progetto politico dell'Europa unita tra realtà, idealità e utopia.

    • Conoscenza e capacità di comprensione: Chi ha influenzato maggiormente il progetto novecentesco di Unione europea è il Kant che nel 1795 scrive Per la pace perpetua. La pace non segue o precede la guerra, ma divenendo una condizione permanente, grazie a Confederazione e diritto cosmopolitico, semplicemente la estingue. Nel progetto filosofico kantiano sono individuate le condizioni per poter realizzare il grande obiettivo: abbattimento del debito pubblico, regolamentazione di ogni conflitto, pratica del federalismo, rapporto tra politica e morale.
    • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: La storia del pensiero politico europeistico, sarà lo strumento di comprensione più idoneo per difendere o decidere di ignorare la nascente Polis europea.
    • Autonomia di giudizio: Soprattutto gli studenti dovranno fare tesoro di quanto appreso allo scopo di elaborare, in autonomia, giudizi e strategie per affrontare la complessità che tali questioni comportano. Questa capacità di giudizio sarà la principale risorsa cui dovranno far ricorso anche in occasione delle discussioni a carattere seminariali o in sede di valutazione, quando sarà loro richiesto di intervenire.
    • Abilità comunicative: Gli studenti dovranno esprimere una propria abilità comunicativa, riuscendo a definire e discutere in forma approfondita ed articolata i diversi aspetti dei problemi posti durante il corso delle lezioni, utilizzando collegamenti e riferimenti di tipo multidisciplinare rintracciabili negli elementi e nei contenuti degli argomenti trattati nel corso delle lezioni e delle discussioni collegiali di approfondimento. Questa abilità, quando intesa non come mero strumento di diffusione propagandistica bensì come potente strumento relazionale, si rileverà, per il futuro, un importante requisito non solo professionale, quanto un vero e proprio carattere culturale.
    • Capacità di apprendimento: Gli studenti dovranno dimostrare una capacità di apprendimento la cui natura dovrà essere prima di carattere metodologico che cognitivo. Apprendimento e studio come metodo significa lasciare sedimentare ciò che si è appreso fino a rendere più semplice, in definitiva, ogni approccio con la realtà.

    UNITA' DIDATTICA 2: 

    Dal cosmopolitismo al federalismo, da Kant a Tocqueville e l'influenza del modello americano.

    • Conoscenza e capacità di comprensione: Seguendo Kant, si potrebbe dire che il federalismo (applicabile dapprima all’Europa) sia tra quelle “idee di ragione” che possono subire sconfitte o arresti, ma che nel lungo periodo sono destinate ad affermarsi nelle situazioni storiche e politiche concrete. 
    • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Diverrà parte della loro esperienza formativa la comprensione della profondità storica e della complessità sociale di tutti gli enormi problemi connessi al processo di integrazione europea. 
    • Autonomia di giudizio: Soprattutto gli studenti dovranno fare tesoro di quanto appreso allo scopo di elaborare, in autonomia, giudizi e strategie per affrontare la complessità che tali questioni comportano. Questa capacità di giudizio sarà la principale risorsa cui dovranno far ricorso anche in occasione delle discussioni a carattere seminariali o in sede di valutazione, quando sarà loro richiesto di intervenire.
    • Abilità comunicative: Gli studenti dovranno esprimere una propria abilità comunicativa, riuscendo a definire e discutere in forma approfondita ed articolata i diversi aspetti dei problemi posti durante il corso delle lezioni, utilizzando collegamenti e riferimenti di tipo multidisciplinare rintracciabili negli elementi e nei contenuti degli argomenti trattati nel corso delle lezioni e delle discussioni collegiali di approfondimento. Questa abilità, quando intesa non come mero strumento di diffusione propagandistica bensì come potente strumento relazionale, si rileverà, per il futuro, un importante requisito non solo professionale, quanto un vero e proprio carattere culturale.
    • Capacità di apprendimento: Gli studenti dovranno dimostrare una capacità di apprendimento la cui natura dovrà essere prima di carattere metodologico che cognitivo. Apprendimento e studio come metodo significa lasciare sedimentare ciò che si è appreso fino a rendere più semplice, in definitiva, ogni approccio con la realtà.


      UNITA' DIDATTICA 3: 

      Da Carlo Cattaneo ad Altiero Spinelli. Democrazia e federalismo nell'Italia unita.

      • Conoscenza e capacità di comprensione: Un approfondita analisi dello sviluppo dei principi federalisti, dalla originaria provenienza anglosassone, americana soprattutto, passando attraverso i quesiti posti nell'Europa delle Nazioni a partire dell'ultimo squarcio del XIX secolo, fino alle grandi tensioni novecentesche.
      • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Lo studio delle tensioni novecentesche e dello sviluppo delle idee federaliste dalla nascita degli Stati Uniti d'America, al miraggio degli Stati Uniti d'Europa, diventano una prova di conoscenza e comprensione fondamentale del mondo attuale, grazie alla ricostruzione dei fili logici di pensiero politico e storici che tengono tutto collegato insieme.
      • Autonomia di giudizio: Soprattutto gli studenti dovranno fare tesoro di quanto appreso allo scopo di elaborare, in autonomia, giudizi e strategie per affrontare la complessità che tali questioni comportano. Questa capacità di giudizio sarà la principale risorsa cui dovranno far ricorso anche in occasione delle discussioni a carattere seminariali o in sede di valutazione, quando sarà loro richiesto di intervenire.
      • Abilità comunicative: Gli studenti dovranno esprimere una propria abilità comunicativa, riuscendo a definire e discutere in forma approfondita ed articolata i diversi aspetti dei problemi posti durante il corso delle lezioni, utilizzando collegamenti e riferimenti di tipo multidisciplinare rintracciabili negli elementi e nei contenuti degli argomenti trattati nel corso delle lezioni e delle discussioni collegiali di approfondimento. Questa abilità, quando intesa non come mero strumento di diffusione propagandistica bensì come potente strumento relazionale, si rileverà, per il futuro, un importante requisito non solo professionale, quanto un vero e proprio carattere culturale.
      • Capacità di apprendimento: Gli studenti dovranno dimostrare una capacità di apprendimento la cui natura dovrà essere prima di carattere metodologico che cognitivo. Apprendimento e studio come metodo significa lasciare sedimentare ciò che si è appreso fino a rendere più semplice, in definitiva, ogni approccio con la realtà.



      UNITA' DIDATTICA 4: 

      Il Manifesto di Ventotene. Dichiarazione per un ideale possibile di Europa unita.

      • Conoscenza e capacità di comprensione: Il Manifesto di Ventotene di Spinelli e Rossi, frutto di un intenso raffronto fra gli autori, di formazioni culturali e politiche assai differenti, esprime una radicale critica al principio di sovranità nazionale, che troverà sbocchi proprio nella opzione federalista e nella prospettiva di pace permanente di cui andare in cerca e rappresenta il più alto contributo italiano all’idea di Europa.
      • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: La politica, intesa nel senso più largo e remoto allo stesso tempo, sarà lo strumento di comprensione più idoneo per difendere o decidere di ignorare la nascente Polis europea.
      • Autonomia di giudizio: Soprattutto gli studenti dovranno fare tesoro di quanto appreso allo scopo di elaborare, in autonomia, giudizi e strategie per affrontare la complessità che tali questioni comportano. Questa capacità di giudizio sarà la principale risorsa cui dovranno far ricorso anche in occasione delle discussioni a carattere seminariali o in sede di valutazione, quando sarà loro richiesto di intervenire.
      • Abilità comunicative: Gli studenti dovranno esprimere una propria abilità comunicativa, riuscendo a definire e discutere in forma approfondita ed articolata i diversi aspetti dei problemi posti durante il corso delle lezioni, utilizzando collegamenti e riferimenti di tipo multidisciplinare rintracciabili negli elementi e nei contenuti degli argomenti trattati nel corso delle lezioni e delle discussioni collegiali di approfondimento. Questa abilità, quando intesa non come mero strumento di diffusione propagandistica bensì come potente strumento relazionale, si rileverà, per il futuro, un importante requisito non solo professionale, quanto un vero e proprio carattere culturale.
      • Capacità di apprendimento: Gli studenti dovranno dimostrare una capacità di apprendimento la cui natura dovrà essere prima di carattere metodologico che cognitivo. Apprendimento e studio come metodo significa lasciare sedimentare ciò che si è appreso fino a rendere più semplice, in definitiva, ogni approccio con la realtà.


      UNITA' DIDATTICA 5: 

      Dallo Stato - Nazione alla "Global Polity". Crisi e mutamento dell'idea di Europa.

      • Conoscenza e capacità di comprensione: Ma a cosa serve infatti l’Europa se i cittadini non la vogliono? Pensando allo scollamento in atto oggi fra istituzioni europee e cittadini, è necessario pensare all’integrazione europea sempre più come unione tra i cittadini. Per fare questo serve la capacità di porsi nella prospettiva degli altri e di unire la democrazia dal basso, promuovendo la riforma della struttura istituzionale e riconoscendo un ruolo ai soggetti finora danneggiati o esclusi. 
      • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Crisi multiple, Europa centrifuga, implosione intergovernativa, riduzione o aumento delle sovranità nazionali, sono i temi in cui inquadrare la difficile integrazione europea, così come si è manifestata dopo il tentativo falliti di dotare l'Unione di una propria costituzione e in seguito alle crisi economiche e finanziarie post 2008. Il pensiero politico, le idee e la teoria, si trovano qui di fronte alla concretezza dei problemi insoluti.
      • Autonomia di giudizio: Soprattutto gli studenti dovranno fare tesoro di quanto appreso allo scopo di elaborare, in autonomia, giudizi e strategie per affrontare la complessità che tali questioni comportano. Questa capacità di giudizio sarà la principale risorsa cui dovranno far ricorso anche in occasione delle discussioni a carattere seminariali o in sede di valutazione, quando sarà loro richiesto di intervenire.
      • Abilità comunicative: Gli studenti dovranno esprimere una propria abilità comunicativa, riuscendo a definire e discutere in forma approfondita ed articolata i diversi aspetti dei problemi posti durante il corso delle lezioni, utilizzando collegamenti e riferimenti di tipo multidisciplinare rintracciabili negli elementi e nei contenuti degli argomenti trattati nel corso delle lezioni e delle discussioni collegiali di approfondimento. Questa abilità, quando intesa non come mero strumento di diffusione propagandistica bensì come potente strumento relazionale, si rileverà, per il futuro, un importante requisito non solo professionale, quanto un vero e proprio carattere culturale.
      • Capacità di apprendimento: Gli studenti dovranno dimostrare una capacità di apprendimento la cui natura dovrà essere prima di carattere metodologico che cognitivo. Apprendimento e studio come metodo significa lasciare sedimentare ciò che si è appreso fino a rendere più semplice, in definitiva, ogni approccio con la realtà.

      LEZIONI SETTIMANALI 

      LIBRI DI TESTO

      1. Corrado Malandrino, Stefano Quirico, L’idea d’Europa. Storie e prospettive, Carocci, Roma 2020.
      2. A. Spinelli – E. Rossi, Il Manifesto di Ventotene, Mondadori, Milano 2017 (o altre edizioni).
      3. P. S. Graglia, L’Unione europea. Perché stare ancora insieme, Il Mulino, Bologna 2022.


        PROVE INTERMEDIE

        PROVA INTERMEDIA 1

        • Unità didattica di riferimento: Tre
        • Data: non ancora definita
        • Tipologia di prova: Elaborato

        MODALITA' DI VALUTAZIONE
        Mediante colloquio orale